Resoconto di una giornata di fine estate in ottima compagnia alla Villa Medicea di Lilliano, dove la famiglia Malenchini è impegnata con la vendemmia del vino biologico. Il racconto di buon cibo proposto con la colorata apparecchiatura made-in-Tuscany. Quello della rassegna cinematografica estiva da poco terminata. Un pranzo, una proiezione, un soggiorno, una degustazione nella Villa Medicea di Lilliano diventano l’immersione nell’ospitalità toscana, raffinata e cordiale, in campagna anche se solo a pochi chilometri da Firenze
La storia della Villa Medicea di Lilliano
Lilliano non è solo la Villa, che i Medici decisero di comprare e utilizzare come riserva di caccia e casa di campagna, ma, con la nuova proprietà, anche azienda agricola. Nel 1830 la famiglia Malenchini, con discendenze di avvocati che si chiamavano Alessandro e Vincenzo, da una generazione all’altra, acquista la Villa Medicea e inizia a piantarvi vigneti e uliveti, dando il via alla produzione agricola, costruisce le cantine e un’ala per la vinificazione. Con Diletta e Clementina, due donne con nomi propri diversi, si interruppe la sfilza di nomi maschili e, insieme, la tradizione forense (anche se dopo nasce il fratello più piccolo, chiamato Vincenzo, ovviamente). A inizio 2.000 inizia la ristrutturazione della parte agricola che fa parte del Chianti Colli Fiorentini, una delle 7 aree del Chianti. Alla produzione di olio extra-vergine di oliva sono riservati 40 ettari di terreno.
I Medici realizzarono il Giardino all’italiana, con una fontana al termine del prato, realizzata dallo stesso architetto che ha realizzato quella all’uscita di Boboli. Tra Villa e Giardino la Limonaia con i colori e il profumo di limoni e aranci. Nel 2005 vengono ristrutturate alcune camere, senza toccare l’allegra stanza cinese e la cappellina ad appannaggio di un cardinale impegnato a far proseguire la stirpe. Alcune coppie straniere ogni anno decidono di sposarsi in loco, e si dà inizio al servizio di accoglienza per far vivere questo luogo magico a chi intende respirare l’autenticità del lifestyle toscano. Le maioliche del pavimento sono originali di Montelupo Fiorentino mentre le porte sono decorate con scene di caccia e di vendemmia. La stanza che rivela la professione di avvocato delle vecchie generazioni della proprietà è la biblioteca tappezzata di faldoni, carteggi, una pelle d’orso per terra e trofei di caccia alle pareti.
Da due estati la Villa Medicea di Lilliano si è aperta ai fiorentini e ospita una rassegna di film all’aperto curata dallo Stensen con tematiche sempre diverse e interessanti (il primo anno il tema del vino e il secondo anno quello di convivenza) preceduta da un aperitivo sulla spettacolare terrazza.
Il Chianti Colli Fiorentini biologico firmato Malenchini
I terreni calcarei dei vigneti che circondano la Villa Medicea di Lilliano sono il luogo preferito dagli amanti del vino del Chianti Colli Fiorentini e l’ambiente ideale per le vigne coltivate secondo i criteri dell’agricoltura biologica. Questo permette di cogliere le caratteristiche uniche di ogni vitigno: il classico Sangiovese, il Canaiolo e il Pugnitello, antichi e locali, l’aromatico Cabernet Sauvignon e il sontuoso Merlot. Il processo di vinificazione è controllato dall’uva, raccolta a mano mentre l’invecchiamento avviene in botti di legno separate all’imbottigliamento in loco.
