Dopo l’intensa prima giornata di vacanza (leggilo), inizia il secondo giorno di vacanza in Olanda. Il violento temporale notturno non ci scoraggia perchè decidiamo di trascorrere la mattinata di moderata pioggia per visitare Rotterdam, la città dall’architettura più contemporanea d’Olanda e seconda per popolazione (oltre 616.000 abitanti). Dopo la lauta colazione che Anita del nostro delizioso Bed&Breakfast Heerlijkheyd (questo) ci serve alle 9.00, come concordato, con yogurt, cereali, frutta e miele home-made, panini con affettati e formaggi, tè e caffè, brioche, succo d’arancia (funge da colazione ma anche da merenda e pranzo), partiamo alla volta dell’interessante città.
Visita di Rotterdam
un largo viale centrale che ci porta a Sint Laurenskerk del 1500, tra i pochi edifici scampati ai bombardamenti, e attraversando il mercato di frutta, verdura, pesce, ecc. tradizionale che si snoda lungo il Binnenrotte, vediamo la Bibliotheek, più grande biblioteca olandese che ricorda vagamenti il Centro Pompidou di Parigi. Arriviamo al nuovissimo Markthall, inaugurato a ottobre del 2014, avveniristica costruzione con case popolari (200 appartamenti su 10 piani) che affacciano sul moderno mercato del cibo, moda del momento nelle principali città europee. Il mercato è davvero sconfinato, suddiviso a seconda delle diverse categorie merceologiche, dalle spezie al pane, dagli immancabili formaggi gouda ai gustosissimi cioccolatini, frutta secca, pesce, ecc. con la cupola decorata da un trionfo di coloratissima frutta e cibi lussureggianti. Usciamo per dirigerci verso l’incredibile condominio di Case cubiche di Piet Blom (1984 in ristrutturazione quando ci siamo passati), davvero interessante e particolare (non ho mai visto niente di simile!) con le finestre degli appartamenti che sembrano sospesi nel vuoto. Arriviamo al vecchio porto Oude Haven, il vecchio porto per poi tornare verso il parcheggio. Ci capita di passare dal quartiere hipster che si dirama lungo Witte de Withstraat con agenzie, esposizioni, scuole di design (tra cui il centro per le arti visive Tent e il Witte de With Center for Contemporary Art). Ce ne siamo accorti dai graffiti sulle pareti delle case e da un’installazione che attraversava la strada (e anche dall’aspetto di chi usciva dall’ufficio per andare in pausapranzo).
In auto oltrepassiamo l’Erasmusbrug, il ponte simbolo di Rotterdam realizzato nel 1996 e il quartiere Kop van Zuid, la zona che si estende sul Wilhelmina Pier con i grattacieli realizzati dalle archistar del momento con il World Port Center (124m) di Norman Foster, il New Orleans (158m) di Álvaro Siza Vieira e il KPN TelecomBuilding di Renzo Piano sino all’ultimo arrivato De Rotterdam di Rem Koolhaas.
Ci fermiamo nella zona alternativa emergente del momento, Katendrecht, piena di ristorantini etnici, baretti (ci immaginiamo la strana piazza triangolare Deliplein piena di ragazzi con la birra in mano di sera). E ancora tattoo shop, loft con gallerie d’arte contemporanea e un mercato del cibo a km zero chiamata Fenix Food Factory (purtroppo chiuso di martedì). Entriamo, invece, nel vicino capannone che ospita una galleria di arte contemporanea con quadri ma anche mobili di design contemporaneo o di modernariato, campionari di stoffe per divani, auto d’epoca reinventate, ecc. Notevole! Passiamo sul retro degli hangar e capannoni che via via stanno cambiando uso per goderci il panorama caratterizzato dall’Hotel New York che un tempo alloggiava i migranti diretti negli USA. C’è un locale fighissimo Kantine Walhalla al lato del quale, purtroppo, al posto della sede della compagnia marittima olandese stanno rifacendo un condominio con uffici supernuovi che snatureranno completamente la zona, affascinante perchè popolare, industriale, semi-abbandonata ma votata a diventare fighetta tra pochi anni.
Da Rotterdam a Kinderdijk
Dato che il tempo è migliorato, partiamo alla volta di Kinderdijk, il più famoso sito di mulini a vento insieme a Zaanse Schans, a nord di Amsterdam. Per vedere meglio i 19 mulini disseminati tra i canali, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 1997, decidiamo di fare il percorso con la barca e la possibilità di scendere e risalire un paio di volte.La prima volta scendiamo a visitare l’unico mulino in cui è permesso di entrare per capire come vivevano i mugnai di un tempo. Ci fermiamo per una breve pausa presso un secondo mulino dove Franci dà da mangiare a delle caprette. Molto utile è l’ultima pausa nel museo che, tramite un video interattivo di circa 20 minuti ci spiega la storia dei mulini, importante sistema ingegneristico-idraulico di cui gli olandesi sono maestri, che ha sottratto alle acque terreni su cui nascono città dei paesi bassi (perché più bassi del livello del mare). In realtà dopo aver visto la fatica che gli olandesi fanno per dragare l’acqua consentendo alle terre, normalmente al di sotto del livello marino, di emergere mi sono chiesta: “Perchè!?”. Ma questa è un’altra storia 🙂
Cena a Schoonhoven
Una breve sosta nel nostro B&B Heerlijkheyd di Polsbroek e per cena andiamo a Schoonhoven, paesino davvero molto carino e tranquillo, a poca distanza. Accanto a noi nel ristorante Lekkerr, che ci sembra di buon livello, siede un signore olandese che, sentendoci parlare in italiano, attacca bottone con noi nella nostra lingua. Scopriamo che ADORA il nostro paese, talmente tanto da aver acquistato una casa vicino San Marino (Cesenatico?) dove trascorre le vacanze. Un’altra bella serata e passata e il giorno dopo (qui il resoconto) dobbiamo dirigerci verso Nord, a Utrecht (qui tutto l’itinerario del nostro viaggio in Olanda)
INFORMAZIONI PRATICHE
Bed & Breakfast Heerlijkheyd gestito da Anita van Leyden-Landgraf indirizzo Zuidzijdseweg 160 a Polsbroek – qui il sito per vedere la disponibilità e prenotare direttamente.
Se vuoi dormire a Rotterdam, qui le offerte trovate su Booking.
[…] 4 agosto 2015 (qui il post dettagliato) Gita a Rotterdam e giro in barca tra i mulini di Kinderdijk con cena a Schoonhoven […]
[…] secondo giorno: Rotterdam e Kinderdijk con cena a Schoonhoven […]