Se abbiamo fatto nostre le regole di Marie Kondo, con le perle di saggezza finali ci spiega perchè il potere del riordino è magico:
- Non si può avere cura di troppe cose, ecco perché conviene destinare le proprie attenzione solo a quelle che amiamo (questo vale anche per le persone!).
- Le cose che possediamo raccontano la storia delle scelte che abbiamo fatto nella vita ecco perchè riordinare è un modo di fare l’inventario delle cose che ci piacciono davvero.
- Selezionare aumenta la nostra capacità di giudizio, liberandoci dall’attaccamento al passato e diminuendo la nostra ansia per il futuro.
- Potrebbe capitare di dimagrire perché accumuliamo cose materiali per lo stesso motivo per cui mangiamo: per soddisfare un desiderio e alleviare l’ansia.
Ci sono dei tratti del libro “Il magico potere del riordino” che spaventano un po’ (personalmente rifuggo sempre dai ‘guru’ e dagli eccessi). Eccone alcuni che ho trovato proprio all’inizio (e nonostante ciò ho proseguito nella lettura del libro) quando l’autrice mostra alcuni esempi di testimonianze ricevute dalle clienti:
- “Sono riuscita a distinguere con chiarezza le cose di cui avevo bisogno e quelle di cui non avevo bisogno. Il risultato è che ho lasciato mio marito e ora mi sento molto meglio.” – ahahah
- “Sono stata contattata da una persona che ho sempre voluto incontrare” – vabbè!
- “Senza rendermene conto ho perso 3 chili” – avrà svuotato anche il frigorifero 🙂
A seguire l’autrice racconta alcuni episodi della sua (triste!?) vita caratterizzata dall’ossessione per il riordino tipo che a ricreazione mentre gli altri bambini giocavano lei tornava in classe a riordinare gli scaffali e gli armadietti della scuola.
O che non bisogna mai dire agli altri di riordinare (o peggio buttar via le cose degli altri senza chiedere autorizzazione prima) perchè sicuramente anche tra le nostre cose c’è ancora qualcosa da buttare o riordinare (tipo la pagliuzza nell’occhio dell’altro quando noi abbiamo una trave nel nostro).
O che riordinare ti dà le medesime sensazioni dello “stare seduti a meditare sotto una cascata senza dover andare in montagna” (ahahah!).
Ancora che piegare i nostri indumenti col cuore è un modo per dimostrare loro affetto e ringraziarli per il fatto di proteggere il nostro corpo.
Per non parlare della Conclusione in cui afferma di essere stata ricoverata in ospedale per “eccesso di riordino” e che il 90% dei suoi pensieri riguarda il riordino (paranoia pura!).
Però nelle sue esagerazioni un fondo di verità c’è e per chi è abituata ad accumulare, capire che ci si può liberare degli oggetti senza rimorsi non può che far bene. Io mi sono rimboccata le maniche e sto riordinando la mia casa (provando a riordinare la mia vita). E voi? Se volete iniziare, leggere i post precedenti: qui l’introduzione, qui fase 1 buttare via, qui fase 2 riordinare ogni cosa al suo posto. E fatemi sapere con un commento come va!
[…] minimo di oggetti ideale per noi perchè ci sentiremo finalmente bene in mezzo alle nostre cose! E questi sono i benefici duraturi che potremo […]
[…] Pronto a passare alla fase 2 relativa al riordino? Vai qui. Per gli effetti che si possono raggiungere leggi l’ultimo post. […]
[…] post: qui fase 1 Buttare Via / qui fase 2 Riordinare / qui la filosofia alla base della […]