Continuo con i punti 5 e 6 del Decalogo del genitore montessoriano su cui si basano le scuole ispirate a Maria Montessori in cui non esisto nè voti nè verifiche.
Incoraggiare invece di premiare
Lodate le azioni del bambino (non il bambino in sè), evitando di dirgli “Quanto sei bravo! Quanto sei intelligente!” perchè otterremmo l’effetto opposto di quello desiderato. Occorre, invece, lodare il suo operato con frasi del tipo: “Come hai scritto bene questa frase! Come sei stato gentile con il tuo amico!” enfatizzando il comportamento positivo del bambino, non la sua essenza.
Mettiamoci nei suoi panni: non ci sentiremmo un po’ sciocche se qualcuno che amiamo ci lodasse nello stesso modo in cui lodiamo il nostro bimbo? Se abbiamo passato la mattinata a cucinare il suo piatto preferito, preferiremmo sentirci dire: “Mamma come sei brava!” oppure “Mamma che buon pranzetto hai preparato oggi!”?
Ecco perchè nelle scuole Montessori non esistono voti o verifiche: il bambino non deve essere incalanato in giudizi rigidi o lavorare per ottenere il riconoscimento (delle maestre oppure il nostro). Il bambino deve essere interiormente soddisfatto per quello che fa e per come lo fa.
Proporre delle scelte
Il nostro bambino deve poter scegliere le piccole cose che lo riguardano: cosa mangiare per merenda (frutta o yogurt?), che maglietta indossare, a quale sport iscriversi, ecc. In questo modo lo accompagneremo nel difficile compito di prendere una decisione sentendosi parte delle scelte che lo riguardano invece di subirle.
Ogni piccola scelta quotidiana diventa una palestra di vita che lo aiuterà a diventare un adulto libero, capace di scegliere secondo determinati criteri senza seguire i propri istinti. Ogni piccola scelta quotidiana diventa una palestra di vita.