Dopo la prima giornata al Museo del Cinema (qui) e la seconda giornata alla Reggia di Venaria (qui), abbiamo dedicato il mercoledì alla visita di una delle attrazione di Torino più amata da grandi e bambini: il Museo Egizio. Avendo studiato a Torino, ero già stata al Museo Egizio, il secondo museo più grande del mondo dopo quello al Cairo, ma è completamente cambiato da allora: interattivo e su misura di bambini. Me l’ha fatto scoprire Musement, startup leader nel ticketing di Musei (qui tutti i pacchetti disponibili a Torino).
Al Museo Egizio di Torino dopo Baratti & Milano
Per colazione ci trattiamo bene: uno dei caffè storici di Torino, Baratti & Milano, sotto i portici di piazza Castello angolo Galleria Sabauda. Dentro un trionfo di ori, stucchi e specchi e camerieri in livrea che giustificano il prezzo pagato per colazione (17€ in totale). Però le brioche, il cappuccino (per Francesco) e il caffè (per me) sono di qualità veramente sopraffina.
Andiamo a ritirare il voucher prenotato con Musement (qui) che ci consentirà di entrare al Museo Egizio (in realtà il voucher è solo per me, mentre Francesco pagherà solo 1€ all’ingresso). Nonostante la data, inizio agosto, il Museo è pieno di visitatori, adulti e bambini. Ognuno ha un’audio-guida e un tour personalizzato che prevede la ricerca di un gatto sperduto nel Museo per ritrovare il quale occorre stare attenti agli indizi sparpagliati davanti alle principali opere esposte. Ogni tanto ci sono dei quiz da superare per poter arrivare a trovare il gatto misterioso.
Come disse il famoso archeologo ed egittologo Champollion, che per primo decifrò la Stele di Rosetta nel 1822, “la strada per Menfi e Tebe passa per Torino“. Primo al mondo per fondazione e secondo per importanza solo a quello del Cairo, il Museo Egizio di Torino ospita oggi circa 300.000 reperti e oltre 26.000 sono conservati nei magazzini a scopo di ricerche scientifiche. Mummie, papiri e reperti funerari dei grandi faraoni ne fanno una tappa immancabile di ogni visita nella città di Torino.
Il Museo delle Antichità Egizie fu fondato nel 1824 grazie all’acquisto da parte del Re Carlo Felice di una grande collezione di antichità egizie, da statue, sarcofaghi e mummie a papiri, bronzi, amuleti e oggetti di uso quotidiano, inizialmente messa insieme dall’egittologo Vitaliano Donati e arricchita in seguito da Bernardino Drovetti, console generale di Francia in Egitto. Grazie a scavi condotti in Egitto alla fine dell’Ottocento e negli anni Trenta, la collezione continuò ad ampliarsi fino a raggiungere la straordinaria grandezza dei giorni nostri.
L’attuale giovane e dinamico direttore Christian Greco ha svecchiato l’immagine di un museo che ricordo come ricco di reperti ma noioso nella loro collocazione. Adesso è tutto un altro museo: contemporaneo, interattivo e divertente. A Francesco è piaciuto tanto l’ultimo piano in cui viene spiegato come gli egittologi conservano e restaurano i reperti trovati, dove ha fatto un video in diretta per mandarlo al padre. Io, banalmente, trovo suggestiva la sala al piano terra dove l’allestimento di luci e specchi delle imponenti statue antiche a cura di Vittorio Storaro rende l’atmosfera misteriosa e suggestiva.
Un’altra mattinata è passata immersi nell’arte antica e nell’apprendimento divertente e… ci è venuta fame! La spezziamo con un toast da Gaudenti in via Po, prima di fare il nostro ultimo giro del centro storico di Torino con bus Hop-On Hop-Off prenotato con Musement (qui) perchè … siamo diventati addicted. In realtà i giri diventano due perchè due russi avevano occupato tutta la prima fila e Francesco ha voluto rifarlo 🙂
Il tempo di tornare nella nostra deliziosa suite di Palazzo del Carretto (consigliato perchè centralissimo e davvero delizioso!), farci una doccia e cambiarci e ci attende, a pochi passi, il nostro terzo ristorante torinese che non smentisce il giudizio positivo dato per i primi due, Le Vitel Etonnè, ottima qualità, gentilezza nel servizio e prezzo contenuto. Finalmente assaporiamo la cucina piemontese rivisitata in un locale autentico e, udite udite, aperto tutto il mese di agosto! Ce l’ha consigliato Palazzo del Carretto, abbiamo prenotato ed eccoci qua! Franci adocchia la foto degli agnolotti all’ingresso ma l’assaggio è rimandato alla prossima volta perchè si tratta di un piatto invernale. Però i tajarin preparati con 36 uova e salsiccia di Bra (a cui aggiunge taaanto parmigiano), li gradisce eccome! Io scelgo due antipasti: il carpaccio di fassona, leggero con verdurine a julienne e insalatina, e la specialità della casa, il vitello tonnato, tipico piemontese. Accompagno con un bicchiere di dolcetto e termino con un semifreddo di mandorle con sale e marmellata di mini-susine scure di stagione (le ramarin). Il conto totale è di 44€, il personale cordiale e il servizio efficiente e veloce. Possiamo concludere che a Torino si mangia bene!
La mattina dopo facciamo colazione da Eataly Torino, la peggiore delle tre, e ci lanciamo in una bella passeggiata dietro il Palazzo Reale superando il Duomo di Torino con la Cappella della Sacra Sindone per arrivare alle Torri Palatine. Torniamo su via Po che percorriamo tutta sino ad arrivare a piazza Statuto dove sostiamo per una pausa pranzo (un bel toast). Torniamo verso piazza Castello, riprendiamo i bagagli e torniamo a Firenze dopo tre giornate ricche e intense trascorse nella città in cui ho studiato all’Università e che Francesco ancora non conosceva. Arrivederci, Torino! Abbiamo ancora tanti musei (dell’Automobile, del Caffè) e attrazioni (lo Stadio della Juventus!) da vedere … la prossima volta! E naturalmente acquisterò i biglietti/pacchetti in anticipo su Musement (qui Torino), per saltare la cosa e fruire di servizi speciali.
Informazioni pratiche
Il Caffè storico Baratti & Milano è in piazza Castello, 27 nel centro storico di Torino pronto ad ospitarti come un secolo e mezzo fa tra specchi, ori e stucchi, serviti da camerieri in livrea e tanta, tanta bontà (prezzi adeguati al lusso che si respira nel locale).
Il Museo Egizio è in via Accademia delle Scienze, 6 a Torino. All’ingresso due imponenti sculture egiziane ti accolgono ma il palazzo, storico fuori, è stra-moderno e interattivo dentro. Una delle collezioni più estese e meglio presentate del mondo, secondo solo a quello del Cairo per numero di reperti, ha percorsi per adulti e per bambini.
Palazzo del Carretto è in via Giambattista Bogino, 16 nel centro di Torino. A metà strada tra la Stazione Porta Nuova e Piazza Castello, è perfetto per visitare Torino a piedi e vicina a Musei, Bar e Caffetterie, Mostre, Ristoranti. Consigliatissimo!
Il ristorante di cucina piemontese Le Vitel Etonné è in via S. Francesco da Paola, 4 a Torino. Prenotate perchè è frequentato da torinesi e turisti e d’estate bisogna pasteggiare in veranda. Agnolotti fatti in casa, ottima carne e vini rossi e uno speciale vitello tonnato (ovviamente) a prezzo moderato.