Ho conosciuto Marco e Nadia a un Social Lunch di Impact Hub Firenze (lo spazio di coworking per cui sto lavorando ndr) e avevano preannunciato la prossima apertura del loro ristorante, il Momio nel prossimo Oltrarno fiorentino. Ho avuto modo di trascorrervi una piacevole serata a inizio agosto e di apprezzare il buongusto negli arredi funzionali con un tocco retrò, un servizio impeccabile e, soprattutto, l’originalità e la cura della loro proposta gastronomica di altissimo livello qualitativo. Ecco perchè ho voluto approfondire la loro conoscenza e lo consiglio anche a voi, sfruttando l’onda mediatica attorno al quartiere di San Frediano in seguito alla classifica dei 10 quartieri più cool del mondo stesa dalla Lonely Planet (dai un’occhiata) che lo cita per primo.
Chi sono Marco e Nadia del ristorante Momio
Nadia e Marco si sono conosciuti alla tenera età di 17 e 21 anni a Castiglione in Teverina, loro zona di origine, dove hanno iniziato a intraprendere l’avventura che è la vita insieme. Nadia inizia a lavorare quasi per gioco come lavoro estivo nella ristorazione, introdotta da Marco che, invece, frequenta il corso professionale all’alberghiero di Viterbo. Dopo diverse esperienze nel circondario di Orvieto, decidono di trasferirsi a Londra dove hanno la fortuna e la possibilità di entrare a far parte di grandi e importanti brigate della ristorazione locale, dove spesso le loro strade si incrociano avendo la possibilità di lavorare anche negli stessi locali.
Marco inizia la sua esperienza entrando nel mondo della cucina giapponese di Nobu presso il ristorante di Berkeley Street (1 stella michelin ai tempi), dove impara a padroneggiare l’inglese e viene introdotto a nuovi sapori, prodotti, tecniche di cottura e preparazioni dal sapore orientale. Si sposta alla cucina Francese del pluri-stellato Pierre Gagnaire presso il bizzarro ristorante dalle mille facce, Sketch (2 stelle michelin), dove apprende le basi della cucina francese. Si unisce, infine, al team dello chef più influente e innovativo d’Inghilterra (e non solo) Heston Blumenthal in uno dei suoi ristoranti, Dinner by Heston (2 stelle michelin) all’interno del Mandarin Hotel di Knightsbridge. L’esperienza londinese si conclude ricoprendo il ruolo di Sous Chef presso The Modern Pantry, ristorante fusion – molto famoso per il brunch -dove la cucina mediterranea incontra quella neozelandese, con utilizzo di spezie provenienti da tutto il mondo.
Nadia entra a far parte del Team dello Zafferano, ristorante italiano (1 stella michelin ai tempi) di Knightsbridge, iniziando dalla base come barista addetta alla caffetteria, per poi passare al servizio di sala. Si trasferisce al Nobu per migliorare l’inglese e scoprire un nuovo mondo, che apprezza e impara velocemente. Nel frattempo continua gli studi di grafica pubblicitaria e diventa hostess al Green’s at Cornhill, rendendosi conto che il mondo delle arti applicate non la rende felice come quello della ristorazione. Ecco perchè si catapulta in corsi e degustazioni di vario genere per aumentare sempre più la sua conoscenza ed entra a far parte della brigata di Anna Hansen presso The Modern Pantry, come Head Waitress, dove forma il personale di sala e viene introdotta alla gestione del locale.
Dopo quasi cinque anni a Londra, Marco e Nadia sentono l’esigenza di dare una svolta alla loro vita trasferendosi per una stagione a Limassol, Cipro, dove partecipano all’apertura del ristorante Crystal nella nuova marina della città, Marco come Head Chef e Nadia come Sommelier. Dopo la stagione decidono di staccare e partono per un viaggio di tre mesi zaino in spalla nel sud est asiatico, dall’Indonesia alla Malesia, Thailandia, Cambogia, Vietnam, assaggiando la cucina popolare di ogni paese e scoprendo, così, nuovi sapori e nuovi piatti. Una volta tornati a casa in Italia decidono di spostarsi a Firenze, città ai loro occhi dalle dimensioni perfette, vivibile e bellissima.
Marco dopo aver collaborato con Galateo nella prima stagione contatta Entiana Osmenzeza per entrar a far parte del suo staff all’apertura del Gurdulù, ma già si faceva sentire il desiderio di aprire un proprio locale per il quale c’è stata una lunga ricerca prima di trovare l’attuale Momio. Nadia trova subito lavoro presso il Fourseasons Hotel per la stagione estiva, con cui continua a collaborare, e segue Federico Fametti come Assistant Restaurant Manager presso il ristorante Le Muse all’interno del Number Nine Hotel mentre collabora con Cuisine Collectif in occasione di alcuni eventi privati.
Qual è la filosofia di Momio e come si rispecchia nel locale
La filosofia e il concept del ristorante Momio girano intorno al viaggio e alle diverse esperienze sia lavorative che di vita che hanno portato Marco e Nadia a quello che sono oggi come persone e professionisti. Le parole chiave sono: accoglienza e ospitalità, professionalità, studio del dettaglio, intrattenimento, sorpresa e continua evoluzione. L’elemento grafico che rappresenta il viaggio si ritrova è la carta topografica personalizzata con i colori del Momio. Marco e Nadia volevano un locale che trasmettesse tutte queste cose, elegante ma non pretenzioso, intimo ma conviviale, dove potersi perdere e ritrovarsi, dove il cliente è un ospite che viene guidato e si lascia guidare in mondi e culture diversi, con un tocco e una visione personale e unica.
