Per le vacanze estive 2015 abbiamo scelto l’Olanda. Una scelta quasi obbligata per la tranquillità del luogo vedi minacce terroristiche, situazione finanziaria greca e distanza abbordabile per Francesco. Credevo che si rivelasse un viaggio noioso, come quello in Danimarca (il paese più noioso del mondo, secondo me). Invece l’Olanda è un paese interessante: civile ma dinamico, fatto di gente semplice e amichevole e di luoghi interessanti per la loro varietà, mix tra antico e contemporaneo. Come al solito, pianificando il viaggio (qui l’itinerario completo con tutte le informazioni pratiche) ti accorgi che 8 giorni non bastano per vedere tutto quello che sembrerebbe interessante. La fatica maggiore per me è quella di trovare degli hotel / bed&breakfast caratteristici a un buon rapporto qualità / prezzo perché odio gli alberghi delle grandi catene standard. Ma oggi online è possibile trovare tutto con blog, siti specializzati, ecc. e ce l’ho fatta anche stavolta a pianificare le giuste tappe per renderle piacevoli e, allo stesso tempo, vedere il più possibile!
1 giorno – lunedì 3 agosto 2015 – Volo Pisa-Eindhoven, L’Aia e Gouda
Partendo senza vincoli precisi di data né di destinazione, dato che avevamo deciso di girare l’Olanda in lungo e in largo, a inizio agosto abbiamo trovato un volo Ryanair A/R abbastanza conveniente Pisa-Eindhoven per tutti e tre (340€ escluso il bagaglio). Siamo arrivati ad Eindhoven in tarda mattinata, con un’oretta di ritardo, e tra il ritiro del bagaglio e le pratiche all’autonoleggio Hertz siamo riusciti ad arrivare a L’Aia (Den Haag), capitale olandese con 500.000 abitanti, dopo un’ora e un quarto, in tempo per pranzo. Abbiamo parcheggiato in Princesessegracht a metà tra i nuovi palazzi ultramoderni e il centro storico e, dopo una passeggiata lungo il bel viale Vijverberg, nel nucleo storico della città, abbiamo consumato un panino, un toast e un’insalatona con Coca Cola, birra e acqua (spesa sui 17€ per tutto) davanti al Grote Markt. Abbiamo costeggiato l’Hofvijver, il laghetto al di là del quale ci sono il museo Maurithius con il celeberrimo quadro “La ragazza con l’orecchino di perla” di Jan Vermeer (senza entrarci perché eravamo abbastanza cotti). Attraverso una porta seicentesca siamo passati attraverso il Binnenhof (corte interna) dell’antico palazzo del governo, molto tranquillo e suggestivo. Abbiamo girato nelle strade più commerciali (quelle con i soliti negozi cheap in tutto il mondo) e quelle più esclusive con antiquari e boutique, scrutando uno splendido Apple Store dentro il Passage 39. Al rientro abbiamo identificato ad uno ad uno i palazzi contemporanei dello skyline Hoftoren, Castalia, Zurichturen detta ‘lo spremiagrumi’. Il mix tra antico e contemporaneo è una caratteristica di tutte le città olandesi più grandi che abbiamo visitato: L’Aia, Rotterdam, Amsterdam, ecc. Sarà stata la stanchezza, ma L’Aia non ci ha impressionato più di tanto (anche se gli italiani espatriati dicono che è un posto civilissimo, multietnico e variegato in cui vivere).
Il nostro delizioso Bed & Breakfast
Purtroppo si era fatto piuttosto tardi e siamo stati costretti a saltare Delft, prevista nell’itinerario (sarà per la prossima volta!), per dirigerci verso il nostro primo B&B dal nome talmente difficile da pronunciare che non me lo ricorderò mai: Heerlijkheyd nel micro-paesino di Polsbroek (www.heerlijkheyd.nl – 100€ a notte compreso parcheggio e colazione) per il quale ho modificato leggermente il percorso. E ne è valsa la pena quindi devo ringraziare Giulia, autrice del blog “Bambini con la valigia” su cui avevo letto del B&B.
Ad accoglierci la signora Anita che ci ha mostrato la bellissima casa con giardino, tutto a nostra esclusiva disposizione, deliziosa nei suoi arredi nordici con un French touch shabby chic (qui l’intervista ad Anita in italiano e qui in inglese). Abbiamo preso accordi per la colazione del giorno dopo e, prima di cena, siamo andati a salutare e accarezzare le pecore e le paperelle in fondo al giardino, facendo attenzione a non cascare nelle acque di cui è circondata la casa che, per il muschio, si confondono con l’erba.
A cena nella cittadina di Gouda
Abbiamo deciso di cenare nella vicina cittadina di Gouda, 70.000 abitanti, celeberrima per l’omonimo formaggio, quello giallo nelle forme tonde ricoperte di cera giallo-arancio-rosso (ma abbiamo visto che esiste anche al sesamo o speziato). Parcheggiamo (a caro prezzo) in centro e percorriamo dei vicoli lungo i canali arrivando all’antica chiesa di San Giovanni e oltrepassiamo il quartiere gotico ai lati di Jeruzalemstrat (un po’ inquietante) sino ad arrivare alla spaziosa piazza centrale con il caratteristico Municipio centrale. Al lati della piazza ci sono il Waag per pesare pubblicamente le forme dei formaggi. Qui e ad Alkmaar tutti i giovedì mattina c’è un animato mercato del formaggio da aprile ad agosto. Tanti sono i ristorantini aperti e decidiamo di mangiare all’aperto in un bistrot tradizionale informale, la cui specialità serale pare essere un mix di tapas (dalla quantità esorbitante). Scegliamo i pancake, ossia delle crepe spesse e morbide, con, ovviamente, del formaggio Gouda (Fabio vi ha aggiunto la pancetta ma il mix della pasta dolciastra col salato dell’affettato gli ha dato un po’ fastidio) mentre Francesco gusta il suo primo frikandel (salsiccia) con patatine fritte. Una piacevole serata prima di ritornare al nostro tranquillissimo B&B pronti ad una seconda, intensa giornata di vacanza in Olanda (vai al racconto).
INFORMAZIONI PRATICHE:
Bed & Breakfast Heerlijkheyd gestito da Anita van Leyden-Landgraf indirizzo Zuidzijdseweg 160 a Polsbroek – qui il sito per vedere la disponibilità e prenotare direttamente.
Se invece vuoi pernottare a L’Aia (The Hague), cerca qui la migliore offerta attiva per Hotel o Bed & Breakfast.
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