Dopo la bellissima gita con caccia al tesoro al Castello di Avio a Sabbionara (qui il post), rientriamo in autostrada (sempre molto trafficata) per arrivare a Trento dove cerchiamo il quartiere Le Albere (prende il nome dal palazzo fortificato accanto al MuSe – qui il post), quello costruito recentemente da Renzo Piano e inaugurato a luglio 2013, dove ho prenotato l’Hotel NH e dove domattina andremo a visitare il MuSe, nuovo Museo delle Scienze che, pur ripromettendoci ogni volta di passarci all’andata o al rientro dalla settimana bianca, alla fine non abbiamo ancora visitato.
Il quartiere Le Albere non è indicato dal navigatore ma lo troviamo proprio vedendo le indicazioni del MuSe e a me piace tantissimo soltanto che, nonostante l’indubbia bellezza ed ecosostenibilità dei palazzi, sembra un po’ disabitato (è anche Ferragosto). Si tratta di un ambizioso progetto di riqualificazione industriale post-dismissione della ex-Michelin di Trento costato 450 mln di euro che ha dato vita a 300 unità abitative, 18.000 mq di uffici, 9.000 mq di negozi e 28.000 mq di spazi aperti (canali, piazze, viali) e 5 ettari di parzo. Io lo trovo meraviglioso ma, leggendo in rete, pare che sia stato un flop perchè i prezzi a mq degli appartamenti (dai 4.700 euro) sono molto più alti della media di Trento e alcuni edifici disabitati (è stato inaugurato a luglio 2013) stanno già presentando i segni della mancata manutenzione.
Sono stati usati per realizzarlo due tipologie di legno tipiche della zona e la medesima pietra usata nel centro di Trento, nel rispetto della tradizione. I canali fungono da scorta d’acqua in caso d’incendio e le grandi vetrate degli appartamenti li rendono estremamente luminosi (ma leggo che nella Valle il buio cala presto quindi sono piuttosto freddi l’inverno). Non possono circolarvi le auto che devono essere lasciate nell’enorme parcheggio sotterraneo a due livelli con capienza di 2.000 posti per residenti e ospiti. Ci abbiamo messo un po’ a trovarlo ma poi abbiamo eseguito però abbiamo notato che molti non rispettano il divieto e parcheggiano bellamente accanto al ristorante.
Oltre al fatto che già trasformare in greenfield un’area industriale dismessa (brownfield) è ecologico in sè, i tetti e i lati degli edifici sono dotati di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, gli infissi sono anti-dispersione energetica e una centrale produce il caldo e il freddo necessario per il quartiere alimentando delle sotto-centrali interrate per cui il consumo energetico ammonta a un terzo rispetto a normali edifici (foto Flickr dalla galleria “MuSe e Le Albere district” di Aleksandr Zykox licenza Creative Commons). Peccato, dunque, che solo 30 degli appartamenti pare che siano stati venduti, 60 affittati e che ben 125 siano ancora da ultimare (tra cui l’edificio di fronte la nostra camera dell’hotel NH) in attesa della ripresa del mercato immobiliare trentino.
Mentre Fabio parcheggia, io faccio check-in all”hotel NH Trento, anch’esso progettato da Renzo Piano insieme al resto del complesso Le Albere, comodissimo per visitare il MuSe di Trento e a un quarto d’ora a piedi dal centro storico dove ci dirigiamo dopo una veloce doccia. La nostra camera (foto dal sito dell’hotel) è modernissima, al terzo piano con vista sulle Alpi, un letto enorme accoglie tutti e tre con un box di graditi cioccolatini, davanti ha una grande vetrata e il bagno è pratico e attrezzatissimo. In più compreso nel prezzo della camera c’è la Trentino Card per tutti e tre che ci consente di accedere gratuitamente al MuSe e altri 39 musei, 15 castelli (tra cui quello di Avio) e 40 attrazioni oltre a utilizzare i mezzi pubblici locali.
Una veloce merenda da Dolcemente (Pasticceria Marzari), nel quartiere Le Albere, con smoothie, brioche, caffè e poi attraversando il quartiere, oltrepassando il cimitero, arriviamo nel centro dell’elegante Trento, che giriamo in lungo e in largo e ci sembra animata dal punto di vista culturale e piena di locali, per la presenza di ragazzi giovani e di studenti universitari. Bellissima la piazza del Duomo con la Cattedrale romanica di San Vigilio, in cui sono sepolti quasi tutti i vescovi di Trento (ma a Trento ci sono decine di Chiese di tutte le epoche insieme a importanti fontane antiche), raffinati i numerosissimi palazzi signorili affrescati nelle vie centrali di Trento, posti a schiera di tre piani con bottega al pian terreno, scale di legno e zona giorno affacciata sulla strada con cucina e bagno sul fondo. Ma a Trento ci sono anche tanti ponti, torri, fortini, mura, porte e tantissimi esempi di architettura contemporanea.
Facciamo un po’ di shopping da Scout in piazzetta Michael Gaismayr e decidiamo di prendere una pizzain un posto per autoctoni, da Primavera sotto i portici di via del Suffragio, posto senza grandi pretese, con personale gentile, pizza abbondante a piccolo prezzo. Una bella passeggiata ci riporta verso il nostro hotel nel quartiere Le Albere che ha qualche locale (sushi, tex-mex, ecc.) aperto e dove, controlliamo le targhette sui citofoni dei palazzi (alcuni completamente vuoti, purtroppo). Dormiamo profondamente e al risveglio una bella colazione nella sala dell’Hotel NH Trento ci rinvigorisce prima della visita al MuSe. Possiamo scegliere tra dolce e salato, fresche brioche o torte o affettati e formaggi. A me colpisce la varietà di muesli da provare con lo yogurt e le coloratissime gelatine di frutta esotica oltre ai succhi di tante varietà. Slurp!
Informazioni pratiche:
Hotel NH Trento è in via Adalberto Libera nel quartiere Le Albere a Trento (qui il sito web) moderno, funzionale, con parcheggio interrato e abbondante colazione servita dalle 7.00. Richiedete la Trentino Card gratuita per visitare musei, castelli, attrazioni usando i mezzi pubblici.
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