Ad un invito a cena da Burde a Firenze, non si dice mai di no. Tanto più se a invitarti è Carpineto Wines per una serata speciale in cui, calice dopo calice, si vivono i vini della Toscana nelle migliori annate dal 1990 al 2013, con vini rari da trovare in commercio e da degustare. Una cena e una serata-evento memorabili!
Cena degustazione da Burde con cinghiale e vini Carpineto
Con l’amica Caterina, ho avuto modo di vivere una serata speciale venerdì 19 ottobre Da Burde, tra le migliori trattorie toscane di qualità mai provate, un grande classico della migliore tradizione gastronomica fiorentina, in occasione della cena degustazione, Carpineto: il cinghiale e il tempo della Toscana 1990 e 2013. Le cene degustazione da Burde, sono ormai immancabili per i winelover e mettono sotto i riflettori una realtà vitivinicola d’eccellenza con un tema, intorno al quale si crea un vero e proprio evento irripetibile, grazie alla brillante e estrosa sapienza di Andrea Gori, noto sommelier informatico, wine blogger e influencer e oste da quattro generazioni.
Il menu proposto dalla mitica cucina di Burde prevedeva un eccellente e delicato baccalà mantecato all’olio di nocciola con croccanti nocciole spezzettate accompagnato dallo Spumante Brut (e Carpineto è stata la prima azienda a fare bollicine in Chianti Classico negli anni ’80). Eccellente (ma si tratta dell’indiscussa specialità di Burde) la zuppa di funghi e cicerchie, un cereale tradizionale quasi in disuso, accompagnato dal Vino Nobile di Montepulciano Riserva DOCG 2013. Il piatto di robusti pici al ragù di prosciutto toscano DOP sono stati abbinati, invece, al Vino Nobile di Montepulciano Riserva DOCG 1990. Apprezzatissimo dai commensali il delicato – incredibile a dirsi – cinghiale all’uva e prugne che si scioglieva in bocce insieme al quale sono scesi in campo il Chianti Classico Riserva e il Nobile di Montepulciano Riserva di Carpineto, un’icona nel mondo, bottiglie quasi introvabili sul mercato. Sono state messe a confronto due annate memorabili per i vini toscani, quella del 1990 e quella del 2013, ponendo le basi per una riflessione sui cambiamenti climatici e del loro effetto sui vini. Questo tema segnerà il prossimo futuro della viticoltura proprio a partire dal 1990, prima grande annata del vino italiano in un clima che dava già qualche segno di riscaldamento.
A chiudere la cena, la Zuppa degli Inglesi proposto come dessert accompagnato dal Farnito Vinsanto del Chianti DOC 1999 Carpineto, vino prezioso, dalle eteree fragranze. Un vino complesso, raffinato risultato di un’attenta selezione delle uve e di un appassimento naturale su graticci seguito da una lunghissima elevazione nei tradizionali caratelli. Una serata memorabile in cui abbiamo avuto modo di conversare con amatori e buongustai su alcuni dei gioielli di famiglia di Carpineto, scambiando opinioni ed emozioni direttamente con chi il vino lo fa.
La storia della cantina Carpineto Wines
Carpineto è una consolidata azienda vitivinicola toscana che dal 1967, quando l’azienda fu fondata, ha decuplicato la superficie dei vigneti, da 20 a oltre 200 ettari, per oltre 500 chilometri complessivi di filari, articolati su cinque Tenute ubicate in Toscana: Montepulciano, Montalcino, Gaville (Alto Valdarno), Dudda (Greve in Chianti) e Gavorrano. Tra le top 100 di Wine Spectator, premiata in particolare per alcuni vini icona come il Vino Nobile di Montepulciano Riserva (26° posto con un punteggio di 93/100), l’azienda ha una produzione che copre tutti i grandi rossi della Toscana.
Era il 1967 quando le famiglie Sacchet e Zaccheo fondarono la Carpineto col proposito di produrre il miglior Chianti Classico che il “terroir” potesse offrire. Una vera rivoluzione per quei tempi. Le due famiglie videro nella Toscana un enorme potenziale, dove poter produrre grandi vini di tradizione applicando tecniche all’avanguardia nei processi produttivi e aumentando gli standard qualitativi dell’epoca. Innovatori per vocazione, Sacchet e Zaccheo, insieme alle nuove generazioni, Caterina Sacchet, enologa, Elisabetta Sacchet, Francesca Zaccheo e Antonio Michael Zaccheo, hanno continuato a sperimentare, nel rispetto dei grandi valori storici della Toscana e di una qualità mantenuta su standard elevati, con l’obiettivo di tutelare non solo le caratteristiche dei vini ma anche l’ambiente.
Negli anni la Carpineto, che ha mantenuto l’assetto familiare, è cresciuta costantemente fino a diventare un brand dal successo internazionale, per l’eccellenza dei suoi prodotti e ben posizionata all’estero con un export diretto verso oltre 70 Paesi, Canada e Stati Uniti in testa. Tre linee di produzione e oltre 30 etichette per una produzione complessiva di 3 milioni di bottiglie. Gran parte della produzione è data da vini delle più prestigiose DOCG della Toscana.Rossi per lo più, Riserve di grande struttura ed estratto, vini estremamente longevi.
Nata 50 anni fa dalla scommessa sui grandi territori vinicoli della Toscana e dal sogno di mettere insieme le 3 denominazioni più importanti della regione, Chianti Classico, Vino Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino, oggi è una realtà fortemente rappresentativa della migliore Toscana vitivinicola. Carisma, stile, grande continuità qualitativa dei vini, riconoscimenti internazionali prestigiosi da scoprire sul territorio, nei vigneti delle 5 Tenute, o Appodiati, i territori più vocati della Toscana.
Qui il video girato nel corso della serata dal mitico Andrea Gori di Burde che così descrive il Vino Nobile di Montepulciano DOCG Riserva 2013 Carpineto: “Nell’anno del Sassicaia ecco un altro vino che completa la splendida prestazione della Toscana del vino con un brillante 11esimo posto per la Top100 Wine of the Year di Wine Spectator. Una bellissima annata nella città di Montepulciano e il Nobile di Carpineto lo racconta benissimo con questa versione dolce e complessa di Riserva. Note classiche della denominazione a partire da prugna, more mirtilli e olive nere seguite da bella speziatura tra cacao, alloro e tocchi di legno delicato. In bocca è molto classico con tannini dolci ma ben presenti, finale ricco e complesso per un vino che in questo momento della sua vita è anche godibile per conto suo ma ovviamente rende al meglio su preparazioni di carne con bella speziatura dove riesce a gestire benissimo anche eventuali note amarognole grazie alla sua dolcezza di fondo che coccola sempre il palato senza stancare.”
Informazioni pratiche
La trattoria fiorentina Da Burde è in via Pistoiese 154 a Firenze. Aperta a pranzo dal lunedì al sabato, chiusa la domenica o a cena, se non in serate speciali, quali la cena degustazione a cui ho avuto l’onore e il piacere di partecipare. Qui l’elenco delle scorse e delle prossime serate degustazione tematiche: www.vinodaburde.com
Per Carpineto Wines rimando al sito web: www.carpineto.com in cui potrete leggere la storia della cantina, visitare virtualmente o prenotare una visita guidata in una delle cinque tenute toscane, conoscere e acquistare i vini dallo shop online (un prestigioso regalo di Natale!) e conoscere le ultime novità scaricando i comunicati stampa.