Come avete potuto leggere nei miei post su Napoli (eccoli qui), sabato abbiamo avuto la fortuna di imbatterci nelle splendide ragazze dell’associazione Le Capere che ci hanno portato in giro nei sotterranei spiegandoci i dettagli della Certosa di San Martino.
Come al solito, quando incontro qualcosa o qualcuno che mi piace, decido di approfondire la conoscenza con qualche domanda. Ecco le risposte della mia omonima Laura, tra le co-fondatrici dell’associazione culturale napoletana:
“Ci siamo conosciute qualche anno fa in occasione di un Corso di Perfezionamento in Guide Turistiche organizzate dall’Università “L’Orientale” di Napoli. Siamo Laura, laureata in Filologia classica, e Valeria e Margherita, laureate in lingue. Tutte con una passione in comune: Napoli e tutto il territorio campano. Siamo diventate amiche fin da subito e ci siamo sostenute a vicenda per raggiungere un traguardo non facile: divenire guide turistiche abilitate della Regione dopo aver superato un esame scritto e uno orale. Raggiunto questo obiettivo abbiamo pensato a come poter unire le forze, le nostre diverse attitudini e competenze alservizio di questa nostra grande passione. E così a marzo 2016 nascono Le Capere. Donne che raccontano Napoli. Si tratta di un’associazione di promozione turistica.
LDB) Come nasce il nome?
In Campania esistono tante associazioni, ma quello che ci interessava era trovare un nome accattivante e che potesse rappresentarci. Le Capere erano parrucchiere che, tempo addietro, andavano di casa in casa pettinando le donne: code, trecce e soprattutto i famosi chignon. Ma non si limitavano a pettinare i capelli; il loro era un duro lavoro perché dovevano anche intrattenere le persone e così raccontavano storie, leggende, “inciuci”. E così ecco il nome: siamo tre donne, amiche ancora prima che colleghe, e il nostro obiettivo è proprio quello di far scoprire ai napoletani, ma non solo, le bellezze del nostro territorio. Ma non dimentichiamoci che a sostenerci ci sono anche i nostri compagni. L’associazione infatti è composta dai noi tre Capere e i nostri tre “monacielli”, come ci piace definirli, Gennaro, Pasquale e Gianmarco.
LDB) Quali e quanti tour organizzate, in quali luoghi e come fare per essere aggiornati sulle vostre attività?
Organizziamo tour ogni settimana, due o anche tre soprattutto nel weekend, da visite guidate in Musei e luoghi di interesse, ad aperitivi culturali, passeggiate narrate, ecc. Lavoriamo privatamente tutti i giorni anche per scuole, convegni o chiunque abbia bisogno di guide abilitate in italiano, inglese e spagnolo in Campania. Attraverso la nostra pagina facebook LeCapere è possibile tenere sempre d’occhio gli eventi mensili. Ma abbiamo anche il profilo instagram LeCapere ed è in arrivo il sito web in cui, oltre agli eventi, pubblicheremo periodicamente news e curiosità sul nostro territorio.
I nostri tour sono per lo più frequentati da napoletani o comunque campani. Questo per noi è molto importante perché ci conferma un sempre crescente interesse per il nostro territorio di origine. La Campania offre un turismo a 360 gradi dall’archeologia al mare, dalla natura alla pittura: un patrimonio talmente vasto che molti conoscono solo in parte. Ed è qui che entriamo in gioco noi, o almeno facciamo tutto il possibile, in maniera tale che ognuno di noi possa essere sempre più padrone della nostra storia culturale. Spesso lavoriamo ovviamente anche con turisti italiani e non: guardare lo stupore e l’interesse sui loro volti è per noi bellissimo e ci fa amare questo lavoro ogni giorno di più!
Una delle nostre peculiarità, ed è anche l’aspetto che più apprezzano le persone, è il fatto che organizziamo, oltre i tour più classici, spesso eventi particolari. Non di rado inseriamo a fine tour cene o aperitivi a base di prodotti tipici della cucina napoletana, ma, tra i nostri must ci sono sicuramente gli yoga-tour, visite guidate in luoghi di rilevanza storico-artistica (Parco di Capodimonte, Villa Floridiana) che terminano con lezioni di yoga o pilates e ancora la visita guidata ai famosi Quartieri Spagnoli che si conclude con la cena all’interno di un tipico “vascio” napoletano. Grande successo ha avuto anche il nostro tour per i bambini con caccia al tesoro e giochi, ma anche la visita guidata al Palazzo Reale di Napoli. La peculiarità? Alla guida “classica” se ne affiancava un’altra vestita da popolana pronta a raccontare tutti gli inciuci della corte borbonica.
LDB) Quali obiettivi avete come singole professioniste einsieme come associazione ?
Ognuna di noi ha tanti sogni e obiettivi. Siamo giovani e ambiziose! Amanti della cultura e del turismo, speriamo di poter vivere del nostro territorio. Come associazione speriamo di poterci far conoscere sempre di più e di poter avvicinare sempre di più le persone al nostro incredibile patrimonio storico-artistico. Vogliamo vivere di Napoli e per Napoli! Ecco il nostro obiettivo!
LDB) Qualche curiosità dimenticata nel mio post sulla visita alla Certosa di San Martino (eccolo)
Sei stata già super dettagliata nel descrivere la Certosa, anzi hai posto l’attenzione proprio sugli aspetti salienti! Mi dispiace che lì non vi abbiano assicurato quanto dovevano. Purtroppo spesso lottiamo con l’inerzia di custodi e dipendenti abituati da troppo tempo a fare molto poco. Ma le cose fortunatamente stanno cambiando. C’è un grande rinnovamento in città che riguarda il turismo! Noi ci almeno ci contiamo e speriamo, nel nostro piccolo, di dare il maggiore contributo possibile.
Non mi resta di augurare un enorme in bocca al lupo a Laura, Valeria e Margherita, le mie capere preferite. Che quanto si augurano si possa avverare e che Napoli risulti sempre più apprezzata in tutto il mondo, come meritano le sue ricchezze artistiche, culturali e umane.