Domenica con Francesco abbiamo trascorso una magnifica “Domenica Metropolitana” a Palazzo Vecchio a Firenze prenotando alle 15.00 il laboratorio “Il Palazzo gioca” pensato dal MUSE per famiglie con bambini dai 6 ai 10 anni della durata di un’oretta e mezza. Tutte le prime domeniche del mese si può partecipare, prenotando in anticipo, a una delle tante iniziative culturali e artistiche organizzate per adulti e a bambini, completamente gratuite per i residenti nella citta’ metropolitana di Firenze.
Abbiamo giocato al Biribissi rimodellato sull’iconografia di Palazzo Vecchio. All’inizio abbiamo ricevuto in gruppo un kit per individuare in autonomia, nelle sale del Museo di Palazzo Vecchio, una serie di immagini tratte da affreschi e dipinti. L’impresa è stata davvero ardua perchè abbiamo iniziato nell’immenso Salone dei Cinquecento… E passando di sala in sala non mancavano certamente affreschi, sculture, mappe, mobili da cui erano stati estrapolati i 42 indizi! Ci siamo rivisti tutti insieme dopo 50 minuti nel Salone dei gigli e siamo andati nello spazio della didattica dove la tavola con gli indizi era per terra ingigantita. Ogni gruppo ha guadagnato tante fiche quanti erano gli indizi indovinati che sono state poi usate per scommettere sui dettagli trovati in tre manche di roulette. E ha vinto il migliore!
Ma non è finita qui per Franci: ci ha raggiunti Fabio e sono saliti insieme, dopo un’oretta di coda, sulla Torre di Palazzo Vecchio per ammirare, con un tempo splendido, la citta’ di Firenze dall’alto. La Torre, uno dei simboli di Firenze, è attribuita ad Arnolfo di Cambio e insieme al merlato Camminamento di ronda, fa parte del primo nucleo del palazzo di governo, edificato tra Duecento e Trecento, Finalmente riaperta al pubblico che può salire quasi tutti i suoi 95 metri di altezza per identificare le altre bellezze di Firenze.
Mentre io sono entrata nella mostra “Tracce di Firenze” con statue, dipinti, chine ad immortalare tanti scorci e vedute della Firenze nel corso dei secoli con opere provenienti dalle collezioni dell’ex Museo Storico Topografico “Firenze com’era”. Si passa dalla Firenze del primo Rinascimento all’epoca contemporanea con vedute prospettiche e incisioni che mostrano Firenze nella sua quotidianita’ a cura di pittori quali Bonsignori, Mehus, Patch, Burci e Signorini e vicoli scomparsi a cura di Marrani. A dir poco abbagliante la grande Veduta panoramica di Firenze disegnata da Luigi Zumkeller nel 1936 e tristi le scene delle distruzioni in guerra nel 1944 e durante l’alluvione del 1966.
Troppa bellezza abbaglia e, temo, si da’ per scontata. Vorrei portare Franci in un posto orribile, perchè capisca quanto è stato fortunato a nascere a Firenze dove può partecipare a fantastiche iniziative, persino gratuite, per avvicinarsi alla scoperta dell’enorme densita’ di opere d’arte di cui questa citta’ è colma!