Il viaggio in Sicilia volge al termine. Dopo le località speciali Modica e Scicli, abbiamo un’ultima notte nei pressi di Ragusa, con tappe intermedie al Castello di Donnafugata con pranzo in agriturismo per una scorpacciata di formaggi locali. Ragusa è un gioiellino ricco di scorci, piazze, chiese caratteristici, tra salite e discese, con una meravigliosa vista al tramonto di Ragusa Ibla, la città vecchia arroccata sulla collina. Incantevole!
Domenica 1 luglio al Castello di Donnafugata e Ragusa
Dopo le due splendide giornate trascorse a Scicli è tempo di ripartire verso Ragusa. Prima di arrivarci, andiamo a visitare il Castello di Donnafugata, altra suggestiva location degli sceneggiati televisivi del commissario Montalbano e non solo (è stato uno dei set de “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone). Più che un vero e proprio castello, si tratta di una sontuosa dimora nobiliare del tardo ‘800, con facciata in stile neogotico, che sovrastava i possedimenti della ricca famiglia Arezzo De Spuches, immersa in un parco e coronata da due torrette laterali. Per immergerci ancor di più nell’epoca di inimmaginabili sfarzi, nel castello è in corso una mostra sulla Belle Epoque e, stanza dopo stanza, possiamo osservate non solo arredi, tendaggi, accessori originali ma anche manichini con abiti, cappellini, piume e borsette d’epoca, con la storia di chi li aveva indossati a suo tempo. Ci attardiamo all’esterno e all’interno del Castello e passeggiamo nel’ampio parco, 8 ettari di verde potrebbe essere tenuto meglio, fino al tempietto circolare per poi tornare sulla terrazza del castello e salire sulle due torrette da cui ammirare la tenuta agricola circostante.
Si è fatta ora di pranzo e, cercando su Tripadvisor un posto casereccio in cui fermarsi a mangiare, ci imbattiamo nell’Azienda Agrituristica degli Altopiani, un caseificio che in modo informale ma garbato, ci fa degustare una montagna di cibo locale dagli antipasti in quantità industriale (scacce ripiene, ricotta al forno, formaggi alle erbe e al peperoncino, ricottina fumante preparata mezz’ora prima), seguiti da un primo (ravioli di grani antichi fatti in casa e ripieni di morbidissima ricotta) e un secondo (una fettina di carne e salsicce arrosto). A completare il tutto 6 cannolini fatti al momento con ricotta di giornata. Per soli 38€ in totale, abbiamo assaggiato qualcosa di eccezionale (e abbiamo riempito una notevole doggy bag, per l’impossibilità di finire tutto il cibo servito)! Ci ha serviti a tavola un gentile e simpatico ragazzo che ha vissuto a Firenze per studiare Architettura a Firenze. E’ molto carino con Franci e, addirittura, gli acquista un disegno appena fatto per 1 euro, con sua grande soddisfazione!
Arriviamo all’Artemisia Resort, dove pernotteremo, una graziosa ex-masseria ragusana adibita ad albergo e, dopo aver visto la partita dei Mondiali di Calcio, io e Franci corriamo a sguazzare in piscina. L’Artemisia avrebbe meritato una permanenza maggiore di una sola notte, perchè il personale si dimostra gentilissimo, la camera è spaziosa e la tranquillità incredibile e la colazione con prodotti a chilometro zero ottima, con la comodità della piscina. Dopo il relax, ci aspetta la visita di Ragusa che attraversiamo prima di parcheggiare a Ragusa Ibla, la parte vecchia della città arroccata sulla collina. La attraversiamo in lungo e in largo, in alto e in basso, per una piacevole passeggiata e Fabio nota gli effetti benefici del turismo che l’hanno cambiata in meglio rispetto a 15 anni fa in cui non c’era quasi nulla di interessante. Adesso invece notiamo una città raffinata, con turismo di classe, con mostre fotografiche e di arte contemporanea, botteghe in cui la tradizione artigianale propone oggetti contemporanei e tanti ristoranti stellati e boutique hotel di alto livello. Dopo la passeggiata, ci fermiamo a mangiare una pizza da MAD, il ristorante dell’omonimo concept store super-chic della città (Magazzini Donnafugata). Il conto onesto (38euro) e il ragazzo che ci ha serviti estremamente gentile, dettagli che in Sicilia fa la differenza. Franci si addormenta distrutto in macchina ma riesce a trovare la forza per vedere la piscina che cambia colore, anzi, accenna un debole tentativo di fare il bagno ma alla fine cede dal sonno per risvegliarsi alle 9.00 del giorno dopo.
Informazioni pratiche
Il Castello di Donnafugata è in provincia di Ragusa. Aperto dal martedì alle domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle ore 14,00 alle 17,00. Costo del biglietto di ingresso 6€ adulti e 3€ ridotto.
L’azienda agrituristica degli Altopiani è in contrada Mangiapane sulla Strada Provinciale 14 al Km 9,500 in provincia di Ragusa. Il menu è componibile a piacimento considerando antipasti, primi, carne oppure la degustazione di formaggi con visita alla fattoria storica (nata nel 1.700). Abbiamo ordinato 2 antipasti misti, 1 primo, 1 secondo e i cannoli con vino della casa e acqua abbiamo speso 38€ in totale.
Artemisia Resort è in via Enrico Caruso 13 a 15 km da Ragusa immerso nella campagna locale. Camera ampia, tanta tranquillità, una ricca colazione con prodotti a chilometro zero e una piscina sempre a disposizione rendono il costo del pernottamento conveniente.
Il ristorante MAD è in piazza Pola nel centro di Ragusa, al lato dell’omonimo concept store di grandi firme in corso XXV Aprile. Un locale chic ma un conto onesto: 38€ per una pizza, un primo e un insalatona con bevande.
[…] A cena ho prenotato al raffinato ristorante Ummara (che vuol dire ombra), in una zona tranquilla del paese (davanti c’è il palazzo Site Rooms, sempre parte dell’albergo diffuso di Scicli e una sofisticata boutique di grandi firme), con servizio attento e discreto, ordino un delizioso tonno a doppia cottura con cipolle in agrodolce e spaghetti al tenerume, bottarga e pachino mentre Fabio assaggia il polpo su crema di melanzane e caciocavallo e poi il caciocavallo con mostarde. Il giovane sommelier Remo, molisano trasferitosi a Scicli per amore, ci consiglia i calici da abbinare alle diverse pietanze. Abbiamo speso 90 euro per la cena che è stata la mia preferita della vacanza per la capacità di miscelare con sapienza tradizione e innovazione e per la cura del locale e del servizio. Il passito ha accompagnato il dessert e, per concludere, Remo ci ha fatto assaggiare una specialità locale, l’Amaru, un tipico amaro siciliano a base di carruba, fichi d’India e scorza d’arancia. Ottima conclusione della nostra permanenza nella deliziosa Scicli: domani ci attende Donnafugata e una notte nei pressi di Ragusa (qui il post). […]