Malaga non è solo il triste scalo Ryanair per la Costa del Sol, come un tempo, ma una vivace città piena di studenti universitari, tanti nuovi musei da visitare, un modernissimo lungomare per una lunga passeggiata sino al faro e tapas di tutti i tipi da degustare con birra locale ghiacciata. A mio parere manca l’attenzione al cliente che si esprime con un’offerta commerciale e gastronomica adeguata.
Malaga arrivo con Ryanair, alloggio a Soho e cena da El Pimpi
La mia nipotina Paoletta sta frequentando un semestre universitario a Malaga in Andalusia con una borsa di studio Erasmus (ha iniziato a settembre e a fine febbraio tornerà in Italia). Abbiamo deciso di andarla a trovare a gennaio, passando tre giornate nell’interessante città in cui è ospite, Malaga, di cui si parla un gran bene. Abbiamo prenotato un paio di mesi fa il volo Ryanair da Bologna (215 euro in tre andata e ritorno) con parcheggio all’aeroporto di Bologna. Ho visto un po’ di alberghi ma leggendo le recensioni mi sono resa conto che le camere piccole e la colazione a parte (15 euro al giorno a persona) rendono conveniente prenotare un appartamento, scelto su Booking in centro (290 euro per tre notti). Holidays2Malaga ci ha comunicato solo il giorno prima, su mio sollecito, l’indirizzo esatto, calle Cordaba nel quartiere di Soho, via centrale comoda per i nostri giri.
Andiamo a prendere Franci da scuola e partiamo alla volta di Bologna con volo previsto alle 16.35 e arrivo a Malaga in perfetto orario. All’aeroporto prendiamo la metro (biglietto IDA dal costo di 1,20€ a persona) e scendiamo dopo un quarto d’ora alla fermata Malaga Centro Alameda, dove ci aspetta Paola che ci accompagna all’appartamento (con sosta al supermercato per acquistare il necessario per la colazione: biscotti, tè, succo). Il referente di Holidays2Malaga ci raggiunge in una decina di minuti e ci dà chiavi e istruzioni. Risolviamo il problema dell’apertura del divano-letto di Franci e usciamo per raggiungere il bel locale scelto da Paola per la nostra prima cena malaguena. La gradevole passeggiata nel centro di Malaga by night inizia da Calle Larios, la via centrale dello shopping, passa dalla deliziosa piazzetta Obisquo col palazzo Episcopale e l’entrata principale dell’immensa Cattedrale e arriva sino alle rovine del Teatro Romano sottostante l’Alcazaba. Qui c’è il famoso ristorante tipico El Pimpi che, però, nella versione tradizionale al pianoterra è tutto pieno e veniamo dirottati sulla modernissima terrazza tonda affacciata sui ruderi romani tutta vetrate e legno. Il menu è il medesimo menu e il personale gentile (e lento, perchè in Spagna la fretta è proibita). Ordiniamo alcuni piatti tipici della cucina locale: un misto di ottimi insaccati locali (jamon andaluso, salamino piccante, ecc.), fritto di calamari e di polipetti, polpette della nonna servite con ratatouille, coda di toro con purè di patate e salmone alla griglia con contorno accompagnati da una bottiglia di vino rosso locale (conto 90€ in totale, caro per la media di Malaga, ma corretto per qualità e servizio). Torniamo a casa a mezzanotte passata: Franci crolla sul suo divano-letto e noi dormiamo nella camera attigua.
Malaga contemporanea tra CAC e MAUS a Soho
Il secondo giorno lo dedichiamo ai compiti di Franci per uscire intorno alle 10.00 (tanto prima di quest’ora troveremmo tutto chiuso!). Passeggiamo per il quartiere di Soho ammirando gli stupendi murales in cima ai palazzi o per le strade e ci fermiamo a fare merenda nel simpatico bar Senor Lobo Cafè dove facciamo merenda. Io e Fabio assaggiamo il tipico pitufo, panino tostato con polpa di pomodoro fresco da condire con olio e sale mentre Franci opta per il tradizionale toast.
