Uno splendido picnic alla Fattoria Betti

Che bello lavorare nel food & wine quando arrivano inviti come quello ricevuto da Claudia di Perle & Perlage per una visita alla Fattoria Betti con la mostra in corso dello streetartist fiorentino LDB (le mie stesse iniziali 🙂 seguita da un piacevolissimo dejeuner sur l’herbe insieme ad altri blogger e influencer toscani. Un sabato settembrino che prelude alla prossima vendemmia in una località poco nota di produzione di Chianti Montalbano che abbiamo scoperto grazie alla splendida giornata trascorsa tra cibo, vino e chiacchiere.

La Fattoria Betti e il vigneto

La giornata inizia con un giro del Vigneto e della Cantina, di proprietà dei fratelli Guido e Gherardo Betti, ubicata a Quarrata, un piccolo paese della provincia di Pistoia in Toscana, noto per la produzione del vino Chianti Montalbano DOCG. I due fratelli hanno ruoli complementari: Guido gestisce le vendite in Italia e all’estero (il vino della Fattoria Betti è distribuito in Belgio, Olanda, Corea del Sud, Cina, Taiwan, Russia, Singapore, Malaysia) mentre Gherardo è l’esperto enologo che ci conduce al limitare delle vigne e in cantina.

Si tratta probabilmente dell’unica struttura in stile liberty costruita in Italia come cantina: l’edificio è datato 1903 e in passato era il luogo dove le fattorie vicine portavano le uve per la vinificazione. La produzione totale è attualmente di 60.000 bottiglie, ma attualmente sono in corso dei nuovi impianti e in futuro la produzione totale potrà raggiungere
120.000-130.000 bottiglie. Il sistema di allevamento delle viti è il cordone speronato, tipico in Toscana, mentre per le uve Trebbiano si usa il guyot: l’esposizione è a Nord, il clima è tipico della Toscana caratterizzato da un maggior freddo con una spiccata escursione termica giornaliera e il sottosuolo è caratterizzato dalla presenza di rocce rosse.

Gherardo ci dice che quella in corso è stata un’annata strana, con un maggio freddo e piovoso mentre da giugno non ha più piovuto (il terreno argilloso, per fortuna, trattiene l’acqua). Per questo motivo la maturazione dell’uva è in ritardo ma i vitigni di Sangiovese (con piante del 2002) sono quasi pronti per la vendemmia. Adesso la cantina è usata per produrre olio e vino propri in una zona che, per la confindante Villa Medicea, è patrimonio UNESCO. Il terreno comprende 26 ettari di vigneto e 4  di uliveto. Davati ai filari di Merlot (del 2001), Gherardo ci spiega che la raccolta è meccanica (si attingono solo le uve mature: quelle acerbe rimangono sui rami così come quelle troppo mature).  Passando in cantina osserviamo botti di tutti i tipi (anche nella vinificazione si va a mode): in legno (con spiccati sentori ma difficile da manutenere), in acciaio e anche in cemento (isolante). La cantina risale ai primi del ‘900 ma è stata rifatta nel 2001 e sono ancora in corso lavori per migliorare l’area delle degustazioni e per ospitare al meglio le opere di artisti contemporanei di cui i fratelli Betti amano circondarsi. A settembre erano esposte le opere dello stencil artist LDB, iniziativa inserita nel più generale progetto della proprietà, iniziato nel 2017, di creare un vero e proprio parco artistico intorno e dentro alla cantina convogliandovi opere importanti da tutto il mondo.

Fattoria Betti vigneto e cantina
Dietro il vigneto, spunta la cantina della Fattoria Betti a Quarrata
Catering Fattoria Betti dejeuner sur l'herbe
Uno degli splendidi barattolini del picnic alla Fattoria Betti (catering The Dinner)

Il dejeuner sur l’herbe

Abbiamo detto ‘degustazione’? Iniziamo con fettunta con olio extravergine d’oliva della casa e stappando il primo vino, bianco, perfetto per l’aperitivo nell’ampio salone con grandi finestre vista vigneti. Dopo ci spostiamo sull’erba dove sono stati già allestiti i pallet col pane e, stesi su un magnifico telo damascato, ci vengono consegnati, uno per tavolo, i classici cestini in vimini da picnic con dentro tutto il necessario per un sofisticato dejeuner sur l’herbe, accompagnato da alcuni dei migliori vini della Fattoria Betti.

