Il clima è diventato mite, gli alberi fioriscono e le giornate “si allungano”: è proprio arrivata la primavera! Una stagione piena di colori nel mondo che ci circonda e, come ci fa notare la nostra biologa nutrizionista preferita, Emilia Frigiola, anche sulle nostre tavole. Ma quali sono i quattro alimenti che non dovrebbero mancare nella nostra alimentazione primaverile?
Le fragole rosse e succose
Le fragole possono essere tranquillamente considerate il frutto principe della primavera. Esse sono presenti nei primi posti della classifica ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity), che definisce il potere antiossidante dei vari alimenti. Le fragole infatti sono ricchissime in vitamina C, antiossidante che previene l’invecchiamento cellulare e stimola il sistema immunitario a combattere le infezioni. Anche la vitamina K è presente nelle fragole, e agisce determinando una buona coagulazione del sangue. La fragole contengono il 95% di acqua e molti sali minerali, fra cui spiccano potassio e manganese. Ottime da mangiare nature, nei dolci alla frutta e, perché no, anche nelle insalate, per dare un tocco di colore ed arricchirle di micronutrienti.
Gli asparagi verdi e decisi
Gli asparagi sono delle piante erbacee dallo straordinario potere diuretico: stimolando la diuresi aiutano a contrastare o prevenire eventuali infezioni urinarie, come la cistite, e a mantenere un normale livello di pressione arteriosa. Negli asparagi è presente anche acido folico (o vitamina B9), fondamentale per la formazione dei globuli rossi ed importantissimo per prevenire eventuali malformazioni del feto in gravidanza. Gli asparagi sono inoltre ricchi di triptofano, precursore della serotonina, meglio conosciuta coe l’ormone della felicità. Curioso è l’odore a seguito della minzione dopo un pasto contenente gli asparagi, dato dai metaboliti derivanti dalla digestione da parte degli enzimi.
I ravanelli freschi e croccanti
Con la loro forma sferica, il colore rosso esterno ed una polpa croccante interna, i ravanelli chiudono il cerchio dei 4 cibi must della primavera. Essi fanno parte della famiglia delle Crucifere, come i cavolfiori ed i broccoli e, come le fave, possono essere considerati come degli ottimi snack. Hanno un buon effetto diuretico e stimolano l’attività del fegato. Buona la presenza dei carotenoidi luteina e zeaxantina, utili per la vista, e di vitamine B, C ed E. Tra i minerali spiccano il fosforo, il potassio, il magnesio ed il ferro.
Le fave sfiziose e nutrienti
Le fave sono dei legumi prettamente primaverili. Possono essere consumate crude, magari come spezza-fame pomeridiano, ed anche cotte, ad esempio nel classico piatto della tradizione pugliese fave e cicorie. Essendo dei legumi, le fave contengono per lo più carboidrati e proteine, oltre ad essere ricche di acqua. Trai micronutrienti spiccano il ferro, il potassio ed il magnesio. Le fibre in essere contenute stimolano il movimento intestinale ed aiutano a contrastare i picchi glicemici e l’assorbimento del colesterolo.
Una ricetta facile e sana
Spaghetti alla chitarra con pesto di fave, anacardi e pecorino
Per 2 persone: 160g di Spaghetti, circa 100g di Fave già pulite, 30g di Pecorino romano, Olio e.v.o. 3 cucchiai per frullare, Anacardi 2 manciate (circa 20g), Sale e pepe q.b.
Preparazione: sbollentare le fave crude per un minuto in acqua bollente. Eliminare la pellicina e frullarle con anacardi, olio extra vergine di oliva ed un pizzico di sale e pepe. Aggiungere in seguito il pecorino romano grattugiato ed un mestolo di acqua di cottura degli spaghetti. Una volta pronta la pasta, amalgamarla con il condimento in padella, aggiungendo un altro pochino di acqua di cottura, se necessario.