Quando un locale del centro di Firenze si riempie di storia e di calore, è una gioia per i residenti. La pizzeria Starita, da 120 anni parte della tradizione di Napoli (quartiere Materdei), ha aperto da pochi i giorni i battenti anche a Firenze. Con un gruppo di giornalisti eno-gastronomici e food-blogger / influencer ho avuto modo di testarla in anteprima. E non vedo l’ora di tornarci con amici e parenti, cosa che la famiglia Starita si augura: far breccia nel cuore dei fiorentini, prima che dei turisti!
La storia della pizzeria Starita
Starita a Materdei è una delle pizzerie più antiche (ben 120 anni di età … portati benissimo!) e rinomate di Napoli: nel 1901 apre a Napoli una cantina con cucina popolare, che diventa poi friggitoria e infine pizzeria. La forza di Starita è di puntare al concetto di pizza classica napoletana, ma di alta qualità: qui non si seguono le mode e con orgoglio si punta a rispettare l’utilizzo delle materie prime e la tecnica secolare. Non a caso questa pizzeria è pluripremiata dalle guide di settore. L’impegno per la diffusione della vera pizza napoletana in giro per il mondo, porta Starita ad aprire le sue succursali: 2012 New York, 2016 Milano e 2018 Torino. E nel 2021, finalmente, a Firenze.
Di padre in figlio, l’arte della pizza si tramanda e con essa il “modus operandi” della famiglia Starita che da sempre gestisce le pizzerie con passione e umiltà. Oggi Peppe e Mena Starita – quarta generazione, con il padre Antonio, sempre presente in pizzeria di Napoli – sono al timone, e con grande intraprendenza tramandano l’immagine autentica dello spirito e della cucina di Napoli. Il Cavalier Antonio Starita è il vice presidente dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, che tutela la vera pizza napoletana ed è anche Presidente de “Le Centenarie”, le 10 pizzerie più antiche di Napoli + 1 di Gaeta, con l’obiettivo di formare le nuove generazioni di pizzaioli e, in parallelo, dare visibilità alle realtà storiche. E gli aspiranti pizzaioli napoletani vengono da tutto il mondo! Don Antonio ci ha raccontato di 10 pizzaioli giapponesi che hanno aperto 10 pizzerie a Tokyo dopo aver lavorato per 18 mesi nelle sue pizzerie.
“4 città, 1 sola famiglia e 1 sola pizza, è il nostro motto”, afferma don Antonio Starita, che continua dicendo: “Con materie prime di qualità e rispetto per l’artigianalità dell’impasto, la vera pizza napoletana non necessita d’altro”. E lui in pizzeria ci è nato aiutando sin da bambino prima consegnando, poi infornando quindi impastando le pizze (cosa che si diletta a fare ancora oggi e ce ne ha dato una dimostrazione pratica).
Nel 2021 la famiglia Starita avrebbe voluto organizzare una grande festa, ci dice Filomena, figlia di Antonio (anche nei nomi la tradizione è conservata: Filomena come la nonna e Antonio e Giuseppe a generazioni alterne) ma l’emergenza Covid l’ha impedito allora hanno fatto restaurare un San Gennaro storico presente nel locale di Napoli, come attesta il video pubblicato sulla fanpage:
Il menu degustazione: pizza e fritti
Nelle pizzerie Starita la tradizione fa da padrona: solo 4 ingredienti vengono usati per l’impasto base (farina 00, sale, acqua e lievito) in proporzioni leggermente diverse a seconda delle stagioni. Poi la pizza di Starita lievita dalle 10 alle 24 ore per presentarsi col cornicione alto, ma non troppo, e morbido il giusto. La pizza risulta soffice, leggera, asciutta e profumata di forno a legna, con il centro sottile anche perchè in ogni locale si trova l’angolo giusto in cui la pasta lievita in modo ottimale (come la mamma che trova sempre i cantucci in cui il proprio figlio si nasconde, senza doverlo cercare per tutta la casa).
Il menù delle pizze dedica ampio spazio ai gusti classici e alle Pizze definite “Specialità” con firma Starita, oltre alle “Pizze Stagionali”, le Pizze Fritte e i Calzoni. Ed è quello che don Antonio e famiglia ci hanno fatto degustare in anteprima, raccontandoci la loro storia con calore e passione. Si parte con alcuni latticini campani (ricottine e mozzarelle da urlo) prima di passare al ricco antipasto di fritti misti dalle classiche crocchè di patate e frittatina di pasta, alla montanarina con ragù e formaggio e Genovesina con cipolla, dai fiori di zucchina ‘mbuttinati (ossia ripieni di dolcissima ricotta) al Corno di Maradona, un impasto fritto con ciccioli e ricotta.
Passiamo poi a due pizze che rappresentano il cavallo di battaglia di Starita: la Marinara rivisitata, una pizza rossa, con pomodoro, aglio, origano, datterino, pecorino romano e pepe, gustosa e leggera, e la Montanara: pizza stesa e fritta, poi farcita con un intenso sugo di pomodoro, provola affumicata, pecorino romano e basilico fresco. Un passaggio veloce nel forno a legna, la asciuga completamente e la rende appena appena croccante senza seccarla. Si termina con gli Angioletti, creazione di Antonio Starita: bastoncini di impasto fritti, a disposizione sia nella versione salata che dolce (nel caso specifico cosparsi di zucchero e nutella fusa, che bontà!).
Il menu vede anche la Pizza Fritta, un classico della tradizione napoletana, ripiena di ricotta, provola, ciccioli, pomodoro, pepe; la Porta a Porta (nome del programma in cui Don Antonio l’ha presentata per la prima volta), rettangolare e con un doppio ripieno, da una parte ricotta, dall’altra i friarielli (broccoli di rapa stufati in padella con aglio e peperoncino) e nel mezzo bocconcini di bufala, pomodorini del piennolo, pecorino romano e olio extravergine di oliva. Ancora il Calzone Classico con ricotta, salame, fiordilatte, pomodoro, pepe e basilico. La famiglia Starita propone anche una pizza versione gluten free.
L’invito è di provare di persona la pizza Starita e, come invita a fare Antonio Starita: “Se la trovate buona, ditelo agli altri. Se non la trovate buona, ditelo a me.” Ma di questa frase, siamo certi, si avvererà solo la prima parte … Buon appetito!
Informazioni pratiche
La Pizzeria Starita è in via San Gallo 2 R nel centro storico di Firenze a breve distanza da San Lorenzo e da San Marco. La pizzeria Starita è chiusa il lunedì e aperta gli altri giorni dalle 12.00 alle 15.00 a pranzo e dalle 19.00 a mezzanotte a cena.