Portopalo e Vendicari il mare selvaggio della Sicilia

Ci siamo immersi nel mare della Sicilia Sud Orientale, quello selvaggio, della Riserva di Vendicari, oasi naturale protetta con fauna e flora marine di rara bellezza, e quello dell’Isola delle Correnti, in cui sferza impetuoso il vento da ogni parte. Prima il mare caraibico della spiaggia attrezzata di San Lorenzo. Dopo tanta cultura (qui il post su Ortigia-Siracusa e qui quello su Noto), tanto bel mare ci voleva proprio!

Mercoledì 27 giugno spiaggia di San Lorenzo e Marzamemi

La mattina andiamo a fare colazione soltanto io e Franci nella migliore pasticceria dell’isola, a quel che si dice, ossia il centralissimo Caffè Sicilia a Noto in corso Vittorio Emanuele III (da provare la brioche con gelato), perchè Fabio non si sente in forma. Io e Franci scattiamo qualche foto delle bellezze barocche di Noto con la luce giusta e quasi da soli. Lasciamo la splendida Casa Teresa che ci ha ospitati solo per una notte (che peccato!) e, per evitare di lasciare i nostri bagagli incustoditi nei parcheggi vicini alla spiaggia, decidiamo di fare prima check-in nell’hotel La Rosa dei Venti a Portopalo di Capo Passero, un vecchio casale ristrutturato su una collina che sovrasta la punta della Sicilia. Ci aspettano giorni di spiagge meravigliose e mare eccezionale!

Iniziamo dalla baia di San Lorenzo di Marina di Noto dove, dato che Fabio non si sente molto bene, optiamo per l’Agua Beach, uno stabilimento balneare più fighetto di Lido San Lorenzo (e probabilmente più caro dato che paghiamo una palma con 4 lettini ben 30€ ma purtroppo gli ombrelloni con 2 lettini – proposti a 15€ – erano esauriti). San Lorenzo è la splendida baia di mare caraibico situata sotto la Riserva di Vendicari a Marina di Noto tra Pachino e Portopalo, una spiaggia accogliente con tanti bambini che si godono sabbia e tuffi nella turchese acqua cristallina. Per mangiare, visti i prezzi esposti al ristorante dello stabilimento e per farci una passeggiata sulla baia, optiamo per il self service dell’attiguo Lido San Lorenzo dove per 13 euro ordiniamo due deliziose focacce con pomodorini pachino e un arancino al ragù con una bottiglia grande di acqua fresca. Nella spiaggia libera posta tra i due lidi, Franci incontra Lorenzo, il bimbo conosciuto durante l’imbarco all’aeroporto di Pisa, e fa il piccolo esploratore con lui.

Nel pomeriggio andiamo a fare una passeggiata a Marzamemi, ex-antico borgo di pescatori adesso trasformato in una mangiatoia per turisti (torna il problema dell’over-tourism che snatura mete di nicchia come questo un tempo incantevole e caratteristico paesino). Peccato perchè il cuore antico del borgo, nato attorno all’approdo ai tempi della dominazione spagnola nel 1.600 è (o,per meglio dire, era) davvero affascinante con le piccole e umili case dei pescatori, l’antica tonnara e la chiesetta (fatta realizzare dal barone Calascibetta di Piazza Armerina nel 1752). Peccato che già nel pomeriggio di un giorno feriale di giugno la piazza centrale fosse piena di seggioline in legno colorate appartenenti a tanti ristorantini o a friggitorie, gelaterie, ecc. mentre la vecchia tonnara non era visitabile per una festa privata di anglosassoni … Attorno al borgo storico e alla spiaggia di Marzamemi, immortalati in tanti film (da Sud di Salvatores a Kaos dei fratelli Taviani, sono sorti dozzinali insediamenti residenziali e approdi attrezzati per imbarcazioni. Ecco fatto!

