La mattina dopo lasciamo la rilassante Frisia (qui) e le Isole Frisone (qui) e partiamo dopo la tarda colazione diretti verso Amsterdam oltrepassando l’Afsluitdijk (la diga del Nord) lunga ben 32 km: davvero impressionante! In pratica è un’autostrada che ha mare sia a destra che a sinistra. E non finisce mai !!!
Tappa nella graziosa Alkmaar
La prima sosta è nella deliziosa cittadina di Alkmaar (94.000 abitanti), a Nord di Amsterdam, di cui avevo letto su questo articolo pubblicato il giorno prima di partire su Repubblica Viaggi che la preferiva perché meno scontata e affollata di vicine località più turistiche (tipo Edam e Volendam). Il consiglio si è rivelato corretto e confermiamo che: “E’ così pittoresca Alkmaar con i sui canali, le casette da tetti aguzzi (quella di legno verde è la più antica del borgo) e i giardini curatissimi che pare proprio un villaggio da cartolina.”
Quando arriviamo il carillon del centro è in piena attività e giriamo per i bei negozi di sigari, artigianato, souvenir, alimentari, ecc. fermandoci per fare merenda in un carinissimo baretto fricchettone con un tocco francese chiamato Kowalski (Fnidsen 56) con una splendida vista su un canale, dei giochi per Franci e un’ottima torta di mele (per chi andava a fare un picnic la possibilità di farsi un sacchetto per il pranzo). Andiamo in bagno caratterizzato da un arredamento in plastica tra il caratteristico e il kitsch. Kowalski è un bar ma anche una sorta di concept store dove tutto, dal mobile al gadget, è in vendita. (qui offerte se vuoi dormire una notte ad Alkmaar)
Siamo fortunati perchè in una chiesa del centro la Grote Kerk dal 10 luglio al 30 agosto c’è il GAA Druk Market, un’esposizione di stampe contemporanee realizzate con tecniche letterpress tradizionali miscelate alla stampa 3D per realizzare i clichè, laboratori per grandi e bambini e un temporary store (mi sono venuti in mente subito gli amici di Stampomatica!). Alkmaar, come Gouda, è famosa per il mercato del formaggio che in effetti degustiamo in un locale centrale con un ottimo pane ai cereali (sono pentita di non aver preso il tramezzino con il pesce – ‘brodie’, panino che è il tipico alimento del pranzo olandese – perché pane e formaggio mi risulta troppo secco). Francesco gradisce le polpette della nonna, cucinate alla maniera locale. La cittadina ci piace perché è davvero gradevole, vivace, autentica!
Haarlem, tra chic e hipster
Soddisfatti ci dirigiamo per la seconda tappa prima di Amsterdam dove dobbiamo arrivare nel pomeriggio, per gli accordi pregressi con la proprietaria della casa da noi affittata. La bella cittadina di Haarlem dista soli 20 km da Amsterdam e ha circa 150.000 abitanti, da quel che notiamo si tratta di persone un po’ snob che si sono allontanate da Amsterdam, un po’ troppo frequentata da giovani sballoni europei (italiani e spagnoli, in particolare), per essere a 15 minuti in treno ma in un posto più tranquillo e di livello.
Quando arriviamo la piazza del centro storico è un susseguirsi di stand sotto una tensostruttura perché è in corso una manifestazione gourmet, Haarlem Culinair, alla sua 21° edizione, con tanti prodotti tipici, spettacoli e animazione. Facciamo il giro della piazza con palazzi storici e gallerie d’arte contemporanea e ci addentriamo nelle stradine che circondano la piazza centrale. Vuoi dormire ad Haarlem? Qui qualche dritta.
Notiamo che Haarlem è una cittadina molto (troppo?) fighetta con negozi di street fashion di qualità, di artigianato e design contemporaneo e di ristorantini molto chic. Notiamo la differenza tra le vie delle shopping centrali caratteristiche e curate rispetto alle vie centrali delle cittadine italiane che stanno livellando in basso la qualità dell’offerta commerciale. Facciamo un po’ di spesa in un supermercato olandese, Albert Hejin, posizionato vicinissimo al parcheggio in modo da fare colazione il giorno dopo, dato che ad Amsterdam abbiamo pagato solo per l’appartamento senza la colazione prima di ripartire.
Westerpark la Amsterdam post-industriale
In pochissimo tempo siamo a destinazione nel quartiere dell’ex-gasdotto di Westerpark, dove ero stata una settimana in inverno col viaggio organizzato per il progetto di mobilità della Regione Toscana da Impact Hub Firenze. Attendiamo la padrona del Bed&Breakfast (115€ a notte colazione e parcheggio esclusi) un appartamento al secondo piano carinamente ristrutturato, uno dei pochissimi disponibili nel quartiere emergente ormai pieno di negozi indipendenti, gallerie, ristoranti e bar modaioli e animati da famiglie locali che, quando abbiamo fatto un giro, si godevano il sole di una splendida giornata estiva mentre c’era un festival di musica e cibo creolo.
Il quartiere è fatto di costruzioni popolari di ex-lavoratori del gasdotto – Westergasfabriek – al centro del parco, un antico stabilimento di gas ristrutturato e convertito in uno spazio con un’interessante selezione di caffetterie, ristoranti con dehor, negozi di design, un cinema d’essai e svariate piccole botteghe e studi creativi tra cui la sede di Amsterdam dell’Impact Hub (sono aumentate le strutture disponibili per dormire nel quartiere di Westerpark: qui le trovi)
Per rimanere in tema, andiamo a cena all’Amsterdam Cafè, un grande ristorante con altissimi soffitti, personale giovane e, con centinaia di coperti, completamente pieno sia all’esterno che nell’interno industriale, con turbine ad acqua. Ordiniamo aringa affumicata e salmone con asparagi mentre Francesco ordina la pasta al pesto (bianca, molliccia e con un agglomerato di pesto). Ordino un dolce allo zenzero (totale circa 75€).
Accanto abbiamo trovato un noleggio di bici con cui mia intenzione era andare e tornare dal centro il giorno dopo ma, ahimè, il noleggio era chiuso nel weekend e a noi serviva proprio l’indomani, la domenica. Quindi ci organizziamo in altro modo (segue ad Amsterdam Noord). Qui tutto l’itinerario del nostro viaggio in Olanda.
Informazioni pratiche
Il Bed & Breakfast Westerpark è in Joan Melchior Kempestraat, una strada di case popolari (erano di operai) ora diventata di tendenza.
Il ristorante Amsterdam Cafè è in Watertorenplein 6 nel quartiere di Westerpark ed è sempre aperto, tutti i giorni, per pranzo, per merenda, per aperitivo o per cena.
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