In Officina Giovani di Prato, la presentazione del volume
“Fallendo si impara” di Laura De Benedetto
Mercoledì 22 settembre al termine della pop-up school Response/Ability
organizzata da Codesign Toscana Laura De Benedetto e Iacopo Braca
presentano il volume “Fallendo si impara”
Evento a ingresso libero con iscrizione: https://bit.ly/FSIOGPrato21
Sarà Laura De Benedetto con la presentazione del suo “Fallendo si impara. Cosa insegnano le storie di fallimenti ed errori” ad animare il primo Doposcuola al termine del Day One di Response/Ability, la pop-up school organizzata da Codesign Toscana all’Officina Giovani di Prato dal 21 al 25 settembre (piazza dei Macelli 4), parte del progetto Residenze Creative, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Prato. Un’iniziativa, quella della pop-up school, destinata a giovani tra i 18 e i 29 anni interessati ad apprendere come utilizzare gli strumenti e i metodi della ricerca sociale applicata e del design thinking per rispondere alle più urgenti sfide socio-culturali contemporanee.
Ad affiancare la curatrice del volume alla presentazione, in programma mercoledì 22 settembre alle ore 18.30, ci sarà Iacopo Braca, coach, formatore e autore di una delle testimonianze raccolte nel volume nato dall’intuizione di Roberto Venturi della casa editrice Campi Magnetici, che dopo aver seguito alcune Fuckup Nights organizzate da Laura, le ha proposto di trasformare le storie di fallimento condivise sul palco dell’Impact Hub Firenze in un vero e proprio diario della sconfitta e della rinascita.
“La presentazione del libro ‘Fallendo si impara’ all’interno del palinsesto di Response/Ability – dichiarano i responsabili di Codesign Toscana – rispecchia la nostra volontà di trattare l’attitudine progettuale in maniera trasversale. Il libro di Laura raccoglie una serie di testimonianze che restituiscono un quadro reale di quello che può voler dire essere bricoleur (vedi Levi-Strauss) e progettisti del nostro quotidiano, quando la complessità e le contingenze stravolgono le condizioni in cui viviamo. Il mutamento è continuo, ora più che mai: interiorizzare la progettazione collaborativa significa esser pronti ad accogliere il cambiamento e trasformarlo in opportunità di ripartenza, formazione e valorizzazione delle competenze collettive, creazione di comunità progettanti”.
Una sfida che Laura De Benedetto accoglie in pieno, sottolineando quanto sia stimolante per lei “parlare di fallimenti a giovani coinvolti in percorsi formativi all’insegna del design thinking. La progettazione, sia pur definita nel dettaglio, è sempre soggetta a imprevisti e battute d’arresto che bisogna imparare a fronteggiare disegnando scenari diversi, che vanno dal più pessimistico al più ottimistico. L’obiettivo del mio intervento è proprio quello di insegnare a non aver paura di rischiare e ad apprendere dall’errore, contrariamente a quanto avviene nelle scuole tradizionali dove la formazione, spesso, viene finalizzata alla certificazione delle nozioni apprese tramite un voto”.
Un’idea condivisa da Iacopo Braca che sottolinea un aspetto particolare dell’esperienza formativa: “Ogni essere umano ha un ritmo, un tempo, che ne contraddistingue la crescita all’interno della società. Un ritmo individuale che quotidianamente si relaziona con quello degli altri. E anche il percorso scolastico è vissuto da ciascuno con un ritmo e uno sguardo personali. La scuola, così come il lavoro e la vita, hanno bisogno di tempo. Il tempo per capire come si fallisce, come si ricostruisce e come si continua a fallire per migliorarsi e migliorare la nostra società dedita alla narrazione dell’eccellenza”.
La presentazione è a ingresso gratuito, aperta anche ai non iscritti alla pop-up school, previa iscrizione al link: https://bit.ly/FSIOGPrato21
Se non hai mai fallito, vuol dire che non hai mai tentato nulla di nuovo
La community del libro su Instagram: www.instagram.com/fallendosimpara/
Shop della casa editrice: https://shop.campimagnetici.it/home/163-fallendo-si-impara.html
Shop su Amazon: https://amzn.to/3hg4H7e
Contatti stampa “Fallendo si impara” | anna d’amico | +39 347 8691998 | ad.damico@gmail.com
Laura De Benedetto (Taranto, 1967) dopo la laurea in Chimica all’Università di Torino e un’esperienza da ricercatrice all’Università di Potenza, si rende conto che la vita in laboratorio non fa per lei. Frequenta il master in Ingegneria per la gestione d’impresa al Politecnico di Milano e lavora nell’organizzazione di convegni per manager, nei financial services e nel ICT. Dal 2005 al 2014 di occupa di web marketing e community management per Dada SpA. Dal 2008 al 2013 è presidente dell’associazione di business networking ToscanaIN. Nel 2012 fonda la startup innovativa MakeTank 2016, selezionata da Wired Italia tra le 50 startup italiane più promettenti. Attualmente coordina il corso Ecommerce design & management da lei progettato per IED Firenze, e tiene corsi di web/social media marketing per università e agenzie formative. E’ mentor del Master Entrepreneurship della Bologna Business School e fa parte del Business Angels Network di Firenze. Nel 209 ha vinto il IV bando Murate Idea Park con la business idea CLAN Italia. Food e travel blogger per passione e con passione.
Campi Magnetici è una casa editrice nata alla fine del 2018, attenta a tutto ciò che è il prodotto del pensiero divergente, in ogni settore dell’attività e della creatività umana. Le collane si occupano, principalmente, di letteratura, temi sociali, crescita interiore, arte, manualistica divergente, medicina alternativa, satira, letteratura per bambini, sostenibilità. In particolare, molta attenzione è dedicata alla produzione giovanile, soprattutto in ambito letterario e artistico, per offrire uno strumento di valorizzazione delle nuove generazioni oltre la pratica social; la casa editrice promuove lo sviluppo del genere micro racconto, quale possibile aspetto di una ricerca letteraria contemporanea, e si occupa dei nuovi modelli culturali, quali possibile fonte per lo sviluppo delle varie discipline future.
Codesign Toscana (CdT) promuove l’innovazione attraverso l’applicazione di metodologie del design. Le attività di Codesign Toscana si sono sviluppate attorno a sfide progettuali principalmente mirate a immaginare futuri urbani resilienti e inclusivi. Gli esercizi di attivazione e coinvolgimento laboratoriale di CdT si sono estesi fino a toccare in maniera speculativa il concetto di assemblaggi socio-materiali intesi come architettura della realtà a noi circostante. Codesign Toscana si propone di favorire la creazione di comunità in continuo mutamento mantenendo vivi orizzonti progettuali, stimolando cioè la capacità e la responsabilità di essere attivamente coinvolti nell’ideazione di soluzioni creative.
[…] partecipare a una delle prossime presentazioni e scoprire quelle passate (qui a Prato insieme a Codesign Toscana e Iacopo […]