Marzamemi e la vicina Pachino sono note per tanti prodotti gastronomici eccellenti tra cui il pescespada e il tonno rosso (bottarga, ventresca e mosciame) e i pomodorini secchi e ciliegini freschi di Pachino e il melone retato e cantalupo fino a vino rosso d’Avola. Noi abbiamo fatto incetta di prodotti dal celeberrimo Campisi Conserve, che ha impacchettato e spedito tutto a Firenze nel giro di un paio di giorni (prima che noi tornassimo dalle vacanze, in pratica) per farci tornare in vacanza almeno con il palato. Bottarga di tonno rosso, sugo di pachino con tonno, pomodorini secchi di Pachino sott’olio e tante altre bontà che stiamo degustando un po’ alla volta… Di fronte, prima di tornare in hotel, ci siamo fermati alla gelateria Tasta per un buon cono artigianale.

All’Agua Beach nella baia di San Lorenzo (Marina di Noto) tra le spiagge più belle della Sicilia
Una piazzetta di Marzamami, ex antico borgo di pescatori in Sicilia
Cernia al forno con patate al Ristorante La Scala di Portopalo in Sicilia

Per cena evitiamo accuratamente Marzamemi (e ci diranno che abbiamo fatto bene perchè oltre al delirio di gente anche i prezzi sono ormai sull’ordine dei 50€ a persona per mangiare senza infamia e senza lode con servizio confuso e affrettato). Dopo aver provato con esito negativo – perchè già tutto pieno – al ristorante dell’hotel Jonic. prenotiamo al Ristorante La Scala, primo ristorante in classifica a Portopalo su 31 secondo TripAdvisor. Dobbiamo attendere un po’ perciò decidiamo di fare una passeggiata in via Vittorio Emanuele, la strada principale e pedonale di Portopalo di Capo Passero, un semplice paese d’altri tempi, comune più meridionale della Sicilia (ma non d’Italia, con Lampedusa e Linosa che lo battono). Portopalo, che conoscevo già per il triste resoconto della strage di Natale 1996 raccontata nel libro “I fantasmi di Portopalo” di Giovanni Maria Bellu in cui morirono quasi 300 migranti, è un centro prevalentemente agricolo e marinaro bagnato da due mari: lo Jonio e il Mediterraneo.

La Scala è un gruppo a conduzione familiare che possiede anche la pensione Perseo, posta di fronte al ristorante, e un’azienda agricola biologica certificata, che è possibile visitare, a garanzia della tipicità e la qualità dei prodotti serviti (non solo pomodori ma anche melanzane, peperoni, cipolle, sedano e lattuga). A cena non ci facciamo mancare niente ed è tutto buono partendo dai deliziosi 8 antipastini di pesce crudo (gamberetti e alici marinate) e cotto (seppie in inzimino e triglie fritte) e di vegetali doc (caponata, sformato di patate, ecc.). Come primo, Franci ordina i paccheri alla cernia (che sono piccanti e li terminiamo noi), io la cernia al forno con patate e Fabio il pagello. Un gelo di limone per me e un cuore tenero al cioccolato con pistacchi e panna per Fabio concludono la cena che ci costa 70€ in totale, compreso mezzo litro di vino bianco della casa.

Prima di andare a letto, decidiamo di prenotare la cena per la sera dopo nella pescheria con annessa veranda, avvistata sul corso principale, che ci ispira genuinità e freschezza della materia prima e incontriamo dei simpatici bambini del luogo che vendono per strada stupende conchiglie a prezzi ridicoli (1-2 euro) con cui Franci si mette a parlare.

Giovedì 28 giugno Riserva di Vendicari e Portopalo

La mattina dopo abbiamo deciso di andare al mare nella Riserva Naturale di Vendicari. Facciamo colazione, scegliendo tra prodotti salati e dolci, all’hotel La Rosa dei Venti e passiamo in un panificio di Pachino per procurarci focaccia e bibite per la giornata (intorno agli 8€ tutto e Franci riesce pure a fare amicizia col figlio del titolare). Arrivati alla Riserva troviamo un carrettino abusivo che vende frutta (e io compro le ciliegie) e ci accomodiamo nell’affascinante spiaggia, la prima che incontriamo dall’ingresso principale. Dopo un primo tratto di alghe nere, il mare diventa meraviglioso (anche se freddissimo) e la baia, come un numero esiguo di bagnanti, ospita sulla sinistra una grande Tonnara dismessa e la Torre Sveva del 1.400, adibita a museo naturalistico della flora e fauna locale.