L’eccellente catering è curato da The Dinner, Your Kitchen’s Team e prevede tanti sfiziosi barattolini che hanno composto un originale menu a base di pesce con rielaborazioni di piatti tipici o la proposta di pietanze esotiche, tutte preparazioni sfiziose da assaporare. Posto d’onore l’ha avuto il vino della Fattoria Betti da quelli più delicati, quali il Caprone  per accompagnare i delicatissimi gamberi, calamari e verdure di stagione in vasocottura e il Creme Caramel salato su bisque di crostacei. I vini più decisi, invece, come il rosso Montalbano, sono stati serviti con la Tartare di tonno fresco alla Saverio, i gamberi tandoori alla maniera indiana al salmone marinato a secco, la Caponata mediterranea e il ragù di cozze che abbiamo degustato sul pane, tipo crostino. Al termine, i biscottini al cioccolato bianco, al latte o fondente della pasticceria Mearini di Quarrata hanno completato il picnic deluxe che è proseguito nel salone principale dove è stato stappato il Chianti Montalbano Riserva. A casa abbiamo portato una piantina di un’erbetta locale utilizzata nelle pietanze degustate per cercare di ripetere a casa l’esperienza della Fattoria Betti.

Arte e vino alla Fattoria Betti in Toscana
Scultura di arte contemporanea alla Fattoria Betti di Quarrata
Vini Fattoria Betti Toscana
Alcuni dei vini prodotti nella cantina della Fattoria Betti a Quarrata

I vini della Fattoria Betti

La Fattoria Betti produce alcuni vini prettamente locali a partire da due bianchi di Toscana IGT, il “Creto de’ Betti” (Prima annata: 2005 / Bottiglie: 4.000 / Chardonnay 70%, Trebbiano Toscano 30%) il cui nome deriva da “creta” o argilla, la tipologia di suolo dove le uve crescono e il “Pagro de’ Betti” (Prima annata: 2012 / Bottiglie: 1.500 / Chardonnay 70%, Trebbiano Toscano 30%) il cui affinamento prevede almeno sei mesi in tonneaux e cinque mesi in bottiglia. Un altro vino fresco e perfetto come aperitivo è il rosè di Toscana IGT “Caprone” (Prima vendemmia: 2016 / Bottiglie: 4.000 / Sangiovese 100%). La storia del nome è curiosa: la prima annata ufficiosa fu la 2015, quando il vino venne prodotto soltanto per un cliente estero che aveva una barba che lo faceva assomigliare a un maschio di capra (“Caprone” in italiano vuol dire “maschio della capra”) e il nome venne dato in suo onore che rimase anche quando iniziò la produzione regolare.

Passando ai Rossi di Toscana IGT la Fattoria Betti produce il “Prunideo” (Prima vendemia: 2003 / Bottiglia: 15.000 / Sangiovese 90%, Cabernet Sauvignon 10%), termine botanico usato per indicare i frutti con il nòcciolo, tipici dell’area dove la vigna è situata (ad esempio, ci sono molti olivi nei dintorni) e il “Semel” (Prima annata: 2009 / Bottiglie: 1.500 / Merlot 100%) che, in latino, significa “una sola volta” nella lingua latina. Questo vino venne prodotto per la prima volta
per puro caso, e il risultato fu così convincente che Guido e Gherardo decisero di inserirlo nella gamma. Fiori all’occhiello della produzione Betti sono il Chianti Montalbano DOCG (Prima annata: 2003 / Bottiglie: 20.000 / Sangiovede 90%, Canaiolo e Colorino 10%) e il Riserva (Prima annata: 2003 / Bottiglie: 5.000 / Sangiovese 90%, Canaiolo 8%, Cabernet
Sauvignon 2%). “Montalbano” è l’area del Chianti conosciuta per la mineralità conferita dalle rocce rosse, che presentano una particolare combinazione del sottosuolo. Per il “Riserva”, quello particolarmente elegante, l’imbottigliamento viene effettuato nel mese di Aprile, due anni dopo la vendemmia.

Informazioni pratiche

La Fattoria Betti è in via Boschetti e Campano 66 a Quarrata (PT). Qui il sito web: www.fattoriabetti.it e la fanpage della Fattoria, da contattare se si vuole fissare una degustazione con visita ai vigneti e assaggio dei vini e dell’olio di loro produzione.  Il negozio è aperto il venerdì dalle 15 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 12. 

Il catering The Dinner, Your Kitchen’s Team, è in grado di organizzare una cena, un aperitivo, un brunch, un piccolo evento, curando ogni dettagli dalla spesa all’allestimento del locale, dal servizio alla pulizia finale. Qui la fanpage

La pasticceria Mearini è in Via Montalbano, 65 a Quarrata (PT). Guidata dai fratelli Damiano Mearini, l’artista pasticcere del laboratorio, e Valerio, sommelier, che cura la comunicazione. I prodotti vanno dal croissant alla torta di matrimonio.  Qui la fanpage.