Cosa fare quando si ha la necessità di staccare la spina per un paio di giorni alla ricerca di una destinazione poco turistica dove rilassarsi in famiglia? Noi abbiamo deciso di andare a Dievole, una località nel Chianti che ci ispirava da tempo dove abbiamo prenotato una notte e una cena. E non ce ne siamo pentiti: Dievole è un’oasi di bellezza e tranquillità dove siamo stati coccolati in modo discreto. E dove abbiamo intenzione di tornare col bel tempo.
La storia di Dievole nel Chianti toscano
Il nome ‘Dievole’ deriva da “Dio vuole” e appare per la prima volta su un contratto redatto dal notaro Bellundo il 10 maggio del 1090 che stabilì nel prezzo di due capponi, tre pani e sei ‘denari lucchesi’ d’argento l’affitto annuale di una vigna nella valle divina, a Dievole, appunto. Ottocento anni dopo la Tenuta di Dievole, del valore di 361.632 Lire, diventa il dono di nozze del Conte Giulio Terrosi-Vagnoli alla sua futura sposa Ildegonda Camaiori, l’ultima nobildonna di Dievole che ci ha tramandato il Quaderno dei Saldi di Dievole, con tutti i nomi delle famiglie contadine di allora e quello del podere loro affidato. Molti discendenti di quelle famiglie sono ancora qui e dagli anni ’80 sono tornati a prendersi cura dei 16 vigneti di Dievole come 16 erano i poderi nei quali era divisa la proprietà.
Nel 2012 Dievole inizia a rinnovarsi puntando sull’identità più profonda del luogo. Un’evoluzione all’insegna del rispetto, nata dall’ascolto della terra con la qualità come filo conduttore che unisce le tre principali risorse di Dievole: i vigneti collinari che danno vita a vini freschi e intensi a base di Sangiovese, gli affascinanti ulivi e l’accoglienza nella Villa storica – Villa Dievole – un elegante resort di campagna dove è possibile vivere momenti indimenticabili. Questa una sintesi tratta dal sito di Dievole che sposo in pieno perchè l’ho vissuta sulla mia pelle. Siamo arrivati a Dievole nella serata dell’8 dicembre con un diluvio in corso ma già entrare nella nostra splendida camera deluxe ci ha istantaneamente fatto apprezzare i chilometri fatti. Ci siamo stesi sul lettone e ci siamo rilassati tra libri e televisione. E la vista era impagabile sui vigneti delle colline circostanti in pieno Chianti, una delle regioni che più ci invidiano al mondo!
La nostra esperienza nell’incanto di Dievole
Prima di arrivare a Dievole ci siamo fermati a Castellina in Chianti, dove abbiamo fatto un giro tra le chiese del caratteristico borgo toscano con alcune sculture di arte moderna piazzate tra i vicoli. La sera stessa siamo stati a cena a Dievole insieme ad altri ospiti della Villa e abbiamo potuto scegliere dal menu alla carta degustando i vini prodotti in loco (che ci sono talmente piaciuti da acquistarli per noi e per amici prima di ripartire per Firenze). Piatti tipici toscani presentati con grande attenzione, un servizio perfetto senza risultare affettato e tanta gentilezza anche nei confronti di nostro figlio Francesco (che si è comportato a modo). Un’ottima cena all’altezza delle aspettative da parte di tutta la famiglia! E le sorprese non sono terminate con la cena: dopo una notte di riposo nell’enorme letto matrimoniale dell’ampia camera deluxe, inserita in un contesto di assoluto silenzio in un panorama meraviglioso, nonostante il mal tempo, la mattina dopo ci ha atteso un buffet strepitoso per una colazione eccellente, con delicati petali di rosa tra il formaggio e le brioche, il salato e il dolce.
Cosa ci è piaciuto di più di Dievole? Tutto!