Da lì, con una passeggiata di poco più di 4 chilometri (45 minuti con impegno medio) sotto il solleone, decidiamo di raggiungere la baia di Calamosche, una delle spiagge più belle della Sicilia. Durante la nostra escursione per patiti di bird-watching, (l’itinerario arancio dal sito della Riserva di Vendicari: qui il link), attraversiamo lagune e pantani piene di rane gracidanti, fenicotteri rosa e un capanno dei tempi di guerra con una vegetazione mediterranea diversa da zona a zona, dalle rocce alla sabbia, dal neutro al verde. Arriviamo finalmente a Calamosche che, però, troviamo stracolma di alghe non solo a riva ma anche avanzando nell’acqua (l’unico coraggioso che vuole farsi il bagno è Franci e io lo accompagno ma non è gradevole). Sfruttiamo la cala per mangiare il nostro pranzo a sacco spazzolando la focaccia coi pomodorini e quella imbottita prosciutto e formaggio e qualche biscottino alla marmellata) e torniamo indietro per evitare che il tempo peggiori (in realtà la nube rende più agevole la passeggiata di ritorno). Una breve sosta in un chioschetto all’uscita della riserva per bere un succo di melograno (io), una limonata (Franci) e una birra fredda (Fabio) e fare una partita ad Uno.

La spiaggia all’ingresso principale della Riserva di Vendicari con l’antica tonnara e la torre Sveva in Sicilia
Ci addentriamo nella Riserva Naturale di Vendicari in Sicilia (percorso bird-watching)

Torniamo in hotel per una doccia e un po’ di relax prima della cena prenotata alla Friggitoria attigua alla Pescheria dei Fratelli Cartina. Arriviamo in anticipo e facciamo una passeggiata alle casuzze antiche dei pescatori (ora degli spartani ma incantevoli bed & breakfast) al lato dell’antica tonnara sovrastata da un castello adibito a resort di lusso (il Castello Tafuri) con una festa danzante in corso. Raggiungendo la Friggitoria sulla via principale di Portopalo, via Vittorio Emanuele, Franci incontra di nuovo i bambini che la sera prima vendevano le conchiglie e si mette a giocare a calcio in strada con loro mentre io e Fabio optiamo per un aperitivo nei tavoli all’aperto del Bukowski (per 13euro in totale ci vengono portati due aperitivi e ottimi stuzzichini a gogo: pomodorini, olive, formaggi, salame, crostini). La Friggitoria dei Fratelli Cartina propone un menu fisso plastificato con tante abbondanti portate di pesce fresco a prezzi bassissimi. Io prendo l’antipasto misto, che costa 8€ cozze comprese (se n’erano dimenticati, dopo averle pre-annunciate ma il titolare mi ha portato a seguire un’impepata di cozze in più). Fabio sceglie il misto-griglia che prevede, per 10€ un polpo, un abbondante trancio di pescespada e due gamberoni di Mazara (e lui credeva che dovesse sceglierne solo uno). Franci scegli il fritto di calamari (abbondantissimo!). Il costo totale della cena è di 35€ compreso mezzo litro di vino della casa. Alla cassa scopriamo che i fratelli Cartina gestiscono ben otto pescherie e servono pesce freschissimo, locale e di qualità. Guidati dal grande faro bianco posizionato alla fine del mondo, come quello di Santa Maria di Leuca in Salento, torniamo in hotel per la seconda e ultima notte a Portopalo che, nella sua veracità, ci è davvero piaciuto… e non è finita…

