Valle del Renon in estate: il resoconto delle giornate successive trascorse tra passeggiate panoramica con guida locale tra deliziosi alberghi, laghetti, chiesette e rifugi sino ad arrivare alle singolari Piramidi di Terra di Longomoso. Chi l’ha detto che la montagna d’estate è noiosa?
Escursione guidata alla scoperta del Renon
Dopo la bellissima passeggiata panoramica sul Corno del Renon del primo giorno, la nostra breve vacanza in montagna è proseguita con un’escursione guidata alla scoperta del meglio della Valle del Renon con la guida Sepp Lamprecht (gratuita per i possessori di Ritten Card) organizzata dall’associazione turistica locale. Ci siamo visti davanti alla statua della capra della stazione di Collalbo e abbiamo iniziato la lunga passeggiata da Collalbo stessa (Soprabolzano), una graziosa cittadina a 1.156 m di quota dove soggiornò Sigmund Freud. E proprio dalla Freud Promenade prende il via il nostro giro del meglio del Renon. Una strada di ghiaia poi asfaltata con case antiche tra cui si distingue una nuova costruzione in vetro e legno super-high-tech (molto criticata dagli autoctoni, secondo me e Fabio bellissima) con panchine in legno su cui sostare e un panorama fantastico davanti a noi: lo Sciliar, il gruppo del Catinaccio con le cime più famose. Qua e là scorgiamo dei piccoli tabernacoli in legno, realizzati da artigiani locali, decorati e quasi ricoperti di fiori di diversi colori.
Arriviamo al Kematen, annunciato da un laghetto con ninfee e una piscina a sfioro ricavata nel laghetto stesso, una piccola cappellina accanto a un superlativo albergo posto a 1322 metri. Non stentiamo a credere che Kematen (camminata) sia un posto perfetto per matrimoni tenuti nella cappellina con rinfresco all’aperto con vista panoramica sulla valle. Delizioso!
Ci addentriamo nel bosco attraversando un lago sempre ricoperto da ninfee, panorami da pubblicità, fiori e soffioni, verdi valle e tipiche baite alpine. Si è fatta ora di pranzo e sostiamo al rifugio-ristoro Bad Siess a 1450 m di altezza (con un’ultima salitella ripida niente male) dove facciamo merenda, per così dire: il piatto di speck e formaggi sfamerebbe un esercito e la cotoletta con patatine è esorbitante! Chiesetta, fiorellini, parco giochi e panorama mozzafiato, tanto per cambiare e Franci incontra Alessandro, il bimbo di Pistoia che dorme nel nostro albergo, habitueè del Renon che, notano i genitori, prima era praticamente disabitato mentre adesso si sta popolando un po’ di più (noi stessi, però, lo abbiamo conosciuto quasi per caso).
Riprende la camminata che ci porta alla chiesetta di Santa Maria dove, scendendo, arriviamo alle stranissime Piramidi di Terra a Longomoso, una delle attrazioni da non perdere del Renon. Sono strani e stretti coni di materiale morenico su cui poggia un grande masso soprastante opera di un bizzarro fenomeno naturale: quando piove il materiale non protetto dai massi viene eroso e trasportato a valle facendo emergere le maestose piramidi di terra. Perchè si formino le piramidi più alte occorrono circa 25.000 anni e si formano di continuo queste singolari montagnette, perchè quando un masso casca dalla cima automaticamente inizia a spuntarne una nuova. Lo ammetto: non avevo mai sentito parlare di queste piramidi prima!
Sono già le 16.00 passate e iniziamo a essere tutti piuttosto stanchi ma il bus non arriverà prima di un’ora per cui decidiamo di tornare in albergo a piedi affrontando un’altra oretta di passeggiata. A dir poco distrutti ma soddisfatti, dopo una meritata doccia, scendiamo a cena allo zum Zirm e poi Francesco va un po’ in sala giochi prima di crollare addormentato.
Informazioni pratiche
Kematen in Kemater Strasse 29 a Collalbo (Soprabolzano) qui il sito web
Bad Siess in via Mittelberg, 58 nella valle del Renon qui il sito web
Qui il post-intervista ad Erika del Family Hotel zum Zirm che ci ha ospitati.
[…] scoprendo la regione del Renon sulle Dolomiti (qui il resoconto del primo giorno mentre qui il secondo giorno), ho deciso di intervistare Erika Lang che gestisce il Berghotel zum Zirm da 25 anni in modo […]
[…] consigliata (non l’abbiamo fatta esattamente così, ma è un ottimo suggerimento). Qui la passeggiata fatta il giorno dopo con la guida dell’ufficio turistico […]