Ci dirigiamo verso il CAC Centro de Arte Contemporaneo de Malaga in Calle Alemania che ospita la mostra temporanea dell’artista, pittore e scultore, Mark Ryden, sua prima esposizione individuale in Europa. Che fortuna! Si tratta di un visionario e originale artista che ci ha incantati con le sue bambine fantastiche ricoperte di pezzi di carne o ingoiate dagli alberi (vedi post). La collezione permanente del Museo, invece, è composta da una serie di sculture, installazioni, dipinti e fotografie realizzate dal 1950 ad oggi da parte di numerosi artisti internazionali (Louise Bourgeois, Art & Language, Olafur Eliasson, Thomas Hirschhorn, Damian Hirst, Julian Opie, Thomas Ruff, Thomas Struth e un’installazione di Bill Viola che presto vedremo a Palazzo Strozzi a Firenze) e spagnoli, soprattutto andalusi (Victoria Civera, Juan Muñoz, José María Sicilia, Miquel Barceló, Santiago Sierra e Juan Uslé). Davvero interessante!
Malaga tradizionale Mercado de Atarazanas e Casa Lola
All’uscita ci soffermiamo a vedere i graffiti e murales lungo e sul ponte davanti al CAC e ci dirigiamo verso il Mercado de Atarazanas, che occupa il suolo degli ex-arsenali nazareni, dei quali conserva ancora la porta principale. Tanti i banchi ricchi di pesce freschissimo, tagliato a fette su richiesta, pesce azzurro, polipi, calamari, conchiglie e molluschi di tutti i tipi e le dimensioni, una vasta sezione di frutta e verdura coloratissima e, ancora, carni e formaggi con banchini di ottimi cibi pronti da comprare e mangiare al volo.
Mentre ci aggiriamo per i vicoli del centro, ci raggiunge Paola che ci porta a mangiare in un posto notevole: Casa Lola, un celebre tapas bar dal servizio efficiente e cibo ottimo nel suo genere. Ordiniamo alcuni tapas con uova di quaglia, prosciutto andaluso, ecc. e dei paninetti detti pinchos mentre Paola ordina un piatto tipico chiamato ‘porra antequerana’ con dentro di tutto di più dal prosciutto all’uovo al tonno e le patatas bravas servite con salsa piccante. A Franci piace il tonno fresco servito con cipolla mentre non gradisce nè le tapas nè le polpette che qui sono fatte con interno molle besciamelloso e meno sostanza (le avevamo prese al pesce e alla carne). Ogni assaggio costa dai 2,5 ai 3€ ed è accompagnato come al solito dalla leggera e fresca birra locale.
Museo del pittore locale Revello de Toro
Passiamo dal baretto con ostello shabby chic Dulces Dreams, in plaza de los Martires, accanto all’elegantissima hammam orientale (se siete giovani, vi consiglio di prenotare qui, nel centro della movida malaguena ma con la possibilità di lavorare con wifi gratuito in un posto accogliente) per fare qualcosa di diverso per Paola: entriamo a visitare il Museo del pittore Revello de Toro (biglietto 2,5 € ad adulto compresa l’audioguida). Molto interessante la casa studio del XVII recuperata interamente del pittore Pedro de Mena che ospita l’esposizione permanente delle opere del ritrattista e pittore figurativo Félix Revello de Toro, originario di Malaga. Oltre cento dipinti ad olio, bozzetti e disegni della sua collezione, ritratti che interpretano la figura femminile, della moglie, delle figlie e delle sue modelle predilette, con una grande eleganza seduttiva.
