Seguivo da tempo Ventuno Bistrot sui Social e mi incuriosiva molto la proposta gastronomica del nuovo, piccolo locale fiorentino ideato dallo chef Simone Gori. Finalmente un sabato io e Fabio abbiamo varcato la soglia di questo delizioso ristorantino e… non vediamo l’ora di ritornarci!
Ventuno Bistrot, il localino che non ti aspetteresti
Vicino all’aeroporto di Peretola, lontano dall’affollato centro storico di Firenze, dove un tempo sorgeva una pizzeria, puoi varcare la soglia di un piccolo locale, raffinato ma informale, dove sei accolto con calore, per trascorrere una serata degustando il buon cibo preparato dalla cucina. Un ingresso curato come quello della casa del tuo amico architetto, un soffitto che sembra un cielo stellato (sai quelli creati con la carta dei presepi?) e lo chef in persona che fa gli onori di casa raccontando la sua storia, quella del suo locale e i suoi piatti che uniscono qualità, creatività e sostanza, proprio come piace a me.
Tavoli, sedie, suppellettili, illuminazione, posate (essenziali e cromate), apparecchiatura: tutto è studiato nei minimi dettagli dando un senso di tradizione (il legno della madia e del tavolone centrale) dal tocco contemporaneo (i bianchi decori in 3D tipo foglio di carta piegato con la tecnica dell’origami). E tutto contribuisce a rendere la nostra cena speciale.
Simone Gori, giovane chef da tenere d’occhio
Simone Gori è un giovane chef pratese che si è fatto le ossa in ristoranti stellati in giro per l’Italia e, in particolare, a Corvara, dove ha avuto modo di sperimentare e miscelare gli ingredienti genuini del Trentino Alto-Adige con fantasia e libertà per clienti di altissimo livello (top manager, campioni dello sport, ecc.). Ha deciso di tornare in Toscana e di aprire un vero e proprio gioiellino, un bistrot dalla dimensione sostenibile e confortevole, dove far sentire a casa loro i commensali che serve in prima persona, senza lesinare chiacchiere e spiegazioni per trasformare la degustazione in un’esperienza piacevole, da ripetere ogni mese.
Menu degustazione dal favorevole rapporto qualità-prezzo
21 è il numero civico della strada fatta di villette in cui è ubicato il bistrot ma il 21 è anche il giorno del mese in cui cambia il menu del locale. Abbiamo scorso, si, l’interessante menu ma alla fine abbiamo scelto il menu degustazione ‘basico’, quello da 5 portate a sorpresa (sazianti, ve lo garantiamo!), al costo di 39€ vino escluso. Un rapporto qualità-prezzo incredibile, considerando che siamo a Firenze, città turistica dunque cara.
Ci viene servito subito il pane, soffici panini alle olive e un pane scuro di grani antichi, servito con burro da spalmare aromatizzato al Wasabi. Scegliamo un vino del Trentino Alto-Adige e iniziamo a degustare le portate di cui si compone il menu, nato dalla fantasia dello chef Simone Gori. Si parte con una fresca tartare di manzo, asparagi, tuorlo affumicato dal sapore già estivo per passare alla dolcezza dell’uovo cotto a bassa temperatura con crema di topinambur e una croccante cialda soffiata di tapioca e curry.
Il primo ha i sapori decisi del risotto mantecato con parmigiano e burro affumicato servito con le trombette dei morti semplicamente scottate mentre il secondo rispecchia la tradizione con un galletto scomposto in coscia aromatizzata alla paprika, sovraccoscia al curry e petto arrotolato con salvia, rosmarino e aglio servita con agretti e una salsa alla senape antica. Lasciate il posto per il dessert! Simone ci vizia portandocene due diversi che possiamo dividerci: una soffice bavarese alla vaniglia servita con caramello salato e noci e un cheesecake a forma di mezzo limone con mango. Un’ottima cena e il conto si paga con piacere e con tanta voglia di riprovarci (dopo il 21 del mese successivo!).
Qui l’intervista fatta allo chef Simone Gori per raccontare la sua storia e quella del suo locale.
Informazioni pratiche
Ventuno Bistrot è in via de’ Vespucci, 21 nella zona Ponte all’Indiano non lontano dall’aeroporto di Peretola. E’ aperto a cena tutte le sere tranne il martedì e la domenica anche a pranzo. Io ho prenotato tramite messenger dalla fanpage del locale dove vi verrà l’acquolina in bocca nel vedere le splendide preparazioni che poi degusterete … Vi consiglio di andarci presto, prima che da Ventuno diventi Quarantadue o che il menu venga proposto a un prezzo più alto (come meriterebbe).
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