L’ampia e armoniosa camera con bagno, accogliente e splendidamente arredata con uno stile insieme caldo ed essenziale. Il servizio gentile senza essere invadente con informazioni sulla storia del luogo e abbinamenti cibo-vino speciale (dobbiamo provare anche l’olio extra-vergine di Dievole … la prossima volta!). La cura e l’attenzione per ogni dettaglio rendono il soggiorno a Villa Dievole indimenticabile, creando nella mente degli ospiti il disegno della più bella cartolina del Chianti possibile! (immagine in evidenza dalla fanpage Dievole)
I dintorni di Dievole tra sculture e biciclette
La mattina dopo seguendo il suggerimento di Alexandra, autrice del blog Arttrav (qui la sua intervista), siamo andati a visitare il Parco Sculture del Chianti (Chianti Sculpture Park). Si tratta dell’installazione permanente di opere di arte contemporanea, grandi sculture realizzate da diversi artisti di tutto il mondo in diversi materiali con diverse tecniche, poste all’interno di un parco naturale in cui perdersi ed immergersi. Il percorso tra natura e arte nasce nel 2004 da un’iniziativa da due appassionati d’arte, i coniugi Giadrossi, ed è molto suggestivo sia per gli adulti che per i bambini.
All’ingresso viene consegnato un foglietto con i dettagli di alcune sculture che devono essere identificate e Franci ha voluto fare due volte il percorso per andare a ritrovare le opere che gli erano sfuggite al primo giro. Sul sito web si legge che: “La caratteristica principale del Parco è l’ integrazione tra arte e natura. Ogni artista ha visitato il bosco ed ha quindi fatto una proposta specifica per il luogo scelto. Il connubio fra le sculture ed il bosco, i suoni, i colori e la luce è totale. Infatti, qui l’opera dell’uomo non tende a prevaricare la natura, ma ad integrarla ed esaltarla. Sono stati volutamente scelti artisti da tutti e cinque i continenti e molti materiali per dare al visitatore una veloce panoramica sulla varietà e importanza dell’arte contemporanea nel mondo di oggi.”. L’opera più divertente è stata il grande labirinto realizzato in piastrelle di vetroresina in cui io e Franci ci siano addentrati e fotografati più volte. Ma anche i blocchi sonori, le sculture in pietra simili al legno, l’arcobaleno di vetro colorato con tanti vetrini ai piedi, lo scheletro della nave immerso nel bosco e tante altre! Se vuoi leggere il post in inglese di Alexandra, lo trovi qui.
Dopo il parco abbiamo fatto tappa a Gaiole in Chianti dove avevamo appuntamento con una mia ex-studentessa pugliese del corso Ecommerce dello IED Firenze. Arrivati in anticipo abbiamo passeggiato nella piazza e strada principale del paese e siamo entrati in un negozietto di biciclette e tenute ciclistiche vintage. Da Gaiole in Chianti, infatti, parte ogni anno dal 1997 L’Eroica, una gara ciclistica diventata esempio di valorizzazione del patrimonio ambientale, stile di vita sostenibile che, guardando al passato, suggerisce il futuro. Che riscuote ogni anno sempre più successo a livello internazionale con oltre 7000 iscritti di tutto il mondo e 15000 persone che la prima domenica di ottobre rendono Gaiole in Chianti un luogo speciale. Siamo stati a pranzo in una Gastronomia limitrofa alla via centrale, su consiglio di una persona locale, e abbiamo mangiato zuppe e carni tipicamente toscane, serviti però da un pugliese verace trapiantato in Chianti per amore. Insomma noi pugliesi eravamo in maggioranza, come al solito, persino in Chianti 🙂
Informazioni pratiche
Dievole è in Località Dievole 6 a Castelnuovo Berardenga (Si). Posto perfetto per dormire, degustare e acquistare vini e olio, fare passeggiate e un tuffo in piscina, cenare, essere coccolati.
Il Parco Sculture del Chianti (biglietto 10euro per gli adulti) si trova in Località La Fornace 48/49 a Pievasciata (Si)