Muelle 2 e Muelle 1 sino al Farola
All’uscita ci dirigiamo verso il lungomare iniziando dal centro della città e arrivando sino al Muelle 1, recentemente recuperato e pieno zeppo di negozi, bar, ristoranti persino troppo moderni (e per questo freddini e anonimi). Mi piace il logo Muelle 1 che hanno creato per dare un’identità a questa zona che, immagino, fosse abbandonata e degradata prima del restauro. Malaga è anche il suo porto con oltre 700.000 passeggeri che arrivano con oltre 220 diverse linee marittime e il recupero del molo era necessario ma, forse, è andato un po’ al di là creando un luogo freddo e futuristico. Mi piace molto di più il Muelle 2 detto il ‘Palmeral de las Sorpresas’ dai locali, grandi e bambini, che lo affollano per i propri giardini e le tante attività che offre (tra cui il Museo Alborania della flora e fauna marina) con una volta bianca, elegante, sinuosa che ci accompagna per tutta la passeggiata. Dove il Muelle Dos finisce ci sono dei loft con mostre di artisti, esposizione e vendita di prodotti di artigiani locali, spazio per workshop ed eventi, un rilassante bar La Huca dell’Artista in cui sostiamo per giocare a scacchi in attesa che Fabio finisca la sua call. Il Centro Pompidou Malaga, unica succursale del famoso centro culturale francese, interpretazione artistica dei colorati container tipici dei porti, segna l’inizio del Muelle Uno inaugurato nel 2011. Passeggiamo sino al semplice e caratteristico faro di Malaga, La Farola, arriviamo sino alla spiaggia cittadina e risaliamo passando da una delle tante palestre a cielo aperto disponibili per i cittadini.
Stanchi per la lunga visita di Malaga, torniamo nel nostro appartamento osservando altri murales che ci erano sfuggiti nel quartiere di Soho. Mi sarebbe piaciuto avere una mappa e maggiori informazioni sugli artisti coinvolti nel progetto MAUS (Malaga Arte Urbano Soho) ma non sono riuscita e reperirle e il sito web non aiuta… L’appuntamento per cena con Paola è nell’hamburgeria accanto all’osteria La Marchanas in calle Mosquera. Io ordino alette piccanti di pollo mentre a Franci ordiniamo un hamburger senza panino e condimenti che, tanto per cambiare, non gradisce (ma la carne è davvero tenera e saporita) servite con le immancabili birre ghiacciate locali.
Informazioni pratiche:
Volo Ryanair Bologna – Malaga – Bologna (215 € A/R in tre) partenza giovedì alle 16.35 con arrivo alle 19.15 e ritorno alle 19.55 con arrivo alle 22.30 con parcheggio per 4 giorni all’aeroporto di Bologna (37 €)
Appartamento Holidays2Malaga in Córdaba street 8 nel quartiere di Soho (fermata Metro Malaga Centro Alameda che raggiungiamo dall’aeroporto di Malaga – biglietto 1,20 € a persona) prenotato tramite Booking (290 € per tre notti)
La Taverna El Pimpi è in Calle Granada, 62 a Málaga di fronte al Teatro Romano e l’Alcazaba. Siamo stati nella terrazza con vetrata a vista sul Teatro Romano, modernissimo col medesimo menu del Pimpi tipico. Abbiamo speso 90€ compresa una bottiglia di vino andaluso.
Senor Lobo Cafè in calle Somera, 10 nel Barrio de las Artes a Soho nel centro di Málaga. Merenda con due caffè, un pitufo con pomodoro e un toast a meno di 5€.
CAC Centro de Arte Contemporaneo de Malaga è in calle Alemania a Soho Malaga e l’ingresso è gratuito. Oltre alla collezione permanente con sculture, installazioni, opere di artisti contemporanei ci sono mostre temporanee come quella meravigliosa dell’artista Mark Ryden da noi visionata.
Il caratteristico tapas bar dell’ottimo pranzo è il famoso Casa Lola è in calle Granada, 46 nel centro di Málaga
Museo Revello de Toro nella Casa di Pedro de Mena è in pieno centro storico di Malaga in calle Afligidos, 5 biglietto 2,5€ a persona con audioguida, gratis per i bambini.
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