Quest’estate per la siccità e la poca acqua (a settembre per fortuna le piogge hanno un po’ rivitalizzato le piante) si è vendemmiato presto, portando l’uva a maturazione in vasche d’acciaio. Il vino si fa nel campo e si sa che prodotto attendersi ancor prima di vendemmiare… Scendiamo in cantina ottenuta nelle fondamenta della villa, divisa in più zone: quella della memoria storica con bottiglie prodotte anteguerra impolverate da non stappare, quella climatizzata con qualche Bruzzico e i vini riserva che passano in botti di legno (mentre i più freschi Chianti e Canaiolo sono direttamente imbottigliati). La zona laterale ospita le barrique di Merlot e proseguendo si passa all’olio contenuto in grandi otri antichi prodotti dalle fornaci dell’Impruneta (in realtà l’olio non avrebbe bisogno della cantina). Uno dei vini all’occhiello è il rosso vinificato in bianco ma ne parleremo a tavola, degustandolo …
Una tavola colorata per un menu toscano con brio
Dopo il giro sull’ampia terrazza, con vista incredibile sui vigneti e, in fondo, la cupola del Duomo (qui d’estate viene organizzato l’aperitivo prima della visione dei film sotto le stelle), torniamo in giardino dove troviamo una vivace tavola apparecchiata per noi. La giornata è calda e soleggiata, classica da fine estate, e la luce esalta i colori vivaci dell’apparecchiatura con sottopiatti decorati da La Corallina (pezzi unici fioriti), alzatine e calici in cristallo sintetico di MarioLuca Giusti con al centro un bouquet di fiori di Garden L’Orcio di Bagno a Ripoli. Il menu, avvincente nei colori e nei sapori, è curato da Staccia Buratta, osteria dell’Antella, che per la Villa Medicea di Lilliano ha creato Stacci al Fresco, raffinate portate pensate per essere servite all’aperto, immersi nel verde della limonaia. Ogni commensale ricevere un mignon dell’olio d’oliva extravergine produzione propria da portare a casa, dopo averlo assaggiato a tavola.
Il menu è realizzato con piatti tipici della cucina toscana, alleggeriti e raffinati sia alla vista (le presentazioni sono vivaci come l’apparecchiatura) che al palato. Le materie prime sono quelle dell’azienda agricola, della cantina Malenchini e del frantoio, abbinate a carni e formaggi locali. Si parte dagli antipasti: formaggio con le pere e caprese a km zero con pomodori dell’orto accompagnati dal fresco ed estivo vino rosato Malenchini con uve Sangiovese 100%, senza bucce (il colore rosso deriva da quelle), pressato dopo 2 ore e fermentato in vasche di acciaio inox a temperatura controllata.
Il piatto forte, controfiletto al Chianti dei Colli Fiorentini viene abbinato proprio al vino rosso rubino dal sapore fruttato e profumo di violetta Malenchini Chianti Superiore D.O.C.G. prodotto con uva Sangiovese dei migliori vigneti dell’azienda. Il contorno del controfiletto è un purè di patate realizzato con olio evo al posto del burro. Tocco finale: il piatto è decorato e addolcito da acini di uva bianca locale. Si conclude con una schiacciata all’uva modificata nella consistenza morbida e nella dolcezza corposa mentre il prezioso Vinsanto del Chianti, prodotto con Malvasia appassita per tre mesi sui graticci prima di essere pressata e invecchiato in caratelli per tre anni. Si conclude col caffè servito con mandorle ricoperte di Cioccolato Vitali fondente.
La nostra splendida giornata, in compagnia di blogger e instagrammer di tutto il mondo, dal Messico all’Australia, dal Brasile alla Versilia termina così, tra chiacchiere, calici e foto, con la padrona di casa Diletta Malenchini coadiuvata da Leonardo (l’instagrammer eonardo) ed Elena Farinelli (la mitica Nelli), oltre che alle collaboratrici della Villa Medicea di Lilliano responsabili dell’ospitalità, delle cantine e del food & wine. Grazie per averci ospitate in questo luogo autentico e magico!
[…] Qui il link alla prevendita dei biglietti (prezzo speciale 7€ + 1€ di prevendita). […]