Sempre il famoso gruppo segreto di donne fiorentine mia ha portato a una nuova conoscenza: Martinaverde autrice del blog dal forte impatto fotografico LaMartinaVerde sottotitolo Veg Revolution. Un modo molto lontano dal mio che sono negata in cucina e, per di più, carnivora. Adesso che l’ho conosciuta online, ho l’opportunità di presentarmi di persona a MartinaVerde al Festival del cioccolato artigianale di Firenze dove sabato 10 marzo alle ore 12 in piazza Santissima Annunziata presenterà il dolce di cioccolata crudista di cui trovi il link alla ricetta più avanti.
Chi sei, Martinaverde, e di cosa parli nel tuo blog?
35 anni fa i miei genitori hanno scelto per me questo nome, Martinaverde. Per capire cosa questo colore significasse nella mia vita e per abitarlo ci ho messo un po’ di tempo. Il desiderio di sperimentare e condividere una rivoluzione vegetale in cucina, insieme a un alto tasso di golosità, mi ha portato nel giugno del 2014 ad aprire il blog LaMartinaVerde, che è e sarà il diario di bordo di un’avventura, alla ricerca di una alimentazione di pace con me stessa e con il mondo. Sono una completa autodidatta, il mio passato fatto di buste di surgelati non è poi così lontano… reinventare il piacere di cucinare e mangiare con ingredienti 100% vegetali mi ha preso per mano e condotta in un mondo dove piano piano si è fatta strada la consapevolezza dell’impronta ecologica che lasciamo, e quali siano gli accorgimenti e le riflessioni da mettere in atto per essere il più leggeri possibile, sia nello spirito che nella dispensa.
Quando ero bambina ho vissuto all’oscuro da Nutella e cibi confezionati per molti anni, c’era in casa una grande cultura e passione alimentare, una vera e propria tradizione che non aveva nessuna voglia di farsi contaminare dal cibo fast food: la nonna Marcella, andava nei campi vicino casa nel Chianti a cercare le erbe selvatiche, e usava i meravigliosi tegami di rame che le erano stati tramandati, la nonna Marta preparava invece squisiti manicaretti in stile cucina francese… ricordo ancora con l’emozione negli occhi il budino di semolino a cui dava fuoco dopo averlo cosparso di Calvados, e quelle fiamme azzurre, l’odore dello zucchero bruciato mi regalano una grande tenerezza. E mia mamma con la sua centrifuga negli anni ‘80, pioniera in famiglia dell’alimentazione sana e della deriva macrobiotica. Tutto questo legame di emozione con il cibo si è risvegliato in me, quando 8 otto anni fa mi sono trovata con in mano una lettera di licenziamento e un test di gravidanza positivo nell’altra, guidandomi con amore alla scoperta di nuove ricette e sperimentazioni, ma soprattutto di una rinascita.
Come nasce e su cosa si basa la tua alimentazione vegana?
Sette anni fa è nata la mia bambina, e la maternità mi ha portato a riflettere sull’essere madri in senso lato, ho sperimentato un profondo senso di sorellanza con tutte le madri, di ogni specie. Per questo ho deciso di non mangiare più la carne e i derivati animali. Era un cambiamento sostanziale nella mia alimentazione, e mi sono dovuta rimboccare le maniche per poter cucinare in un modo a dir poco sconosciuto per me, ma che soddisfacesse il mio appetito e la mia golosità. Nel mio blog condivido le ricette dei piatti che preparo, le riflessioni su tematiche ambientali, le recensioni dei locali dove amo mangiare.
La mia cucina è 100% vegetale, non uso nessun tipo di derivato animale. Sul blog condivido le ricette più golose che preparo, ricette in ogni modo sempre semplici e alla portata di tutti. Quando si pensa al cibo vegan viene in mente qualcosa di esotico o pieno di tofu o seitan, con i miei piatti invece io racconto uno stile di vita alimentare legato al territorio, alle tradizioni alimentari regionali e alla stagionalità. Per trovare piatti 100% vegetali in realtà basterebbe farci una chiacchierata con le nostre nonne, e rispolverare i ricettari di famiglia. Ho riscoperto la gioia di cucinare, l’inventiva e la creatività, mi sento coerente con i miei principi e nell’immediato il primo beneficio che riscontro intorno a me è… che ormai i pranzi e le cena di famiglia, quando siamo tutti insieme, li preparo io! E adoro coccolare le persone che amo prendendole per la gola.
Il menu vegano semplice proposto a Lifeblogger
Al mattino potresti fare una bella colazione con i pancake e un cappuccino casalingo e poi visto che ci sono gli ultimi freddi per pranzo ti proporrei di fare un buon piatto di pasta condito con il pesto cavolo nero.
Anche le zuppe sono il mio forte, le considero un cibo coccola, che scalda e abbraccia. La sera a cena potresti divertirti preparando il fint-ushi (nella foto in basso) e un dolce di cioccolata senza cottura (nella foto in basso), delizioso da preparare anche in piccole mono porzioni e decorato con frutti rossi. Tra l’altro questo dolce lo presenterò al Festival del cioccolato artigianale sabato 10 marzo mattina in piazza Santissima Annunziata a Firenze.
Sulla mia tavola non manca mai l’olio buono. I grassi buoni, a crudo, sono un ottimo alleato di salute e bellezza. E poi tanta verdura, sia cotta che cruda, legumi e cereali in chicco. Ho bandito farina 00 e zucchero bianco, e non torno indietro, da quando l’ho fatto non soffro più di quella terribile emicrania che mi ha tenuto affettuosamente e tenacemente compagnia per anni.
I locali preferiti di Firenze di Martinaverde
A Firenze ho tre punti di riferimento:
La LibreriaBrac (in via dei Vagellai, 18/R) e penso di non dover spiegare perché la amo, è il posto perfetto, dove mangiare, leggere, fare merenda, stare in compagnia degli amici…
Adesso ho anche una cotta per il Bistrot Santarosa (in Lungarno di Santarosa), sopratutto da quando c’è quella bellissima serra, mi sembra di essere all’estero. Io ci vado apposta per la buonissima zuppa di ceci e castagne ma vale la pena andare al Santarosa anche solo per un caffè, è un posto veramente bello e curato che ci regala il piacere di goderci l’oltrarno.
E poi la Trattoria Giapponese Hibiki in piazzale Donatello 4 R: il ramen veg è strepitoso e i ravioli sono buonissimi!
Come non citare anche La Raccolta in via Leopardi? Sono legata a quel posto anche per motivi sentimentali, e adoro andare a fare la spesa dello sfuso, colazione, o un pranzo veloce…
Cosa pensi del gruppo Facebook dove ci siamo conosciute?
Penso che sia una bella piattaforma, una sorta di piazza virtuale democratica dove potersi incontrare, portando ognuna la propria esperienza e competenza. Una rete di scambio e sostegno al femminile, così prezioso e utile. Le donne sono le radici della società, e una società dove le donne sono libere di esprimersi, lavorare, agire, creare valore, è una società sana e vitale. Nel nostro piccolo in fondo stiamo contribuendo a questo.
Grazie Martina e sicuramente passeremo a salutarti di persona al Festival del Cioccolato. Grazie per i preziosi consigli di alimentazione e, soprattutto, di averci raccontato la tua storia di vita e di passioni trasformate in lavoro. Alla prossima intervista!