Vi segnalo la raccolta che Chille de la Balanza ha attivato per dar vita a Marco Cavallo, una statua equestre realizzata con la raccolta dei rifiuti in plastica del parco San Salvi trasformati in filamento per stampa 3D. Ho conosciuto l’iniziativa partecipando all’interessante passeggiata del 21 novembre, Giornata nazionale degli alberi, con la prestigiosa ‘guida’ Lorenzo De Luca, un agronomo che ci ho portato a conoscere il patrimonio botanico dell’ex-manicomio, importante polmone verde della città di Firenze. La Giornata nazionale degli alberi, istituita con una legge della Repubblica del febbraio 2013 ha l’obiettivo “di valorizzare l’importanza del patrimonio arboreo e di ricordare il ruolo fondamentale ricoperto da boschi e foreste”.
Siamo partiti dal viale di lecci in un parco che presenta circa 40 tipi diversi di piante. Il tronco di ogni albero ne racconta la storia e dimostra la sua resilienza: anche se all’esterno appare morto, all’interno ancora riesce a sprigionare la sua vitalità. Lo sappiamo benissimo e utilizziamo anche noi le talee, la capacità che hanno alcune piante di sdoppiarsi, ossia di far ricrescere l’intera pianta a partire da un ramo. Se un pezzo di corteccia si spezza, si può legare strettamente al tronco e si rimargina quindi l’albero è potenzialmente immortale. Come afferma Mancuso, le piante – di cui ancora non conosciamo che una minima parte – esistono da centinaia di milioni di anni prima dell’uomo e sicuramente sopravviveranno alla nostra estinzione perchè possiedono dei sofisticati ed efficaci meccanismi di difesa rispetto alle catastrofi naturali.
Siamo poi giunti allo spiazzo in cui troverà casa la statua di Marco Cavallo progettata da Edoardo Malagigi e realizzata da R3direct, in ottima compagnia, un cedro dalla forma bizzarra. Arriviamo al punto in cui è stata abbattuta una sequoia secolare i cui anelli ne rilevano l’età: circa 125 anni. Da qui, si vedono i rami dei pini marittimi scossi dal vento in modo che a noi sembra casuale ma che in realtà ha un suo sapiente equilibrio alla ricerca della luce per ottenere la massima luminosità (ecco perchè le chiome sono semisferiche).
Se vogliamo, la statua di Marco Cavallo è l’opposto della natura perchè viene realizzata raccogliendo e trasformando i rifiuti, oggetti morti. La statua è ispirata però a un vero cavallo, quello che portava i matti all’interno dell’ex-manicomio di San Salvi che domani diventerà simbolo di libertà artistica e rigeneratrice.
Proprio oggi avrà luogo la prima installazione della grande scultura in plastica riciclata creata all’Artista Edoardo Malagigi, giorno del 25.mo del superamento del manicomio fiorentino che darà il via a un percorso di creazione partecipata dei cittadini fiorentini. Saranno loro – con i rifiuti via via raccolti a partire proprio da martedì 21 novembre – ad addobbare Marco Cavallo sino al vernissage finale l’11 marzo del 2024, in occasione del giorno centenario della nascita di Franco Basaglia.
Il 13 dicembre 1998 l’ultimo “matto” uscì da San Salvi, città-manicomio di Firenze. Erano passati più di 20 anni dalla legge 180, meglio nota come legge Basaglia, che sancì la fine dei manicomi in Italia il 13 maggio 1978. Contemporaneamente l’ultimo direttore del manicomio, dottor Carmelo Pellicanò, chiese ai Chille de la balanza di dar vita ad un presidio culturale permanente. I Chille hanno messo a punto un lungo progetto che culminerà l’11 marzo 2024, giorno del centenario della nascita di Franco Basaglia, indiscutibile guida del movimento che chiuse in tutt’Italia gli ospedali psichiatrici. “Manicomio, addio!” è il titolo del progetto che vedrà incontri, spettacoli teatrali, presentazione di libri. Alle ore 21 prenderà vita la Festa ENTRARE FUORI/USCIRE DENTRO. Al centro, la consegna (parziale) del Marco Cavallo del XXI secolo, creazione dell’artista Edoardo Malagigi, realizzata in plastica riciclata da R3direct. La scultura sarà poi addobbata con rifiuti solidi urbani raccolti dai cittadini di Firenze ed installata definitivamente a San Salvi nel prato che costeggia la ferrovia proprio l’11 marzo 2024 nel centenario della nascita di Basaglia!
Il titolo della Festa ENTRARE FUORI/USCIRE DENTRO riprende una massima di Basaglia che stimolava un doppio movimento: i “sani” nel manicomio ormai superato – i “matti” in città! Fu seguita da molti direttori di manicomi, tra cui Tommaso Losavio a Roma e naturalmente Carmelo Pellicanò a Firenze. Alla Festa sansalvina prenderanno parte alcuni degli artisti di casa dai Chille, tra cui il cantautore Max Larocca, la disegnatrice Monica Fabbri (signoraB), il musicista Francesco Lascialfari e naturalmente i padroni di casa Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza. Echeggeranno così molte parole e creazioni (Dino Campana, Venturino Venturi, Costanza Caglià, Francesco Romiti…) nate proprio nella città manicomio di Firenze.
A questo link, potrai sostenere la campagna di crowdfunding di Chille de la Balanza.