L’allestimento degli interni è stato interamente curato da TAF progetto (Trova Allestisci Fotografa) e unisce elementi vintage e contemporanei. La paglia di Vienna, rimanda ai mondi lontani ed esotici del periodo coloniale inglese, viene abbinata a tappeti a tinta unita e pannelli retroilluminati dal taglio moderno. L’unione tra i due format, caffetteria e ristorante, è stata realizzata a livello di immagine giocando sui colori verde opale e rosa cipria. La caffettiera, con un prezioso bancone di ottone, ha un tono casual e rilassato mentre in Salotto campeggiano divano e poltrone con tappezzeria originale, libri e tende. Il ristorante arredato con tavoli coperti da tovaglie di misto lino viene ben illuminato da opaline a caduta di vetro opaco bianco e pannelli diffusori applicati al muro.
Quali sono gli elementi chiave della vostra proposta gastronomica?
(risponde Marco): Nel nostro menu serale proponiamo una cucina moderna fatta di ingredienti del territorio ma anche provenienti dal resto del mondo solo di ottima qualità, ricercati con accortezza. Il menù ha una proposta mista tra piatti di carne, pesce e vegetariani. I piatti nascono dal frutto della mia immaginazione, pensando a combinazioni di sapori, consistenze e tecniche di cottura che consentono di sperimentare, iniziando da una lista di prodotti di stagione. Durante le prove iniziali, magari mi accorgo che gli accostamenti che avevo immaginato non si accomunano, ma da li nascono altre idee fino ad arrivare al piatto finito che mi soddisfi. Per esempio: Cipolla e Riso, piatto che abbiamo in carta al momento, era nato come malto e cipolla grigliata, ma durante le prove ci siamo accorti che questi accostamenti non ci piacevano, e abbiamo provato a sostituire il malto con il riso senza realizzare un semplice risotto alle cipolle, ma provando a dare il sapore di riso con un’altra consistenza, mentre la cipolla non è stata grigliata ma cotta sottovuoto per un’ora e mezza a bassa temperatura con aceto per aggiungere acidità. Poi abbiamo unito il pecorino rendendolo simile ad un cremoso, ed è nato il piatto: cipolla rossa all’aceto di champagne, crema di riso, cremoso al pecorino, glassa di cipolla,e polvere di cipolla bruciata. Uno dei piatti che fa capire che direzione intende prendere il ristorante Momio.
Quali sono gli orari di apertura del ristorante Momio?
La colazione parte dalle 9 alle 16 dal Martedì al Venerdì e dalle 10 alle 16 il Sabato alla Domenica perciò l’opzione del brunch è disponibile in realtà tutti i giorni dal menù alla carta della caffetteria, anche se stiamo pensando una formula diversa e più ampia nel periodo invernale per il fine settimana. Il menù propone una selezione di omelette, eggs benedict, royale, florentine e la classica colazione all’inglese con pomodori grigliati, fagioli in salsa e funghi al burro dove si può scegliere sia la cottura delle uova che l’ingrediente principale (salsiccia, bacon, salmone affumicato, mozzarella). Le uova utilizzate per tutte le preparazioni sono rigorosamente di gallina livornese, dell’azienda Pecchia. Il menú viene integrato da mezzogiorno alle 16 con un’opzione di pranzo che varia settimanalmente (insalata, piatto vegetariano, primo, cocotte) oltre ai “sandwich” dal sapore internazionale sempre presenti. I dolci al banco fatti in casa dalla nostra pasticcera, variano e sono disponibili dall’apertura fino alle 18 circa, abbinati al cappuccino per la prima colazione a un tea nel pomeriggio. Prenotando con anticipo è possibile ordinare un vero e proprio classico afternoon tea con amiche, servito su alzatine in porcellana (selezione di sandwich, scones e dolci) da degustare nel salotto o in caffetteria. Dalle 18 parte l’aperitivo sino alle 20:30 con il combo un drink e snack a sorpresa dalla cucina (al prezzo di 12€) che prelude alla cena proposta dal mercoledì alla domenica dalle 19:30 alle 23.00
Il nostro ambizioso obiettivo è quello di conquistare il cuore dei fiorentini portando il ristorante ad un livello eccellente, sperando di ricevere riconoscimenti dalle migliori guide del mondo e un giorno diventare un esempio per i giovani ristoratori con le idee chiare come noi.
Io dico che Nadia e Marco possono e devono farcela! Durante la nostra cena siamo stati coccolati, prima dalla barista che mi ha preparato un delizioso aperitivo (nel mio caso un Bellini ai lamponi alla rossa, con estratto preparato da loro!) e dal caposala che ci ha servito, con raro garbo, dal pre-antipasto sino ai piatti scelti per cena: il mio Cozza – Nocciola (una deliziosa pasta) e il dessert Albicocca – Lavanda. Accostamenti di sapori insoliti ma sempre azzeccati, che mi hanno fatto venire voglia di sperimentare il nuovo menu predisposto per la stagione autunnale. Lo consigliamo anche a voi per una serata speciale e dite a Nadia e Marco che avete scoperto il locale tramite questo post!
Informazioni pratiche
Il ristorante Momio è in Via Pisana 9c a Firenze nella zona di Santo Spirito / San Frediano nell’oltrarno fiorentino. Qui il sito web del ristorante Momio. E’ aperto con la caffetteria il martedì dalle 9.00 alle 20.30, dal mercoledi al venerdì dalle 9.00 alle 23.00 e nel weekend dalle 10.00 alle 23.00
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