Venerdì 9 aprile, dopo un doccia rapida ed essermi vestita in modo pratico per la lunga giornata che mi attende, scendo a fare colazione nell’albergo Arena (qui la sera) e trovo una scelta di affettati, formaggi, succhi, biscotti, yogurt con cereali e un’ottima torta casalinga alla carota. Risalgo in camera, faccio il bagaglio e check out e salgo verso via Don Minzoni, strada delle Universita’ maceratesi, incontrando per strada Romina che, finalmente, conosco di persona dopo tanti scambi di mail. La sala del workshop Lego Serious Play entro una delle sedi dell’Universita’ di Macerata è allestita con i kit per ognuno dei partecipanti e alcuni pezzi in comune al centro dei tre tavoli previsti. Siamo circa 15 persone e prima lavoriamo individualmente, dopo qualche slide di teoria sulla metodologia, per poi dividerci in tre gruppi e realizzare un modello unitario. Davvero un’esperienza interessante e concreta (qui il post) che volevo provare da tempo (e che cercherò di portare a Firenze quanto prima)!
Si va a pranzo quasi di fronte, Al Casolare (via don Minzoni 15 a Macerata) su consiglio dell’unico autoctono del gruppo di cui fa parte la mitica Anna Torcoletti con cui siamo connesse da ere geologiche sui vari social e che, finalmente, conosco di persona (da vere stordite eravamo insieme nel gruppo di lavoro e ci siamo ‘riconosciute’ solo a pranzo)! I maschietti scelgono un ricco piatto di pasta tipica mentre noi donne andiamo su insalatona e verdure gratinate a una cifra modicissima (a Macerata costa tutto meno rispetto a Firenze, a partire dal caffè a 90 centesimi invece dell’euro, euro e dieci sino a 1,50 euro). Dopo pranzo inizia una fastidiosa pioggerellina ma tanto il mio pomeriggio trascorrera’ in un’altra sede universitaria locale per la tavola rotonda organizzata da PepeLab (non sapevo che Macerata avesse una tradizione universitaria secolare). Si susseguono gli interventi da Zalando al Notariato, dal growth hacking (concetto che non conoscevo) alla storia della testata online FrizziFrizzi. Io intendo dare agli studenti e neo-laureati che mi seguono alcuni spunti in ambito Maker per trasformare creazioni artigiani in piccole serie di oggetti di design autoprodotto con le tecniche della Digital Fabrication (stampa 3D e lasercut) e con l’Open Source hardware. Segnalo anche alcune tendenze del futuro lato Wearable Technology, alcuni esempi di Retail di domani e le possibilita’ di personalizzazione di singoli oggetti in fase di pre-produzione (risparmi di magazzino) o di street manufacturing, terminando con l’incredibile video della campagna di crowdfunding del magico prodotto avveniristico Olo su Kickstarter (di successo) che trasforma ogni smartphone e tablet in una stampantina 3D portatile. Mentre parla Simone di FrizziFrizzi entrano in sala marito e figlio, Fabio e Franci,finalmente arrivati a Macerata.
Saluto ospiti e ospitati e andiamo a mangiare da Fabric (in vicolo Ferrari 10-12 Macerata centro) un bel locale che avevo adocchiato la sera prima, super-nuovo (inaugurato a dicembre 2015), dove mangiamo nugget di pollo e patatine fritte (Franci) e due originali hamburger (io un Apple Pete oltre a 150g di carne locale fettine di mela, miele, noci, lattuga) con birra bianca artigianale locale (io e Fabio). Wifi e due dolcini presentati in modo originale, una panna cotta al cacao con frutti di bosco e un birramisù. Il costo è moderato (meno di 40 euro in totale) e la soddisfazione tanta.
Partiamo alla volta di Urbisaglia, caratterizzata dalla Rocca, con un bel torrione illuminato, e sotto il loggiato ecco il nostro Bed&Breakfast per le prossime due notti, la Locanda Le Logge (corso Giannelli 34 a Urbisaglia centro). Parcheggiamo in una stradina laterale e arriviamo alla locanda dove la signora Tombolini ci da’ subito la chiave della nostra camera (la nostra è la Cielo, con matrimoniale, cameretta d’ingresso e bagno – foto dal sito del B&B) e il marito ci accompagna al primo piano (è in corso una cena di inglesi chiassosi… forse perchè Le Logge è stato citato recentemente in un articolo Speciale Marche sull’Indipendent !? – vedi). Franci vuole dormire nel lettone con me invece che nel divano letto della camera d’ingresso e il papa’ lo accontenta visto che in viaggio è stato male di pancina. E fa bene perchè la notte non sta tanto bene di nuovo e va un paio di volte in bagno poverino! Temo gia’ di dover tornare subito a casa per il malessere di Franci (altro che weekend nelle Marche) ma, pur particolarmente inappetente, il giorno dopo Franci non sta troppo male e, per fortuna, dopo il forte temporale notturno tra le 2.00 e le 3.00 di notte il tempo è migliorato perciò può finalmente avere inizio la nostra gita marchigiana (vai qui).