“Vi sono nell’individuo esigenze intime, per le quali mentre egli si abbandona ad un lavoro misterioso, si richiede la completa solitudine, la separazione da tutto e da tutti. Nessuno può aiutarci a raggiungere quest’intimo isolamento che ci rende accessibile il nostro mondo più celato, più profondo, tanto misterioso, quanto ricco e pieno. Se altri ci si immischia, interrompe e perciò distrugge. Questo raccoglimento che si ottiene liberandosi dal mondo esterno, deve provenire dalla nostra stessa anima, e ciò che è intorno a noi non può influire in nessun modo fuorché con l’ordine e con la pace.” da questa citazione tratta da “Il segreto dell’infanzia” emerge il quarto punto del decalogo del genitore montessoriano: “Non interrompete i suoi momenti di concentrazione“
Quello che ci appare come un gioco o un passatempo è un vero e proprio lavoro per il nostro bambino: sta lavorando per costruire la sua identità! Dobbiamo lasciarlo in pace nella sua occupazione, senza interromperlo con commenti o incoraggiamenti che spezzerebbero il filo magico della sua concentrazione. Dobbiamo lasciargli finire quello in cui è impegnato e, se è proprio necessario interromperlo, bisogna spiegargli perbene la ragione e avvisarlo per tempo. Neanche a noi piace essere interrotti a metà di un lavoro importante e sappiamo che riprendere un lavoro lasciato a metà costa fatica…
La capacità di concentrazione fa parte dell’intelligenza e il bimbo deve apprenderla col tempo. Se però ogni volta che si cimenta in attività che richiedono concentrazione viene distratto dalle nostre parole, non solo non riuscirà ad imparare, ma crederà che concentrarsi non è importante. Non diventiamo noi causa del disturbo di deficit dell’attenzione (tanto di moda oggigiorno)!