Dopo il giro di Trieste (leggi post) e la visita al Castello di Miramare (qui il post) ecco dove abbiamo mangiato a pranzo domenica. Venerdì sera siamo arrivati tardi a Trieste causa traffico in autostrada e abbiamo saltato la cena, sabato abbiamo fatto un pranzo veloce da SaluMare e la sera abbiamo apericenato ad Impact Hub con le lasagne della mamma di Alice e vinello. Per il pranzo della domenica agognavo il pesce e mi sarebbe piaciuto assaggiare l’impepata di cozze triestina (da tradizione assaggio sempre le cozze locali quando sono in giro per paragonarle a quelle della mia Taranto) ma il Villaggio del Pescatore – Pescaturismo di Duino con vetrate sul mare era tutto pieno (con i bus parcheggiati).
Con la guida Touring alla mano abbiamo prenotato alla trattoria di cucina carsolina tipica Sardoc nella frazione di Precenica a Duino – Aurisina che, fortuna vuole, presenta un menu degustazione speciale legato all’Expo dove è presente come ristorante sloveno (perchè non italiano è un mistero…). Francesco prende la cotoletta con patate, Fabio deve guidare e rimane leggero (per così dire…) scegliendo gnocchi al ragù e stinco di vitello con patate mentre io, dopo una prima indecisione, mi butto sul menu degustazione “Sapori del Carso” al prezzo fisso di 35€ compresi assaggi di vini abbinati. E non me ne pento! Ecco, ad uno ad uno, i piatti degustati iniziando dai due antipasti: cestino di matavilz (sarebbe la valeriana) con chips di sedano rapa e patate viola con baccalà mantecato e la tartara di manzo del carso su letto di finocchio crudo. Misurati, delicati, originali, gustosi serviti con un delicato vinello bianco frizzantino. Passiamo ai secondi: gnocchi speziati alla maggiorana di farina di kamut con salsiccia nostrana e vitovska (vitigno autoctono del carso che produce vino bianco) seguiti da ravioli integrali di porro con scaglie di jamar (formaggio delle grotte del carso), pepe lungo e timo. Un po’ troppo impregnati di burro fuso ma, soprattutto i primi che nell’impasto stesso presentavano la maggiorana, davvero deliziosi! Il locale è davvero strapieno: ci ospitano in un tavolo di fortuna che apparecchiano sul momento quindi attendiamo un po’ il secondo che, quando arriva, sparisce in pochi minuti: filetto d’anatra alla brace su purea di zucca e patate con pere gratinate. Il sapore deciso della carne d’anatra si sposa meravigliosamente col dolce della pera e della zucca. La crema carsolina tra due (non mille) foglie e frutti di bosco (che Fabio aveva assaggiato in forma di gelato il giorno prima) conclude in modo ottimale il mio pranzo che, nonostante il caffè finale, si produce in una pennica appena saliti in automobile. W la cucina carsolina! Il pesce sarà per la prossima volta 🙂
Attenzione: Sapori del Carso (Okusi Krasa) va avanti sino all’8 novembre in tanti ristoranti della zona con menu a prezzo fisso studiati ad hoc, degustazioni presso panifici, bar, pasticcerie, ecc. di prodotti tipici e anche escursioni e gite nella natura. Approfittatene!
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