Domenica abbiamo visitato il Chiostro e il Refettorio dietro Santa Maria Novella a Firenze, per la prima volta aperti al pubblico dopo il trasferimento della Scuola Marescialli dei Carabinieri nella nuova sede. Un’occasione straordinaria e gratuita per conoscere nuovi luoghi di importanza culturale e artistica, spiegati al pubblico dagli studenti del Liceo Gramsci
L’espansione del Museo Santa Maria Novella a Firenze
FAI (Fondo Ambiente Italiano) e Associazione Mus.e del Comune di Firenze ci hanno mandato l’invito al Santa Maria Novella Day domenica scorsa: una giornata di apertura straordinaria gratuita del Chiostro e del Refettorio prima occupati per quasi un secolo dalla Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri, trasferitasi da poco nella nuova sede di Castello. Il trasferimento ha liberato oltre 20.000 mq prima occupati dalla caserma Mameli, fra cui alcuni degli ambienti più significativi dell’antico convento domenicano, che verranno integrati in futuro nel percorso di visita del Complesso Monumentale di Santa Maria Novella. Un nuovo grande museo di cui faranno parte anche la Basilica, il Chiostrino dei Morti, il Chiostro Verde, il Cappellone degli Spagnoli, la Cappella degli Ubriachi e il Refettorio, il Chiostro Grande, la Cappella di Leone X o del Papa e gli antichi Dormitori conventuali.
E’ stato molto bello poter visitare per la prima volta luoghi ancora sconosciuti e inaccessibili ai visitatori che ci sono stati spiegati dagli spigliati studenti del Liceo Scientifico “Gramsci“, preparati a puntino dai volontari della Delegazione FAI di Firenze e dalle Guide dell’Associazione Mus.e di Firenze. Ci hanno raccontato la storia del Chiostro e i principali episodi della vita di San Domenico che ha fondato l’ordine domenicano, rappresentati negli affreschi del Cinquecento dipinti sulle pareti del Chiostro Grande.
Di origine trecentesca, il Chiostro Grande ha lunghi lati costituiti da 56 campate a tutto sesto con sessanta grandi lunette quasi tutte affrescate nel Cinquecento mentre i pilastri sono in pietra serena mentre gli archi sono dipinti a strisce bianche e nere, imitando i marmi policromi. Fu realizzato grazie alle generose donazioni delle principali famiglie fiorentine all’Ordine Domenicano (i cui stemmi sono presenti sui pilastri nel Chiostro stesso). Nel Settecento furono restaurate la lastricazione del Chiostro, le basi delle colonne, sistemato il prato, chiuso il pozzo centrale e completati con altri affreschi le lunette che ne erano prive. Purtroppo nel 1966 gli affreschi furono danneggiati dall’alluvione di Firenze e gradualmente restaurati. Qui su Wikipedia potete scorrere tutti gli affreschi dipinti con il nome dei loro autori.
Molto bello ed essenziale il maestoso Dormitorio dietro il lato settentrionale del Chiostro Grande costruito all’inizio del Trecento con tante snelle file di pilastri con capitelli tutti diversi tra loro e volte a crociera. Tenetevi pronti perchè nel periodo pre-natalizio sino all’Epifania questi spazi saranno di nuovo straordinariamente aperti al pubblico prima dei lavori che li renderanno finalmente parte integrante del Museo di Santa Maria Novella per tutti i fiorentini e i turisti interessati. Ingresso da Piazza della Stazione 6 a Firenze.