Periodo difficile questo, sia per la psiche che per il corpo, fatto di lunghe giornate invernali trascorse in casa o uscendo rapidamente (quando si può) nelle nostre fredde e inquinate città. Rischiamo carenze di Vitamina D ma possiamo fare qualcosa per non risentirne…
Fonti naturali e alimentari di Vitamina D
La principale fonte di vitamina D è la luce solare. Infatti l’esposizione al sole, soprattutto durante i mesi estivi, favorisce dei meccanismi chimici nel nostro organismo che permettono di convertire il precursore della vitamina D in vitamina D3 o colecalciferolo, la forma attiva di questa vitamina.
Dal punto di vista alimentare, troviamo la vitamina D in alcuni pesci (tonno, sgombro, salmone, pesce spada, halibut), nell’olio di fegato di merluzzo, nel fegato, tuorlo d’uovo, alcuni tipi di funghi (come chiodini, porcini, finferli), burro, latte e derivati, ed in quantità irrisorie nelle verdure a foglia verde, come bietole, cicorie, broccoli, cavolo nero.
Miglior periodo per fare scorta di vitamina D: estate, infatti durante questa stagione è come se si creasse una riserva di vitamina D che può durare anche per tutto l’inverno, però dipende da tanti fattori come la posizione geografica in cui si vive o l’età. Infatti le popolazioni nordiche soffrono maggiormente di carenza. In inverno l’esposizione al sole non è facile causa freddo/vestiti pesanti, per cui si può ricorrere, se necessario (analisi ematiche) all’integrazione.
Età? Tutte. Quelle a maggior “rischio” sono menopausa e anziani che meno si espongono alla luce solare, oppure persone con osteoporosi o con pregresse fratture. Non bisogna però abusarne perchè la vitamina D si può accumulare nell’organismo e così come la carenza non va neanche bene l’ipervitaminosi. (grazie alla biologa nutrizionista Emilia Frigiola per questi contenuti)
Un ottimo integratore vegano di Vitamina D
Per sopperire alla mancanza di sole, ho provato Decon D gocce, integratore IP Farma, integratore alimentare di Vitamina D3 e Vitamina E in gocce, realizzato con ingredienti vegetali quindi adatto a vegani (olio di semi di girasole, vitamina E, lichene islandico, olio di tallo, vitamina D3 con un gradevole aroma di limone e arancia. Molto diverso sia nella composizione che nel sapore dal vecchio olio di fegato di merluzzo (animale e… puzzolente), il ricostituente dei nostri nonni.
La dose consigliata è di 5 gocce per ragazzini in crescita, 10 gocce per donne in menopausa (per altre dosi chiedere al farmacista o al medico) tutti i giorni a differenza degli altri integratori di vitamina D che prevedono una sola dose mensile non totalmente assimilabile (essendo liposolubile si accumula nel fegato dunque bisogna fare attenzione). La Vitamina D3 è presente nelle uova, nel pesce e in altri alimenti, ma in piccolissime quantità ecco perchè l’integrazione, in determinati periodi dell’anno, si rende necessaria. Io lo assumo a colazione contando le gocce su un biscottino leggero (un Pavesino, per esempio).
Recenti studi, tra l’altro, stanno scoprendo le proprietà della Vitamina D3 per il rafforzamento delle difese immunitarie e contro l’ossidazione delle cellule. Ecco perchè è adatto anche a ragazzini in fase di crescita che, magari, non assumono tanto latte, donne in menopausa per prevenire problemi di osteoporosi. Aiuta anche in caso di malattie della pelle (psoriasi, acne, ecc.) e allergie o difficoltà respiratorie (asma, spasmi).
Altro vantaggio: l’integratore vitaminico Decon D di IP Farma, col comodo contagocce nella confezione, si può acquistare non solo in farmacia (senza bisogno di prescrizione medica) ma anche online con un click da Amazon per riceverlo a casa il giorno dopo, gratuitamente se sei abbonato ad Amazon Prime, e in totale sicurezza. Vai al link per ordinarlo!