Al Museo Novecento di Firenze sarà esposta per la prima volta un’importante opera di street art, grazie alla collaborazione con la galleria specializzata Street Levels Gallery (vedi in fondo). L’opera è “Different Might be Everything” che l’artista fiorentino di adozione Kraita317 (bio in fondo), ha pensato e realizzato appositamente per il Museo Novecento di Firenze. Si tratta di un lavoro unico che si sviluppa a partire dalla realizzazione con luci al neon del 1988 di Maurizio Nannucci, Everything Might Be Different, esposta nel chiostro dello stesso museo fiorentino. Un’inversione terminologica che crea un complesso ribaltamento semantico, grazie al quale l’artista vuole dare forza a una forma d’arte viva e prorompente, ma spesso ancora poco valorizzata: la Street Art.
“Diverso potrebbe essere tutto” evoca la volontà di riconoscimento di questa forma d’arte che si sviluppa in ambito urbano, e che in strada prende vita e vigore raccontando contaminazioni e stimoli sempre diversi. Con l’opera di Kraita317 la strada stessa entra all’interno del Museo attraverso enormi pannellature che attraversano le pareti del chiostro interno, per svilupparsi come un lungo racconto fatto di immagini cariche di intimità e riflessione. Si tratta di dialoghi introspettivi e personali che non necessitano dell’uso della parola, ma trovano la loro potenza in forme essenziali e nei colori primari che hanno la potenza di evocare sensazioni complesse e sentimenti profondi.
Le composizioni di Kraita317 trovano un supporto speciale nei relitti urbani, in particolare nei manifesti disseminati per le strade, dei quali l’artista utilizza la parte retrostante, il blue-back, come una tela su cui andare a stendere il colore. Anche in Different Might be Everything l’artista utilizza materiali di natura diversa per farne altro: ha infatti apposto sopra alle pannellature delle sezioni fatte da strati di manifesti che arrivano dalla strada. Materiali diversi si uniscono in una coesione che celebra lo scenario urbano dal quale provengono, e allo stesso tempo, donano nuove contaminazioni all’opera: a fare da legante è la stesura pittorica che racconta, narra e celebra la presenza di un’opera di street art in un contesto museale.
Informazioni pratiche
“Different Might be Everything” è l’opera di street art di Kraita317 curata da Sofia Bonacchi e Street Levels Gallery esposta dal 19 gennaio al 18 febbraio 2024 al Museo Novecento Firenze
Kraita317 (Brasov, 1996) si forma da autodidatta con la propria crew di writer, traducendo il linguaggio del proprio mondo interiore in chiave visiva. Il disegno astratto rappresenta l’unica sintesi comunicativa che è in grado di esemplificare la sua profonda introspezione. Kraita317 ha scelto con decisione il proprio nome d’arte, identico a quello anagrafico perché é la sua pratica artistica e la sua vita, asciugata fino all’essenziale, sono allo stesso modo identiche e inscindibili. Le domande che si pone nel quotidiano trovano ragione immediata nei presupposti della realtà che lo circonda e del suo bagaglio culturale. Dipingere significa indagare, fare ricerca, scavare a fondo; per l’artista, la conclusione di un’opera corrisponde spesso all’individuazione della risposta. Kraita317 sceglie sempre la strada e, dunque, le altre persone per condividere con i fruitori un pezzo della sua umanità. Passanti disattenti, frequentatori seriali delle aree periferiche, visitatori occasionali e cacciatori di Street Art sono i destinatari degli interrogativi e degli input riflessivi intrinsechi al suo lavoro.
Street Levels Gallery è una galleria internazionale di arte urbana con sede in via Palazzuolo a Firenze. Nata nel 2016 dall’incontro tra artisti e produttori culturali, la galleria si propone come un ambiente capace di indagare sui vari livelli di interazione dell’arte – tra strada, pubblico e spazio espositivo – interagendo con il tessuto urbano in uno scambio reciproco, in costante mutamento. Si tratta di una realtà interamente dedicata alla sperimentazione artistica, all’esposizione di opere, alla produzione di connessioni, trame umane e progettualità condivise. L’arte è il mezzo tramite il quale raccontare i percorsi e le espressioni artistiche nate in strada, supportandone l’esistenza, e, contemporaneamente, cercando di abbattere quei limiti narrativi e stereotipici esistenti tra lo spazio pubblico e quello privato, tra la strada e il luogo espositivo. La galleria collabora con comuni, festival, rassegne d’arte, musei, aziende, associazioni, collettivi, università, enti pubblici e privati, al fine di diffondere e promuovere il movimento dell’Arte Urbana in Italia e nel mondo.