Venerdì 29 giugno all’Isola delle Correnti 

La mattina successiva facciamo colazione all’hotel La Rosa dei Venti dove lasciamo i bagagli dopo il check-out per andare leggeri e spensierati al mare all’Isola delle Correnti, la punta ventosa con un’isola in mezzo in cui si incontrano i due mari Jonio e Mediterraneo. Nonostante il vento, sempre presente sulla punta, è, secondo noi, il giorno di mare più bello e, dopo l’esplorazione dell’isoletta, guadando a piedi la striscia di mare che la separa dalla terraferma, facciamo il bagno nell’acqua agitata ma trasparente. Franci è contento di incontrare Lorenzo ed Enrico, due bambini romani e i loro simpatici genitori, incontrati il pomeriggio prima al chioschetto di Vendicari e gioca con loro tutta la mattina.

Per pranzo andiamo al ristorantino dell’incredibile Lido Scialai, selvaggio e affascinante nel punto più dell’isola siciliana (esclusa Lampedusa). L’accento del gestore è milanese (come è venuto in mente di aprire uno stabilimento proprio all’Isola delle Correnti?) ma il menu prevede piatti locali a prezzi milanesi con menu che prevede insalatona (per me) o spaghetti con pomodorini pachino (per Fabio) a 10,50€ compresa acqua e caffè mentre Franci sceglie il menu bambini con frutta e sorpresina finale (una caramella gommosa di strana forma). Termina la giornata di mare più bella del nostro viaggio: andiamo a recuperare le valigie all’hotel La Rosa dei Venti prima di dirigerci verso Scicli e Modica (qui il post), dove prosegue la nostra avventura nella Sicilia Sud Orientale.

Informazioni pratiche

Portopalo

La Rosa dei Venti è un rustico di campagna ristrutturato e trasformato in hotel 3 stelle posizionato in contrada Corridore Campana a Portopalo di Capo Passero (SR) vicino ad alcune delle più belle spiagge della Sicilia Sud Orientale. La notte con l’abbondante colazione costa 115€ in camera matrimoniale con letto aggiunto.

Agua Beach è in Contrada Reitani a Marina di Noto (SR) nella baia di San Lorenzo che si estende da Pachino a Portopalo iniziando subito sotto la Riserva di Vendicari. Una palma con 4 lettini costa 30€ che, considerando il giorno feriale e il mese di giugno, non è certamente a buon mercato.

L’attiguo e più datato Lido San Lorenzo, sempre in contrada Reitani, è dotato anch’esso di ombrelloni e palme posizionati più vicini l’uno all’altro, ha un ristorante e anche un self service dove abbiamo pagato 13€ due focacce con pomodorini pachino, un arancino al ragù e un’acqua grande.

Campisi Conserve è in via Marzamemi 12 e ha anche un ristorante verandato con vista sulla baia e l’antico porticciolo del paese. Qui l’ecommerce di Campisi dove potrete acquistare tutti i prodotti online e riceverli comodamente dopo un paio di giorni a casa.

Il ristorante La Scala è via Giosuè Carducci, 11, una via laterale rispetto al corso principale di Portopalo di Capo Passero (SR). Abbiamo preso due antipasti misti (8 portate) di pesce e ortaggi (biologici e a km zero), un primo e due secondi di pesce, due dessert con mezzo litro di vino bianco della casa spendendo 70€ in totale.

La Friggitoria della Pescheria dei Fratelli Cartina è in Via Vittorio Emanuele, 160 a Portopalo di Capo Passero. Un menu semplice nella forma (fisso e plastificato) e ricco nella sostanza (pesce locale freschissimo e abbondante) a prezzi contenuti (mangiamo in tre spendendo 35€ compreso mezzo litro di vino della casa).

Lido Scialai Confort Beach Cafè è all’Isola delle Correnti: pazzesca l’ambientazione ma turistico come prezzi (i servizi però sono offerti con gentilezza e professionalità). A pranzo il menu insalatona o primo con acqua e caffè costa 10,50€ però è buono in una location unica!