Dieta mediterranea, vegetariana o vegana: quale adottare

La nostra biologa nutrizionista Emilia Frigiola, conosce bene la Dieta Mediterranea, argomento della sua tesi. In questo post la confronta con la Dieta Vegetariana e con la Dieta Vegana, adesso molto di moda. Ma fanno veramente bene alla salute o ci privano di alcune preziose sostanze nutritive?

I principi della Dieta Mediterranea

Nel corso degli anni, numerosi studi scientifici hanno dimostrato che la Dieta Mediterranea può aiutare a prevenire le malattie metaboliche e dell’invecchiamento, grazie ad alimenti che hanno un notevole potere antiossidante; pertanto, nel 2010, è divenuta Patrimonio dell’UNESCO. Essa prevede il consumo degli alimenti del bacino mediterraneo con prevalenza di quelli vegetali, dunque frutta fresca e secca, verdura, legumi, cereali integrali, olio extravergine di oliva come condimento. Sono inclusi tutti gli alimenti ad alto contenuto proteico, cioè pesce, carni preferibilmente bianche, uova, latte e derivati, ed il consumo moderato di vino rosso durante i pasti principali.

Ricordo che il termine dieta indica in realtà uno stile di vita, pertanto alla base della nuova piramide alimentare della dieta mediterranea vi sono dei chiari messaggi di modifica delle proprie abitudini: vengono esortati l’attività fisica moderata e costante, la convivialità, intesa come momento di aggregazione e condivisione a tavola, l’acquisto di frutta e verdura di stagione e dei prodotti locali per conservare le tradizioni ed i sapori della propria terra.  Tuttavia molti di noi si cullano sul fatto che questa dieta sia obiettivamente “onnivora”, rendendola ricca di pasta e pane raffinati, zuccheri, grassi saturi dai formaggi e condimenti diversi dall’olio evo, eccessive proteine animali derivanti dalla carne, il tutto in porzioni esagerate nei piatti. Facciamo dunque attenzione a cogliere i veri principi di tale patrimonio dell’UNESCO, in modo da ritenerci sicuri di apportare benefici al nostro organismo.

La Diete Vegetariana e Vegana

La scelta di seguire un’alimentazione vegetariana o vegana si basa principalmente su motivi etici, per schierarsi contro l’allevamento, lo sfruttamento e l’abbattimento degli animali, ed ecologici, per ridurre l’impatto ambientale e gli sprechi.

  • Per dieta vegetariana si intende l’insieme di tutti quei protocolli dietetici che escludono la carne e, a seconda delle varie sottoclassi, possono essere esclusi anche il pesce, le uova e/o il latte.
  • La dieta vegana prevede la totale eliminazione dei cibi di origine animale e del miele, quindi è un’alimentazione che si basa sul consumo di prodotti vegetali, per questo risulta povera di colesterolo e può essere molto utile per prevenire l’aterosclerosi. Nel piatto di un vegano non mancano frutta fresca e secca, verdura, semi e germogli.

Eliminando completamente i cibi animali, però, si rischia di andare incontro a un minor apporto giornaliero di proteine, pertanto si consiglia il consumo di cereali con un buon apporto proteico quali grano saraceno, amaranto, avena, segale, kamut, quinoa (pseudocereale), oltre che di legumi, tofu, seitan e tempeh, come alternative vegane ai secondi piatti. Molto gustosi sono anche latte e yogurt di origine vegetale, dunque a base di soia, riso, mandorla, avena, cocco. Per evitare la carenza di vitamina B12, presente negli alimenti animali e fondamentale per la sintesi dei globuli rossi, ed eventualmente un minor apporto di vitamina D e di Ferro, spesso è necessario integrare questi micronutrienti con alimenti fortificati o integratori.

È importante non improvvisarsi nel fai da te per non incorrere in danni alla propria salute. Inoltre, il vero vegano sa che alcuni prodotti industriali che si spacciano per vegan contengono additivi e sostanze chimiche testate sugli animali, per cui è necessario saper riconoscere i prodotti realizzati con ingredienti al 100% di derivazione vegetale.