Il decalogo del Genitore Montessori 1

La mia amica Fiorella ha postato un link sulla sua bacheca Facebook e ho deciso, come reminder personale, di copiare ogni settimana uno dei principi del decalogo del Genitore Montessori. Sono punti molto semplici da esprimere a parole ma più complessi di quel che sembra da adottare in pratica.

Montessori1Punto 1 – Trattate il vostro bambino come un “piccolo adulto”

Abbiate verso il vostro bambino il medesimo atteggiamento di rispetto che avreste per un adulto che amate e stimate. Usate le formule di cortesia quando vi rivolgete a lui invece di dargli ordini; parlate con calma e senza urlare; abbiate pazienza e abbassatevi al suo livello quando gli parlate, in modo da guardarlo negli occhi e non dall’alto in basso.

Non parlare del bambino con altre persone in sua presenza, anche se credete che sia ancora troppo piccolo per capire.

Tutto ciò non significa abbandonare il proprio ruolo di genitore ed educatore, ma basare la relazione con vostro figlio sul rispetto reciproco: vostro figlio è una persona in sé, non una vostra proprietà.

Ebbene si, ogni tanto mi rendo conto che ci poniamo con superiorità sia fisica che verbale nei confronti di nostro figlio usando con lui dei modi e un tono che mai ci sogneremmo di usare con un nostro familiare o amico (anche se io, a dire il vero, esagero anche con familiari e amici adulti, a volte).

Tipo ieri sera mi sono accorta tardi che aveva gli occhiali tenuti insieme dallo scotch messo dalla maestra e mi sono imbestialita perchè non me l’ha detto alla fine di karate (era impegnato a invitare Cosimo a casa nostra). Potevamo già averli fatti riparare dall’ottico andandoci alle 17.00 che invece è chiuso sia alle 20.30 di sera, quando me ne sono accorta (o alle 8.00 di mattina prima di scuola, come ha proposto di fare lui). L’ho rimproverato aspramente anche stamattina perchè l’ho mandato a scuola ancora con gli occhiali con lo scotch (la maestra penserà che sono proprio una mamma degenere). Me ne rendo conto, ho esagerato (e poi gli ho chiesto scusa per le urla).

E a volte viene criticato aspramente il suo comportamento parlando come se non fosse lì ad ascoltare (ogni tanto la nonna lo fa), invece c’è e non è bello sentire certi argomenti (“è iperattivo”, “non si impegna”, “fa di testa sua”, ecc.).

Proposito montessoriano della settimana: voglio impegnarmi ogni giorno a trattare mio figlio col rispetto che riserverei a un adulto (che sembra poco ma è tanta roba…)