Il giorno viaggio in Grecia sta volgendo al termine. Le Meteore sono state una tappa affascinante nel nostro viaggio, una divagazione rispetto alla Grecia classica fatta dei siti archeologici (tutti interessanti, per carità). Ma ci restano gli ultimi scampoli della capitale Atene, prima di tornare in Italia.
Sabato 22 giugno – Quartiere Psirri ad Atene
Arriviamo ad Atene prima di pranzo e, tramite locker, entriamo nel nostro appartamento all’interno del Mercato Municipale Centrale della città, davanti a banchi di frutta e verdura pazzesca (a prezzi bassissimi). Lasciamo i bagagli e andiamo ad esplorare il nostro nuovo quartiere, Psirri, che ci mostra un altro aspetto della città, più giovane e vivace, di enormi decorazioni di street-artisti (soprattutto sulle pareti degli alti palazzi), ricco di ristorantini nascosti con lunghe code esterne, di locali stranissimi a tema (in questo quartiere si trova la sede di Impact Hub Atene).
Tra un reperto archeologico e una passeggiata nel centro, Francesco esprime il desiderio di visitare il Museo delle Illusioni e io lo accompagno. All’interno, scattiamo tante foto ganzissime ricche di trucchi ed effetti speciali (sarebbe bello portarci gli studenti, analizzando ogni illusione ottica dal punto di vista scientifico)! Per cena, ci fermiamo a mangiare un trancio di pizza da Crust, un locale molto rock che vende anche merchandising originale, e poi passeggiamo per il centro fino ad arrivare all’incasinatissima piazza Monastiraki.
Domenica 23 giugno – Panathinaiko e Ceramicos
Entro mezzogiorno dobbiamo riconsegnare l’auto a noleggio, perciò torniamo nel nostro vecchio quartiere e poi, a piedi, arriviamo prima allo Zappiò e al Giardino Nazionale, due giardini uniti dallo Zappion, edificio costruito per esposizioni e ora utilizzato per incontri politici. Il Giardino Nazionale è molto affascinante e contiene oltre 500 specie di piante e un Museo Botanico all’interno in una palazzina neoclassica. In realtà noi siamo diretti allo Stadio Panathinaiko, realizzato in marmo bianco, con annesso un piccolo Museo delle Olimpiadi. Questo stadio è stato fortemente voluto dal barone Pierre de Coubertin per riprendere le Olimpiadi del 1896 e segue il modello di quello costruito da Licurgo nel 330 a.C.. Fu poi usato per le grandi manifestazioni propagandistiche del regime dei colonnelli per ospitare nuovamente le Olimpiadi nel 2004 (ricordiamo l’arrivo del maratoneta Stefano Baldini medaglia d’oro!).
Assistiamo al cambio della guardia davanti al Parlamento Greco (non invidiando il corpo speciale dell’esercito ellenico che deve indossare una complessa e complessa uniforme, con l’afa che c’è). Dopo un po’ di shopping, arriviamo alla Necropoli del Ceramico che visitiamo insieme al suo Museo. Ci sono tombe e stele in mezzo agli alberi in un tranquillo avvallamento (che fa intuire la presenza di un tempo dell’acqua), le mura di ingresso all’antica città tra chiese bizantine. Si tratta di un sito meno noto e visitato ma molto affascinante per la sua stratificazione di reperti di epoche diverse.
Dopo un po’ di relax in appartamento, usciamo per cena. Fra vuole di nuovo i tranci di pizza da Crust e, nel locale affianco, assistiamo a un concerto live mentre Francesco mangia. Io e Fabio optiamo per un ricco kebab che avevamo adocchiato la sera prima in piazza Monastiraki. Questo quartiere di Atene ci mostra un’intensa vita notturna che apprezziamo nonostante il caldo e la stanchezza.
Lunedì 24 giugno – Lycabettos e Kolonaki
E’ la nostra ultima giornata ad Atene e decidiamo di salire sul Colle del Lycabettos, il punto più alto della città, per ammirarla tutta intera. Passiamo dal quartiere bene di Kolonaki, il quartiere ricco-borghese di Atene con studi internazionali, boutique ricercate, condomini curati e, a metà strada, prendiamo la funicolare che ci porta in cima. Lì saliamo sino alla piccola Cappella ortodossa di San Giorgio, protettore della Grecia, e godiamo di una vista straordinaria di Atene fino all’Egeo.
Purtroppo il Museo di Arte Cicladica è chiuso, perciò decidiamo di passeggiare ancora per il centro e, dopo l’ultima insalata greca (ci mancherai!) ci dirigiamo verso l’aeroporto per tornare in Italia. Per fortuna l’appartamento non aveva prenotazioni perciò il proprietario ci ha dato la possibilità di farci un’ultima doccia prima di lasciarlo. Arrivederci, Grecia! Siamo stati bene e torneremo presto!