Abbiamo girato parecchio per trovare un hotel che ci ospitasse due notti in Frisia, tappa prevista per visitare il Nord dell’Olanda e una delle isole frisone (abbiamo scelto Ameland). A Leeuwarden c’erano degli hotel piuttosto datati (e anche carucci) e pernottare una sola notte ad Ameland non valeva la pena. E’ bastato allontanarci di qualche chilometro da Leeuwarden per immergerci in un piccolo paradiso di charme e di tranquillità: l’hotel con ristorante e campeggio WeidumerHout.
All’arrivo, il caldo benvenuto del proprietario che ci ha portato in giro per la bellissima struttura illustrandoci cos’era in passato e ci ha condotti sala dopo sala nella nostra affascinante camera caratterizzata dalle travi di legno a vista, ci ha colpiti. Il tranquillo giardino con delle interessanti e originali costruzioni cubiche ci hanno incuriosito e, tornata in Italia, ho deciso di porre qualche domanda a Eddy de Boer e Geke van der Hem per capire meglio la storia della costruzione, le logiche adottate per ristrutturarla e arredarla e i progetti per il futuro.
La nostra avventura con WeidumerHout è iniziata circa 32 anni fa, perciò non è facile raccontarla in poche parole. Abbiamo acquistato questa vecchia casa colonica nel 1983 e, fino a quel momento, era stata un caseificio costruito nel 1867 e modificato / sistemato tante volte da allora.
Quando lo abbiamo comprato abbiamo dovuto occuparci di pesanti lavori di ristrutturazione per renderlo abitabile. Quando abbiamo terminato il primo piano, sono state messe a disposizione degli ospiti 4 stanze senza pretese nelle vecchie scuderie e, subito dopo, ci è stata offerta una porzione di terra retrostante la costruzione che abbiamo subito acquistato. Alla negoziazione ha contribuito il comune locale che ci ha autorizzati a utilizzarlo come campeggio. Nel 1990 (25 anni fa) abbiamo aperto l’attività con 4 camere e un camping con 30 postazioni, una terrazza e una hall. Abbiamo fatto continue modifiche e aggiunto nuove funzionalità, per esempio 4 stanze nuove più spaziose, l’anno dopo una biblioteca e l’anno successivo una sauna con altre 2 camere (una era quella in cui avete pernottato voi).
A un certo punto abbiamo iniziato a servire pasti costruendo l’attuale ristorante nell’inverno tra il 2006 e il 2007 dotato di una cucina professionale e assumendo un cuoco dedicato. Il nostro modo di servire non è cambiato: un menu di tre portate che cambia ogni giorno, con la scelta tra carne o pesce per la portata principale, utilizzando unicamente prodotti freschi e di stagione.
L’anno dopo siamo stati nominati come il più bel piccolo campeggio d’Europa e abbiamo vinto il prestigioso ANWB award proprio nel momento in cui abbiamo potuto acquistare un altro appezzamento limitrofo, rinnovando e aumentando la capienza del nostro camping sino a 48 postazioni. Abbiamo rinnovato anche le 10 stanze dell’hotel per essere classificati come un tre stelle, che già avevamo ottenuto per il campeggio. Nell’ottica del miglioramento continuo, abbiamo migliorato la qualità del nostro ristorante assumendo nostro figlio Machiel con la sua compagna Sarah a capo del ristorante. Machiel è uno chef molto preparato con referenze eccellenti e tanta esperienza!
Poichè la maggior parte dei nostri commensali sono ospiti dell’hotel, per aumentarne il numero avevamo bisogno di altre camere. Così abbiamo dato vita al progetto Outside-Inn, rooms-with-a view, nel 2014. I bungalow di cui è composto l’Outside-Inn hanno tutti le medesime caratteristiche: cinque edifici composti da un’unica stanza isolata nel prato con enormi porte-finestre (5 x 3 metri), un letto Kingsize 180×210 realizzato da Avek e un bagno igienizzato con Geberit. Sono ben isolate quindi confortevoli non solo d’estate ma anche d’inverno.
Come potete notare, WeidumerHout è un progetto in continua evoluzione più che un’operazione pianificata a tavolino.
Mi interessa conoscere come avete scelto i pezzi di interior design che arredato le parti comuni e le camere. Potete dirci qualcosa in merito?
In tutte le stanze, tranne l’Outside-Inn ci sono le poltrone in pelle colorata Pallone realizzare dal produttore olandese Leolux. Nel bar / sala lounge abbiamo scelto lo stile Bauhaus style, tra cui la poltrona Corbussier LC2 e il tavolo di Marcel Breuer.
Il ristorante è arredato con un sontuoso lampadario fatto a mano e da un grande tavolo realizzato con madreperla e foglia d’oro ed è decorato con i dipinti dell’artista olandese Bep Mulder Lamberthus (ecco qualche sua opera).
Cosa suggerite di fare e di visitare pernottando al WeidumerHout?
Potete visitare Leeuwarden, la capitale della Frisia a 6 km di distanza che sarà la Capitale Europea della Cultura nel 2018, e già ospita l’appena ultimato Museo della Frisia, il famoso museo di ceramiche Prinsessenhof e la Oldehove e suggeriamo anche una visita al Planetario di Franeker.
Potete partecipare a ciclo-tour che partono proprio dal nostro hotel (eccoli) o, se possibile, ai tour invernali sui pattini (su questa pagina di wikipedia la storia di Elfstedentocht, una pista di tour sui pattini lunga 200 km). Vicinissimo all’hotel a 3 km di distanza c’è Uniastate Bears, un borgo con un’affascinante storia.
Ringraziamo Eddy e Geke per aver risposto pazientemente alle mie domande e aver appagato le mie curiosità. Adesso che conosciamo la storia di WeidumerHout non vediamo l’ora di tornarci per capire come si è evoluto ancora il progetto. L’intervista a Eddy e Geke in inglese, la trovi qui.
Per sapere quello che abbiamo fatto pernottando al WeidumerHout, leggi qui con il giro sulla costa sud passando da Hindeloopen, Sneek e la sera a Leeuwarden e qui per la nostra gita ad Ameland, isola frisona.
Weidumerhout indirizzo Dekemawei 9 nella località Weidum a 10km da Leeuwarden
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