Ricordi l’intervista a Viviana Natalini che nella sua bottega-laboratorio del centro di Lucca realizza volti e busti di donne? Nello stesso spazio, è presente la galleria-laboratorio di un’altra artista, Arianna Picerni, che realizza quadri astratti e figurativi molto particolari. Due giovani donne che arricchiscono la città con la loro vena creativa originale e autentica, che attira lucchesi e turisti in ugual misura.
Chi è e a cosa si ispira l’arte di Arianna Picerni
Sono Arianna Picerni, sono una cercatrice di emozioni. Mi sono diplomata al Liceo Artistico, poi mi sono laureata in Design, un indirizzo di studio della Facoltà di Architettura di Firenze.
Sin da quando ero molto piccola ho sempre inseguito un mondo parallelo che prendeva forma dalle mie mani, principalmente il disegno. Come tutte le persone con un’esigenza forte di esprimersi attraverso l’arte, ho coltivato molti linguaggi diversi e sperimentato cercando il mio, passando per molte espressione artigianali, dove la manualità è guidata da un istinto.
La pittura astratta mi ha fortemente cambiata, dandomi la possibilità di descrivere ciò che non si vede con gli occhi. Nonostante la mia educazione figurativa ho cercato di dissociare le forme dal significato, molto più ampio di un segno riconoscibile. Spesso paragono la mia intenzione ai brani e colonne sonore strumentali, coinvolgenti e forti anche se non hanno parole a cui aggrapparsi. Questo ci costringe a lasciarsi andare, a scavare dentro la nostra di emozione e la nostra unica storia.
Personalmente cerco difetti, imprecisioni, credo nella potenza dell’imperfetto. Nelle crepe, nella decadenza, nelle bellissime lacerazioni che ci fano conoscere il nostro intimo, rinchiuso dietro qualche parete appannata. In questo ho scoperto anni fa il mio legame con il wabi sabi giapponese, che ho trovato affine alla mia ricerca di autentico.
Riconoscimenti pubblici e… privati
Le gratificazioni e premi ufficiali vinti per me sono ripaganti, non ho una classifica ben precisa. Durante il percorso che stavo seguendo in un dato momento, sono stati tutti importanti. Far parte di artisti che vengono selezioni e scelti per rappresentare qualcosa è bello e ti dà l’opportunità di farti conoscere da un pubblico maggiore. La gratifica più bella è l’emozione percepita quando si osserva una mia opera, capisco che ho generato un contatto con “un’entità” sconosciuta a me e spesso anche a chi guarda.
Conservo in galleria un book visitors, così le persone lasciano commenti che mi emozionano davvero. Le parole sono bellissime e ogni tanto le rileggo perchè è bello scoprire che ci si sofferma su ciò che ci sta dando un’emozione, altrimenti oggi è tutto uno zapping continuo.
I miei obiettivi al momento sono di crescere come persona, far sì che possa propagare una vibrazione artistica potente, liberare l’arte che vuole uscire. E’ un mestiere bellissimo ma anche estremamente difficile e richiede amore e coraggio, sempre.
Informazioni pratiche
Se vuoi vedere di persona le opere e conoscere Arianna Picerni, la trovi a Lucca in Cenami 18/20 a pochi passi da Piazza Grande (Piazza Napoleone) – lo spazio è condiviso con la scultrice Viviana Natalini di cui parlo in questo post.
Per vedere online le sue opere, qui trovi il suo sito web con, in fondo all’Home Page, i bottoni dei canali social (Instagram, Facebook e Pinterest).