Da tempo volevo visitare Palazzo Pretorio in centro a Prato (città a 20 minuti in treno da Firenze) e ho approfittato dell’occasione della mostra Sinchronicity per fare una piccola gita con Francesco (e un giro di shopping prenatalizio – segue post). Scendiamo alla stazione di Prato Centrale (ma è più gradevole la passeggiata dalla stazione di Prato Porta al Serraglio che passa davanti al Duomo) e arriviamo all’affascinante Palazzo medioevale sede della mostra con una scultura di Lipchitz ad accoglierci.
Il Palazzo Pretorio di Prato nasce a fine Duecento come sede del tribunale e delle prigioni, diventando la sede degli uffici amministrativi del Granducato di Toscana nel XVIII secolo. Leggo dal sito del Palazzo che “A metà Ottocento, gli uffici del governo si trasferiscono e il Palazzo è abbandonato all’incuria più totale,
rischiando addirittura di essere demolito. Fortunatamente si preferisce un lungo restauro che si protrae fino agli anni Venti del Novecento, quando viene ricostruita la scala esterna in pietra serena e la facciata prende l’aspetto attuale. Nel frattempo, nel 1912, s’inaugura la nuova sede del Museo nelle sale del Palazzo.” Finalmente nel 1998 avviene una ristrutturazione completa dell’edificio adibito a Museo che inaugura a settembre 2013 con la mostra “Da Donatello a Lippi – Officina pratese”.
La mostra che abbiamo visitato (biglietto ridotto per soci Coop 6,00€ – gratis per i bambini sino a 6 anni di età) “Sinchronicity – Contemporanei da Lippi a Warhol” termina il 10 gennaio 2016. Ho trovato la mostra abbastanza dissacrante (in senso positivo) nella modalità di contrapporre i classici ritratti scultorei di Lorenzo Bartolini con fotografie contemporanee di forte impatto (tra cui una inquietante con taglio inciso da lametta sulla pancia della Abramovic), pale con scene sacre e natività contrapposti ai celeberrimi ritratti moltiplicati di Andy Warhol, disegni di progetti architettonici d’epoca acconto a installazioni video o di luci al neon, le classiche nature morte con frutta e verdura accanto a un’opera pop con tante mele in rilievo e persino nell’ultimo vano accanto al negozio di merchandising, i vecchi scaffali da farmacia con le ampolle in ceramica che contenevano principi attivi ed erbe officinali contrapposte a fotografie in bianco e nero e un’installazione fatta con tanti salvagenti arancioni. Era questo l’effetto voluto, come leggo dal sito della mostra: “Marcel Duchamp e Andy Warhol, Daniel Spoerri e Michelangelo Pistoletto, Matthew Barney e Vanessa Beecroft, per citarne solo alcuni, troveranno posto a fianco di Filippo Lippi e Donatello, delle tavole tardogotiche e delle pale rinascimentali“
Ho trovato affascinante la storia non solo della ristrutturazione del Palazzo per adibirlo a Museo, ma anche quella del recupero delle
collezioni presenti a Palazzo Pretorio che arrivano da (ex) Chiese e Ospedali smantellati (la collezione Martini dello Spedale della Misericordia), da donazioni di artisti (la Fondazione dello scultore lituano Jacques Lipchitz che ha donato 21 sculture in gesso e 43 disegni) e di privati (testamento di Angela Riblet). Alla fine l’interessante video sulla Sacra Cintola mi ha introdotta alla venerazione della reliquia più importante di Prato. Il giro è stato interessante anche per Francesco che ha seguito l’esposizione giocando con gli schermi Touch Point e si è molto divertiti con la video-installazione dell’arciere che sembrava ci infilzasse sul serio 🙂
Chi ha bambini, tra l’altro, può prenotarli a dei laboratori che fanno apprezzare le mostre in corso per esempio al momento sono previsti i seguenti in agenda: uno il 13 a favore della Fondazione Dynamo (da non perdere), poi il 19 dicembre sul tema “Persortaggi” (oggetti di riciclo su una tavola), uno sulle sculture parlanti di Bartolini il 24 dicembre e uno sulla casa ideale previsto il 6 gennaio. Qui la pagina dedicata alle attività per Famiglie di tutto il Polo Museale di Prato che comprende Palazzo Pretorio, Museo del Tessuto, il Pecci di arte contemporanea e i Musei Diocesani. Ci sono anche iniziative anche per grandi (conferenze, visite guidate, ecc.) e tante convenzioni con i principali esercizi commerciali di Prato, ristoranti e Bed & Breakfast inclusi.
Mi sa che non riuscirò a vedere questa mostra, mi spirava…
Si è stato intessante specie perchè non ero mai entrata a Palazzo Pretorio e la ristrutturazione merita. Poi a Prato mi sembrano molto attivi con iniziative interessanti per bambini (oltre che per grandi). Da tornarci!